54. MINACCE.

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<<Buongiorno.>> abbasso lo sguardo.
<<Posso sedermi?>>
Mi prende in giro?
<<È già seduto.>> rispondo acida.
Calmati.
<<Giusto.>> sorride divertito <<l'ho chiesto per educazione.>>
Ma davvero?
Si reputa una persona educata?
<<Già, non c'è problema.>>
<<Hai fatto pace con mio figlio?>> incrocia le braccia.
Come osa chiamarlo così?
È pazzo?
<<Si.>>
<<Sono contento per lui.>>
Falso.
Falso.
Non gli rispondo e guardo la tazza di caffè per non perdere la calma.
<<È successo qualcosa, Ginevra?>>
Ha capito che non sopporto la sua presenza?
<<No.>> rispondo fredda.
<<Brian ti ha raccontato tutto.>> ridacchia.
<<Si, mi ha raccontato di Maria e di come suo padre l'abbia tradito.>>
Batte le mani ridendo a squarciagola.
È impazzito.
<<Ti sei schierata dalla sua parte?>>
<<Certo che sì, io lo amo.>>
Che razza di stronzo.
<<E lui ti ama?>> continua a ridere.
<<Si.>>
<<Ti farà soffrire.>>
Ancora con questa frase?
Non si stanca di ripetere sempre le stesse cose?
<<No, non lo farà.>> gli dico con disprezzo <<e poi, non ti riguarda.>>
<<Mi riguarda perché si tratta di mio figlio.>>
Spalanco la bocca, incredula per le sue parole...è ridicolo.
<<Non hai nessun diritto nei suoi confronti. >>
<<Sei proprio ingenua.>>
Mi sta offendendo?
A me?
<<E lei è senza cuore. Quale padre farebbe questo al proprio figlio?>>
<<Attenzione alle parole che usi.>>
Mi sta minacciando?
<<Vattene, preferisco bere il mio caffè da sola.>>
Si alza divertito ma, non fa in tempo a girarsi che Brian lo afferra per il colletto della maglia.
Oh no!
<<Che cosa ci fai qui con lei?>> gli domanda con un tono di voce alto.
<<Brian.>> cerco di allontanarlo.
<<Devi stare lontano da Ginevra, hai capito bene?>> stringe più forte il colletto.
Il padre non risponde, ride e basta.
<<La prossima volta non sarò così clemente.>> lo lascia andare.
Si gira verso di me ed è arrabbiato. Perché non mi guarda con la sua espressione di sempre?
Che ho fatto?
<<Andiamo.>> afferra la mia mano e mi trascina verso la nostra camera.
<<Brian, lasciami.>>
Non mi ascolta.
<<Brian!>> alzo la voce.
Apre la porta della stanza, entriamo e mi lascia andare.
Che diavolo succede oggi?

QUELLA RISATA CHE MI HA RUBATO IL CUORE ♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora