ATTENZIONE, CONTENUTI SENSIBILI.
<<Dove stiamo andando?>> mi domanda curioso.
<<Per ora compriamo la pizza.>> rispondo sorridendo.
<<È una pizzeria.>> afferma.
<<No.>> lo correggo <<la portiamo via.>>
<<Per portarla, dove?>> domanda confuso.
<<Brian, rilassati.>> gli do un bacio a stampo <<fidati di me.>>
Entriamo in pizzeria e compriamo due pizze. Dopo, ci avviamo verso il luogo scelto da me.
<<Stiamo andando verso il mare?>> indica la strada.
<<Si.>>
<<Mangeremo la pizza sulla spiaggia.>>
Non ama proprio le sorprese.
<<No.>> scuoto la testa.
Lui continua a guardarmi curioso mentre camminiamo verso il porto.
Una volta arrivati, continuo a camminare e lui mi segue.
<<Ci siamo quasi.>> lo avviso.
<<Va bene.>>
Ed ecco che siamo giunti alla nostra meta...il molo. Tutto è illuminato da una sola luce mentre si sente il rumore delle onde.
È tutto perfetto.
<<Ti piace?>> gli domando mentre ci sediamo sul muretto.
Qui tutte le coppiette si siedono e guardano il mare.
<<Si.>> mi sorride <<hai scelto un luogo semplice.>>
<<Io non ho bisogno di andare ogni sera al ristorante.>> lo guardo <<a me basta questo.>>
<<Ti ho messa a disagio?>>
<<No, non fraintendermi.>> accarezzo il suo viso <<è solo che alcune volte preferisco anche questo, la semplicità.>>
Se sto con lui, tutto è bello.
<<Sei meravigliosa, Ginevra.>>
Mangiamo la pizza e ci godiamo il panorama.
<<Perché hai paura del buio?>> mi domanda all'improvviso.
Sgrano gli occhi e vado in panico.
<<Non sei obbligata a rispondere.>> continua <<voglio solo capirti un pò di più.>>
Devo farmi forza, posso farcela.
<<Tanti anni fa ho subito una violenza.>>
<<Una violenza?>> ripete serio.
<<Si, volevo difendere una mia amica.>> faccio un bel respiro <<ma un gruppo di ragazzi mi ha accerchiato.>>
<<Che cosa ti hanno fatto?>> sposta lo sguardo in avanti mentre la stretta su di me aumenta.
<<Non ricordo tanto.>> lo guardo <<mi trascinarono in un luogo isoloato e da lì non ricordo più nulla.>>
Lui è in silenzio, sta ascoltando.
<<Mi svegliai nella notte, al buio e con qualche livido sul corpo.>> cerco di trattenere le lacrime.
<<Per questo hai paura del buio.>>
<<Si.>>
Avevo undici anni, ero piccola e decisi di tacere affrontando tutto da sola.
A causa del mio silenzio ho iniziato a sfogare con gli attacchi di panico e questi, sono stati i miei anni più difficili.
Non riuscivo a gestirli, il mio corpo e la mia mente erano incontrollabili.
<<Chiesi aiuto attraverso un percorso psicologico.>> gli sorrido <<ad oggi sto bene.>>
<<Ginevra, i-io...>>
Lo interrompo perché la sua rabbia è visibile.
<<Non dire nulla.>>
Va bene così.
<<Ti sei fidata di me.>> afferra la mia mano <<io ti proteggerò sempre, Ginevra.>>
<<Lo so, Brian.>>
Quella sera ha cambiato totalmente la mia vita perché sono morta per rinascere in seguito.
Sono diventata forte, coraggiosa ma anche "vuota" sotto certi aspetti.
Purtroppo ho sempre pensato che la colpa fosse mia ma la verità è ben diversa. Io sono stata una vittima del branco che è sopravvissuta a testa alta.
Infatti, mi reputo una fenice che è risorta dalle ceneri, distrutta ma in piedi.
Questa sono io con tutte le mie sfaccettature, fiera di esserlo.
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QUELLA RISATA CHE MI HA RUBATO IL CUORE ♥️
RomanceIN REVISIONE! Ginevra è una ragazza semplice, dolce e genuina. Un giorno incontrerà Brian, un ragazzo diverso da lei che le cambierà per sempre la vita. Riusciranno ad amarsi? Riusciranno a superare gli ostacoli? Ma soprattutto, lui sarà pronto a...