TREMARE DALLA PAURA.

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ATTENZIONE, QUESTO CAPITOLO CONTIENE SCENE DI VIOLENZA.
La serata si è conclusa alla grande, tutti i clienti sono rimasti soddisfatti del servizio e del cibo. I miei genitori sono andati via da poco, adesso ci siamo solo noi due.
<<La prima serata è andata benissimo.>> mi dice entusiasta.
<<È vero.>>
<<Grazie per essere stata tutto il tempo con me.>>
<<Non devi ringraziarmi Brian, lo sai.>>
Mi sorride dolcemente.
<<A volte penso di non meritarmi una persona buona come te, Ginevra.>>
<<Perché dici questo?>> gli domando quasi con tono triste.
<<Perché sono un vero stronzo..e ti ho fatta soffrire..>>
Sono i sensi di colpa a parlare?
<<Ehi..quello è il passato....adesso siamo nel presente.>>
<<E sono fortunato ad averti ancora nel mio presente.>>
<<Proprio come lo sono io.>>
Poggia la testa sulla mia fronte e restiamo così per chissà quanto tempo.
<<Forza, abbiamo quasi finito di pulire.... e dopo ci dedichiamo completamente a noi due.>> gli dico dandogli un bacio sulla guancia.
<<Hai ragione, mettiamoci a lavoro.>>
Nel frattempo che io lavo a terra, Brian è andato al bar di fronte, per ringraziare i ragazzi di essere stati presenti alla serata.
Ma proprio quando sono sola al ristorante, qualcuno entra.
Vado verso l'ingresso e mi gelo all'istante...è Carmine.
<<Buonasera, Ginevra.>>
Noto che ha la giacca sporca.
<<Che cosa ci fai qui?>> gli domando infastidita.
<<Dov'è mio figlio?>>
Anche i suoi pantaloni sono sporchi.
<<Non ti riguarda.>>
Con passo minaccioso si avvicina verso di me.
<<Quante volte ti ho detto che non devi trattarmi in questo modo?>> afferra violentemente il mio viso e chiudo gli occhi per la paura.
Il suo alito puzza di alcool, è ubriaco.
<<M-mi fai male.>>
<<Sei così bella...>> mi dice mentre la sua mano accarezza i miei capelli.
Inizio a piangere senza sosta..ho così tanta paura che il mio corpo non reagisce.
Brian, dove sei?
<<Lasciami..non mi toccare.>>
<<Shh...non piangere.>>
È pazzo...pazzo.
<<Ti prego...>>
È l'unica cosa che riesco a dirgli.
<<Tranquilla, non voglio farti del male...>>
Nella stanza cala il silenzio, mentre continuo a piangere e tremare dalla paura.
<<Dimmi dov'è Brian.>> stringe più forte il mio viso e il dolore aumenta.
<<Ah...n-non lo so...>>
Proteggerò Brian anche a costo di farmi male.
<<TI HO DETTO...DIMMI DOVE SI TROVA MIO FIGLIO!>> grida e la presa è ancora più forte di prima, a tal punto che urlo dal dolore..
<<AH...BASTA...MI FAI MALE...>>
Il suo volto è accecato dalla rabbia e l'alcool ha preso il controllo delle sue azioni.
<<E VA BENE..ALLORA PASSIAMO ALLE MANIERE FORTI!>>
Sgrano gli occhi e il mio corpo inizia a reagire...cerco di allontanarmi da lui, ma la sua mano in un attimo è sul mio collo.
Non riesco a respirare..e incomincio a vedere tutto nero...
Non posso crederci che la mia vita stia per finire in questo modo...
Penso alla mia mamma, al mio papà, a Penelope, al mio amore..non li rivedrò mai più.
Il respiro è sempre più corto e le forze sono al limite...sto per morire...ma una voce mi fa tornare la speranza nel sopravvivere.
<<STRONZO, LASCIALA STARE!>>

QUELLA RISATA CHE MI HA RUBATO IL CUORE ♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora