75. TI AMO, TI ODIO.

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È notte fonda e come al solito non riesco a dormire.
Ripenso al suo comportamento e sono abbastanza nervosa, non me lo merito.
Volevo solo aiutarlo e fargli sentire che io ci sono per qualsiasi cosa, ma non credo sia apprezzato.
Me ne farò una ragione.
<<Ti odio Brian.>> affermo ad alta voce.
Ti amo, ti odio, ti amo, ti odio.
<<Per colpa tua non riesco a dormire.>>
Parlo anche da sola adesso?
<<Se tu fossi qui con me giuro...>>
Giuro, cosa?
<<Che ti perdonerei.>>
Come sempre.
Mi giro di lato e pian piano il sonno inzia a farsi sentire...finalmente!
Il mio cellulare squilla.
<<Proprio quando stavo per chiudere gli occhi.>>
È Brian.
Rispondo.
"Sono le tre di notte." gli dico acida.
"Non riuscivo a dormire."
Già, nemmeno io.
"E come mai?"
"Per te."
Ah.
"Per me?"
"Si, mi dispiace Ginevra. Prima sono stato uno stronzo."
Tu sei uno stronzo, sempre.
"Non puoi fare così, prima ti comporti male e dopo mi chiedi scusa."
"Lo so, lo so e solo che sono stressato."
"Non è una giustificazione."
Deve capirlo.
"Non mi sto giustificando, voglio solo che mi perdoni. Non riesco a dormire sapendo che sei arrabbiata con me."
"Ammetto che sono arrabbiata con te... ma accetto le tue scuse."
Ma va.
"Davvero?"
"Si però la prossima volta non sarò così buona."
Certo, come no.
"Non ricapiterà più."
"Lo spero."
"Ti amo."
"Buonanotte Brian, ti amo anch'io."
"Buonanotte, piccola ribelle."
Riattacco.
Con lui sarà sempre così, sbaglierà ed io lo perdonerò senza esitare.
Per quanto tempo?
E se questo dovesse farmi soffrire ancora di più?

QUELLA RISATA CHE MI HA RUBATO IL CUORE ♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora