63. ORGOGLIO.

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<<È così bello vederti Gabriele.>> gli dico sorridende mentre l'abbraccio.
<<Si, è vero.>> aggiunge Penelope.
<<Mi siete mancate ragazze.>>
Ci sediamo ad un bar e pian piano ci aggiorniamo su tutte le novità.
Penelope ci racconta del viaggio con il suo fidanzato e di quanto sia innamorata di lui.
Sono felice per lei, se lo merita.
Gabriele, invece è single, si è lasciato dopo una relazione di quattro anni e fortunatamente si è ripreso alla grande.
<<Ero e sono ancora innamorato di lei, ma la vita va avanti.>>
Così ha concluso il suo discorso.
<<Ora tocca a te.>> mi esorta Gabriele.
Penelope non sa cos'è successo nelle ultime settimane e non glielo dirò.
Fa parte della vita privata di Brian ed io non posso spifferare tutto, anche se so che lei non lo dirà mai a nessuno.
<<Mi sono fidanzata.>>
Ancora non ci credo.
<<Chi è il fortunato?>> mi domanda curioso.
<<Si chiama Brian.>>
<<Da quanto tempo state insieme?>> Dalla prima volta che l'ho visto mi sono legata a lui.
<<Da un pò.>>
Risposta vaga.
<<Okay.>>
Dopo aver toccato questi argomenti, parliamo dei ricordi passati e di quanto ci siamo divertiti. Eravamo piccoli è vero, ma non ci siamo mai separati, fin quando Gabriele non ha cambiato città.
Non ci siamo mai persi di vista perché ci vogliamo bene e sarà sempre così.
Purtroppo la giornata si conclude presto perché lui deve ripartire e ci salutiamo con la promessa che ci saremmo rivisti presto.
Dopo saluto anche Penelope e mi avvio verso casa...dovrei chiamarlo?
Si che voglio.
No che non devo, se vuole mi chiama lui.
Ah, maledetto orgoglio.
A cosa porta?
Qual'è il suo scopo?
Io non sono così, non riesco ad essere orgogliosa, faccio sempre quello che mi va di fare...ascolto il mio cuore.
Ed è proprio per questo motivo che lo chiamo.
"Ehi."
"Ehi."
"Io sto tornando a casa."
Parla, dì qualcosa.
"Vieni qui da me."
"Va bene."
Chiude la chiamata.
Quanto lo odio.

QUELLA RISATA CHE MI HA RUBATO IL CUORE ♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora