39.CI SARÒ SEMPRE PER TE.

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<<Sei sicuro di non voler andare a cena con tuo padre?>> gli domando mentre entriamo in camera.
<<Si, sono sicuro.>>
Mi siedo sulla sedia mentre lui va in bagno per farsi una doccia.
L'escursione è stata fantastica e ci siamo divertiti tanto...l'ho visto spensierato, fortunatamente.
Toc toc.
Qualcuno bussa alla porta, chi sarà?
Mi alzo, apro la porta e vedo un uomo, alto, biondo e muscoloso.
<<Tu devi essere Ginevra.>> mi dice con un sorriso.
<<Lei è?>> domando confusa.
<<Il padre di Brian.>>
Grandioso!
Come reagirà Brian alla sua visita?
<<È un piacere conoscerla di persona.>>
<<Il piacere è tutto mio.>>
Che maleducata, non l'ho ancora invitato ad entrare.
Dovrei farlo?
<<Prego, si accomodi.>>
Sorride ed entra.
Si guarda attorno e proprio in quel preciso istante, lui esce dal bagno.
La sua rabbia è così evidente che il suo viso è rosso...oh no!
<<Che cosa ci fai qui?!>> alza la voce.
<<Sono venuto a trovare mio figlio.>> incrocia le braccia <<non posso?>>
<<No, adesso vattene via!>> indica la porta.
Io resto in silenzio.
<<Tu sei mio figlio, Brian!>>
<<E tu non sei mio padre!>> sospira <<non più.>>
<<Sei come tua madre.>> afferma con disprezzo.
Come si permette?!
<<Meglio così.>>
Carmine si gira verso di me.
<<Ti farà soffrire, Ginevra.>>
Ha davvero detto questo di suo figlio?
<<Stai zitto!>> interviene Brian.
<<Ti spezzerà il cuore, non è in grado di amare.>>
Sono senza parole...vorrei replicare ma non so come rispondergli educatamente.
<<Ti ho detto di stare zitto!>> urla e gli sferra un pugno sul naso.
<<Brian!>> urlo e corro verso suo padre a terra.
<<Lascialo stare Ginevra!>> mi ordina.
<<Ma cosa ti dice il cervello?>> lo guardo <<hai dato un pugno a tuo padre!>>
<<Non è mio padre.>>
<<La violenza non è la soluzione.>>
Deve ragionare.
<<E cosa dovrei fare?>> alza ancora la voce <<dimenticare tutto quello che mi ha fatto?>>
I suoi occhi sono lucidi.
<<Il passato non si dimentica ed io lo so bene, ma bisogna andare avanti e voltare pagina.>> accarezzo il suo viso.
<<Non ci riesco.>> afferma con voce roca.
<<Provaci.>> gli sorrido dolcemente <<io ti aiuterò.>>
Nel frattempo il padre si alza da terra, guarda Brian con disprezzo ed esce dalla stanza senza aggiungere altro.
<<Che stronzo.>>
Rassegnato si siede sul bordo del letto e lo raggiungo.
<<Io sono qui con te.>>
<<Mi dispiace, Ginevra.>> una lacrima bagna il suo viso.
<<Non dispiacerti, io ci sarò sempre per te, Brian.>>
<<Non ho dubbi su questo.>>

QUELLA RISATA CHE MI HA RUBATO IL CUORE ♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora