È domenica mattina e sono seduta sulla sedia a sdraio fuori al terrazzo di mia zia, mentre leggo il libro che ho comprato l'altro giorno in libreria.
Già, dove ho incontrato il padre di Brian.
<<Tesoro, vuoi una fetta di torta?>> mi domanda.
<<Si, grazie.>> mi alzo dalla sedia e la raggiungo.
Ha preparato una torta con la Nutella, la mia preferita.
Ne prendo una fetta e l'assaggio.
<<È deliziosa.>> le dico con il boccone in bocca.
<<Sono contenta che ti piaccia.>>
Lei è la sorella di mio padre e fortunatamente, siamo una famiglia molto unita.
L'unione fa la forza, sempre.
Resto con lei ancora per qualche ora fino a quando non arriva il momento di tornare a casa.
<<Zia, adesso vado.>> le do un bacio sulla guancia.
<<Va bene, ci vediamo in questi giorni.>>
<<Certo.>>
Cammino a passo svelto e sono quasi sotto casa mia ma, una macchina attira la mia attenzione. È la stessa di Brian, quella che ha guidato per andare a Palinuro.
Scuoto la testa e riprendo a camminare fino a quando non mi congelo di fronte a lui.
È proprio lui.
Sono immobile, impassibile all'esterno ma con il cuore che batte forte.
<<Ginevra.>> accenna un sorriso.
Non rispondo.
Sto sognando?
<<Come stai?>>
Si avvicina ed io mi allontano.
<<Bene.>> rispondo fredda.
Sto male non avendo te al mio fianco.
<<Non guardarmi così, ti prego.>>
Come dovrei guardarlo?
Con gli occhi da innamorata?
Felice di vederlo?
<<È quello che ti meriti.>> faccio un altro passo indietro.
<<Ascoltami per favore.>> afferra il mio braccio.
Siamo vicini proprio come la sera della festa.
<<Brian, lasciami.>>
<<In queste settimane non ti ho cercata perché volevo darti i tuoi spazi.>> afferra anche l'altro braccio <<volevo che ti dimenticassi di me.>>
Una lacrima bagna il mio viso.
<<Che mi dimenticassi di te?!>> ripeto con disprezzo.
<<Ho fatto una cazzata, lo so.>>
<<Tu mi hai spezzato il cuore.>>
<<Secondo te, io sono stato bene?>>
<<Non mi interessa.>> scuoto la testa.
<<Ogni giorno avevo voglia di vederti.>> sospira.
E perché non mi ha chiamata?
Perché è sparito?
<<Sei un bugiardo, uno stronzo egoista.>> urlo infuriata.
Continuo a piangere con più foga che non riesco a calmarmi...ho un atacco di panico.
<<Calmati, Ginevra.>> stringe la presa su di me <<calmati.>>
Il respiro diventa pesante e si presenta il tremolio alle braccia...non sento più nulla.
<<Cazzo Ginevra!>>
Sposta capelli dal mio viso mentre il suo profumo intenso, invade le mie narici.
<<Concentrati sulla mia voce.>>
Sta cercando di aiutarmi?
<<C-ci s-sto provando...>> balbetto.
<<Respira...>> alza il mio mento per "costringermi" a guardarlo <<uno...due...tre...>>
<<Uno...due...tre...>> ripeto.
Pian piano l'attacco di panico sta passando.
La sua voce, i suoi occhi, le sue carezze, la sua preoccupazione mi stanno aiutando, lui sta colmando le mie paure.
Il mio Brian, il mio amore.
<<Ti senti meglio?>> mi domanda spaventato e preoccupato.
<<Si.>> abbasso lo sguardo, di nuovo.
<<Vieni con me.>>
<<No.>>
Afferra la mano e mi trascina verso la macchina.
<<Non puoi fare questo, Brian!>> esclamo infastidita.
<<Si che posso!>>
Con quali pretese?
Lo odio!
<<Dove mi vuoi portare?!>> cerco di staccarmi dalla sua presa.
Apre lo sportello della macchina, mi fa entrare e mette in moto.
<<Nel mio posto preferito.>>
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QUELLA RISATA CHE MI HA RUBATO IL CUORE ♥️
RomanceIN REVISIONE! Ginevra è una ragazza semplice, dolce e genuina. Un giorno incontrerà Brian, un ragazzo diverso da lei che le cambierà per sempre la vita. Riusciranno ad amarsi? Riusciranno a superare gli ostacoli? Ma soprattutto, lui sarà pronto a...