꧁𝙿𝙰𝚁𝚃 𝚃𝙷𝚁𝙴𝙴 • 𝙸𝚇꧂

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24 novembre 1994
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts


Il giorno della prima prova era arrivato. L'atmosfera a scuola era di grande tensione ed eccitazione. Le lezione sarebbero terminate a mezzogiorno, dando mondo a tutti gli studenti di scendere al recinto dei draghi, anche se nessuno, tranne il solito gruppo, sapeva cosa gli aspettasse laggiù.
Harry era talmente nervoso che si chiese se al momento di affrontare il drago non avesse perso la testa. Kathleen era vicina a una crisi di nervi. I capelli, da quando aveva aperto gli occhi quella mattina, erano di mille tonalità. Il tempo sembrava passare velocemente. Le lezioni come iniziarono finirono in un batter d'occhio. Harry si chiese come fosse già arrivata l'ora di pranzo, quando si rese conto di essere di nuovo in Sala Grande. Kathleen era di fronte a lui, sempre più pallida, che si mordeva il labbro inferiore mentre stringeva il ciondolo che aveva al collo. Si immobilizzò vedendo la McGranit correre verso di loro, tenendosi con una mano il cappello che minacciava di caderle dalla testa.
<<Potter, i campioni devono venire nel parco, adesso... dovete prepararvi per la prima prova.>>
<<Va bene>> disse Harry alzandosi.
La forchetta cadde con un tintinnio sul tavolo.
Kathleen lo guardò con la preoccupazione dipinta sul volto e gli occhi lucidi.
<<Buona fortuna, Harry>> sussurò Hermione.
<<Andrà bene, sei forte>> disse Neville facendo un piccolo sorriso.
Kathleen annuì e gli fece un piccolo sorriso. Le parole le erano morte in gola. E si maledí mentalmente per non aver parlato mentre lo guardava seguire la professoressa.
Tutta la Sala Grande era rivolta verso di loro. Hermione le mise una mano sulla spalla e sospirò. Era preoccupata quanto lei ma, a differenza sua, non stava per scoppiare da un momento all'altro. Neville dal canto suo, cercava di alleviare l'ansia e la paura, prestando la fetta di carne che aveva davanti a sé.
<<Spero davvero che non becchi lo Spinato>> disse Hermione, mentre si avviavano verso il parco.
<<Con la fortuna che ha>> disse Neville.
Kathleen divenne ancora più pallida. Hermione gli diede una gomitata.
<<Voglio dire... ehm... ci sono quattro draghi la probabilità che becchi il peggiore è molto bassa, no?>>
<<S-sí... è impossibile...>> borbottò Kathleen, poco convinta.
Arrivarono al limite della Foresta Proibita, dove un enorme recinto con spalti era stato montato per gli spettatori. Al lato fu retta una tenda, dove i campioni si stavano preparando.
Harry si sentiva separato dalla folla. Tra quelle centinaia di passi, c'erano quelle dei suoi amici e sospirò. Pensava davvero di svenire da un momento all'altro.
Bagman, con un sorriso da orecchio a orecchio, aprí il sacchetto di seta viola. Ad Harry vennero in mente i capelli di Kathleen. Rivide la paura sul suo volto e il suo solito bel colorito passare a un bianco latte. Si chiese se fosse arrivata al punto da perdere i sensi o a piangere per la paura. Non gli aveva detto nulla, aveva solo sorriso. Harry avrebbe preferito una parola di conforto da parte sua, come avevano fatto Hermione e Neville, ma forse la paura le avevano mozzato il fiato.
<<Prima le signore!>> disse Bagman riportandolo alla realtà.
Fleur infilò la mano tremante nel sacchetto ed estrasse un minuscolo e perfetto modellino di drago: un Gallese Verde. Attorno al collo aveva appeso il numero due. Non era sorpresa, guardò Madame Maxime e tirò un sospiro rassegnato. Stessa cosa valse per Krum che estrasse il Petardo Cinese, al collo il numero tre. Krum guardò il terreno senza battere ciglio. Cedric infilò la mano e ne estrasse il Grugnocorto Svedese con il numero uno appeso al collo.
Harry sapendo cosa gli spettava infilò la mano e ne estrasse il modellino dell'Ungaro Spinato con il numero quattro al collo.
<<Bene, ci siamo!>> disse Bagman. <<Ciascuno di voi ha estratto il drago che dovrà affrontare e i numeri riferiscono l'ordine in cui lo sfiderete. Signor Diggory, lei è il primo, deve entrare nel recinto appena sente il fischio, capito? Bene, buona fortuna a tutti!>>
Era proprio quella che Harry aveva bisogno.
Kathleen, sugli spalti, si guardava intorno. Da una parte c'era la scuola di Durmstrang con i suoi stendardi e striscioni con il nome di Viktor Krum e ruggivano il suo nome. Stessa cosa per la scuola di Beauxbatons, che con la loro strana eleganza mostravano lo striscione con il nome di Fleur. Hogwarts era divisa in due: una parte che tifava Cedric, con i volti dipinti di giallo e nero e una piccola parte, solamente i Grifondoro, che tifava per Harry, vestiti di rosso e oro e faceva il tifo.
Neville quasi svenne alla vista del drago. Il Grugnocorto Svedese, custodiva gelosamente le sue uova. Kathleen ne vide uno diverso dagli altri. Era più grande e luccicava, sembrava fatto d'oro. Non sembrava, era davvero fatto d'oro!
Quindi era quella la sfida? Riuscire a prendere l'uovo d'oro dal drago?
A far tacere le grida fu un fischio.
La tenda si aprí e Cedric, più verde del solito, entrò nel recinto. La folla di Tassorosso, seguita dal resto della scuola, si alzò in piedi e iniziò ad applaudire e a gridare il suo nome.
Il drago ruggí e la folla si ammutolí.
Cedric lentamente si avvicinò con la bacchetta puntata in avanti. Il drago si alzò e lentamente si avvicinò a lui.
<<Attento! Corre dei rischi!>> disse Bagman. Era il cronista della prova. Cedric elevò la bacchetta e il drago lo mancò per un soffio.
<<C'è mancato davvero poco, molto poco...>> disse Bagman.
Cedric non colpí il drago. Trasfigurò un sasso in un cane.
<<Bella mossa!>> gridò Bagman.
Il drago fu distratto dal cane e si allontanò dalle uove. Cedric lentamente si avvicinò a esse. Il silenzio che si era creato faceva quasi paura. Il tempo sembrava essersi fermato. Tutti erano immobili, dimenticandosi di respirare. Cedric era vicinissimo alle uova. Il drago a metà strada cambiò idea e quando lo vide vicino alle sue uova iniziò a sputare fuoco. La folla sibilò e trattenne ancora di più il respiro. Cedric riuscì a sfuggire dalle fiamme con una scottatura alla guancia e l'enorme uovo d'oro sotto braccio.
<<Davvero molto bene!>> gridò Bagman. <<Ora, il punteggio dei giudici.>>
Harry non li sentí gridare. Stava contando ogni secondo che passava.
Al Grugnocorto Svedese sostituí il Gallese Comune e Kathleen sperò fino in fondo di veder uscire Harry.
<<Fuori uno, altri tre in gara!>> strillò Bagman sovrastando le urla dei Tassorosso. <<Signorina Delacour, prego!>>
Fluer uscì dalla tenda tremante. Stringeva la bacchetta mentre camminava verso il centro del recinto. Il drago la guardò. Fleur elevò la bacchetta. Il drago chiuse di poco gli occhi e Fleur si avvicinò. Il Gallese Verde sbatté la coda qua e là rischiando di colpirla più volte.
<<Attenta!>> gridò Bagman. <<Oh, santo cielo!>>
Il drago iniziò a sparare fuoco e le bruciò la gonna. Fleur spense il fuoco facendo uscire dell'acqua dalla bacchetta.
<<Ce quasi riuscita. Oh, quasi!>>
La gronaca di Bagman rendeva tutto ancora più ansioso, almeno dal punto di vista di Kathleen. Dopo dieci minuti la folla scoppiò in un battimani e la scuola di Beauxbatons si alzò in piedi, applaudendo alla loro campionessa.
I giudici diedero il risultato e Fleur tremante, come una foglia, uscì dal recinto con l'uovo sotto braccio.
Il terzo drago fu lasciato nel recinto: il Petardo Cinese.
<<Andiamo, Harry, esci da quella maledetta tenda!>> protestò Kathleen, battendo le mani sullo steccato.
Al fischio, dalla tenda uscì Viktor Krum barcollando. Kathleen si passò una mano tra i capelli e batté i piedi a terra.
<<Lui e la sua stupida fortuna!>>
Era su l'orlo delle lacrime.
La folla di Durmstrang si alzò con un forte ruggito.
Krum si avvicinò al drago e con un incantesimo lo acceccò. Il Petardo Cinese ruggí e la folla si ammutolí. Dal dolore iniziò a barcolare e a calpestare le sue stesse uove. Krum ne approfittò e afferò giusto in tempo l'uovo d'oro prima che il drago potesse prestare lui e l'uovo. L'aria si riempí di applausi. Krum lasciò il recinto dopo aver ricevuto il suo punteggio. L'Ungaro Spinato, che sembrava il più cattivo di tutti, fu lasciato al centro del recinto. Kathleen iniziò a mordersi il labbro inferiore e a stringere bracciale e collana. Neville si teneva allo steccato, potendo svenire da un momento all'altro, mentre Hermione si mordicchiava le dita.
<<Harry dovrà affrontare... quello?>> chiese Ron.
Kathleen si girò verso di lui. <<Ti preoccupi per lui, adesso?>> I capelli si tinsero di rosso.
<<Ci ho riflettuto. Harry non è tanto stupido da mettere il suo nome nel Calice.>>
<<Ma, davvero?>> disse Kathleen, sarcastica.
<<Mi dispiace...>> disse Ron. Era davvero mortificato. <<Pensavo davvero che l'avesse fatto a mia insaputa.>>
<<Non è con noi che devi scusarti>> disse Neville.
<<Lo so>> sospirò Ron.
Il fischio risuonò per tutto il recinto.
Harry uscì dalla tenda. I Grifondoro iniziarono ad applaudire.
<<Vai, Harry!>> gridò Kathleen accompagnando gli applausi.
Harry si guardò intorno tra la folla. Vide i suoi amici applaudire. Hermione gli mimò il movimento del polso, per poi fargli un sorriso di incoraggiamento. Kathleen al suo fianco aveva i capelli viola e verde smeraldo mentre gridava il suo nome insieme a Neville al suo fianco. Ron era al fianco di Neville e applaudiva.
Posso farcela! si disse tra sé.
Elevò la bacchetta.
<<Accio Firebolt!>> gridò.
Harry credette che non avrebbe funzionato, poi, vide la scopa che si scagliava verso di lui. Kathleen, Hermione e Neville urlarono iniziando ad applaudire. Harry salí sulla scopa e sfrecciò via. I Grifondoro si alzarono in piedi e iniziarono ad urlare e ad applaudire.
<<SÌ!>> gridò Neville.
<<VAI, HARRY!>> gridarono insieme Kathleen ed Hermione.
Harry sentí la paura svanire. Era come una partita di Quidditch, lo Spinato era la sua squadra avversaria.
Harry tornò in picchiata, lo Spinato lo seguiva con la testa. Aprí la bocca e sputò fuoco. Kathleen si portò una mano alla bocca. Harry schivò le fiamme abilmente, come faceva con il Bolide.
<<Questo è volare!>> strillò Bagman.
Harry risalí e iniziò a girare intorno al drago, se avrebbe continuato lo avrebbe frastornato. Kathleen aveva le mani nei capelli, Hermione le unghie confiscate nel viso. Neville si reggeva allo steccato. Ron tratteneva il respiro. Lo Spinato aprí la bocca, Kathleen si coprí la sua con una mano. Il cuore le minacciava di uscirle dal petto da un momento all'altro. Harry evitò le fiamme scendendo in picchiata ma la coda lo colpí rompendogli l'abito. Kathleen strillò. Harry continuava a girargli intorno a una giusta distanza. Lo Spinato lo seguí con l'enorme testone, gli occhi verticali fissi su di lui, le zanne scoperte. Harry si elevò più in alto, finalmente il drago aprí le ali e ruggí. Kathleen prese la mano di Neville che continuava a darle colpetti alla spalla. Harry andò in picchiata a velocità massima verso le uova. Era sempre più vicino alle uova, ora libere dalle zampe del drago, allungò il braccio e afferò l'uovo d'oro e risalí, più sú sopra le tribune, con il pesante uovo sotto braccio. Si sentí come se avesse vinto la Coppa del Mondo.
<<CE LA FATTA!>> gridò Kathleen.
La folla era in piedi e applaudiva. Non solo i Grifondoro.
<<Il nostro campione più giovane è stato il più veloce a prendere l'uovo!>>
I guardiani accorsero per domare lo Spinato ed Harry guardò la folla applaudire. Kathleen si fece spazio tra i Grifondoro gridanti e scese le scalette di corsa, rischiando di cadere e farsi male. Dietro di lei: Hermione, Neville e Ron.
Kathleen correva come una saetta e quasi andò a finire addosso ad Hagrid se lui non l'avesse fermata in tempo.
<<Avete visto il nostro Harry come se l'è cavata!>> esclamò Hagrid con un enorme sorriso sul volto.
Kathleen annuì freneticamente.
<<Dov'è adesso?>> domandò mentre i tre la raggiungevano affannati.
<<Nella tenda pronto soccorso, di là>> rispose Moody indicando una tenda dietro di loro.
La cicatrice bruciò. Kathleen non ci fece caso.
<<P-possiamo... possiamo vederlo?>> chiese cercando di calmare l'affanno per la corsa.
<<Credo di sì. Ah, professoressa, i signorini qui, chiedono se possono vedere Harry>> disse Moody.
<<Certo, sì, è qui dentro>> disse la McGranit.
Kathleen la superò di corsa e sfrecciò nella tenda.
<<Grazie>> disse Hermione entrando dopo di lei.
Kathleen si tuffò su Harry, in piedi, davanti alla sedia dove la McGranit gli aveva detto di rimanere seduto. Ma l'adrenalina lo teneva in piedi.
Harry si ritrovò Kathleen tra le sue braccia in mezzo secondo. I capelli verde smeraldo che gli coprivano il viso senza fargli capire cosa stesse succedendo. Kathleen era scoppia in lacrime e mormorava parole incomprensibili. Si reggeva al collo e aveva le gambe strette intorno al suo bacino. Harry sorrise e la strinse chiudendo gli occhi. Sentiva il battito accelerato e le guance rosse. Quando Kathleen sciolse l'abbraccio rimettendo i piedi per terra, si asciugò le lacrime.
<<Sei stato eccezionale!>> disse Neville. <<Stavo per sentirmi male, per tutta l'ansia che avevo.>>
<<Davvero, eccezionale!>> disse Hermione.
Harry stava guardando Ron un pó più indietro. Era pallido e cercava ancora di riprendere fiato dopo la corsa.
<<Harry>> disse serio, <<chiunque abbia messo il tuo nome nel Calice... io... credo che stiano cercando di farti fuori.>>
Neville si preparò a tenere fermo Harry in caso fosse scattato in avanti per dargli un ceffone, ma Harry non si mosse.
<<Ci sei arrivato. Ci messo un bel po'>> disse freddamente.
Ron aprí la bocca ma Harry lo precedette.
<<È tutto okay. Lascia perdere.>>
<<No>> disse Ron. <<Non avrei dovuto...>>
<<Lascia perdere!>> ripeté Harry.
Ron gli sorrise imbarazzato e Harry ricambiò il sorriso. Hermione scoppiò a piangere.
<<Voi due...>> protestò battendo i piedi per terra. <<Siete degli stupidi! Tutti e tre!>>
<<Cosa centro io, adesso?>> domandò Neville.
<<Centri e basta!>> esclamò Hermione.
I tre si guardarono sbalorditi. Hermione abbracciò Ron, Neville ed Harry e si asciugò le lacrime.
<<Stupidi!>> ripeté. <<Vado a prendere un pó d'aria!>>
E così dicendo uscì dalla tenda singhiozzando.
<<Idioti!>> sbuffò Kathleen. <<Voi maschi siete così... così...>>
<<Stupidi?>> propose Ron.
Kathleen lo guardò. I capelli si tinsero di rosso. Ron fece un passo indietro.
<<Kat...>> tentò Harry.
Kathleen lo zittí alzando una mano.
<<Vattene un'altra volta e sarà l'ultima cosa che farai, capito?>> lo minacciò puntandogli il dito.
Ron annuì. Kathleen si avvicinò, lo guardò negli occhi e, per la prima volta da quando si conoscevano, lo abbracciò. Era molto più alto di Harry e Neville, ma più basso di suo padre, il suo padrino e Sirius.
<<Si è sentita la tua mancanza, pel di carota>> disse Kathleen con la testa sulla sua spalla.
Kathleen si staccò e gli diede un pugnetto sulla spalla. Ron, roseo in volto, guardò Harry.
<<Che c'è? Mica ti devo dare il permesso per abbracciarla?>> disse Harry.
<<Non ti dà... fastidio?>>
<<Perché dovrebbe?>> chiese Harry alzando un sopracciglio.
<<State insieme e...>>
<<Oh, no>> lo interruppe Harry.
Kathleen si portò una mano sulla fronte.
<<Rita Skeeter ha inventato questa cosa quando ci ha visti ridere per dei primini>> spiegò Harry.
<<Lo pensano tutti ed è irritate>> disse Kathleen.
<<Approposito>> disse Neville con un sorrisetto sul volto. <<Cosa ti ha detto Remus?>>
Harry lo guardò male. Kathleen lo fulminò.
<<Non hanno parlato dell'articolo, per fortuna>> disse Harry.
<<Perché sanno che non è vero>> aggiunse Kathleen. <<Smettila di ridere!>>
<<Scusa... ma non ce la faccio!>> rise Neville.
Ron lo guardava sorridendo.
<<Non ti ci mettere anche tu>> supplicarono in coro.
Ron alzò le mani.
<<Perché non andiamo fuori? Dovrebbero dare il punteggio>> disse Ron.
Harry si era totalmente dimenticato di essere nella tenda dei campioni e di dover assistere al suo punteggio.
Con l'uovo in una mano e la Firebolt nell'altra, Harry uscì dalla tenda con Ron e Neville che parlavano della partita in fretta e Kathleen di fianco a lui, finalmente con un colorito naturale sul volto e i capelli verde smeraldo.
Il primo giudice, Madame Maxime, levò la proprio bacchetta da cui uscì un nastro d'argento che si curvò in un otto.
<<Non male!>> esclamò Ron tra gli applausi della folla.
Poi, toccò al signor Crouch che sparò in aria un nove. Anche Silente, dopo di lui, diede un nove.
<<Vai alla grande!>> esclamò Neville.
Bagman gli diede un dieci.
<<Mitico!>> commentò Ron.
<<Ora tocca a Karkaroff>> disse Neville.
Kathleen fissava Karkaroff. Alzò la bacchetta e il nastro argentato si curvò in un quattro.
<<Quattro?>> esclamarono indignati Ron e Neville.
<<Brutto scarafaggio, a Krum gli hai dato dieci>> disse Ron.
<<Molto bene, il signor Potter si batte alla pari il primo posto con il signor Krum!>> annunciò Bagman accompagnato dagli applausi del pubblico.
<<Primo posto!>> esclamò Kathleen abbracciandolo.
Ron gli dava pacche di incoraggiamento sulla schiena mentre Neville applaudiva.
<<Incredibile!>> disse la voce di Charlie entrando nella tenda. <<Primo posto, Harry, complimenti!>>
Lui gli fece un sorriso di ringraziamento.
<<Devo scappare ho promesso alla mamma di scriverle come sarebbe andata! Oh, dimenticavo, devi rimanere ancora un po', Bagman vuole parlare con i campioni.>>
<<Ciao, Charlie, anche io sono felice di vederti>> disse Ron.
<<Sí, bellissimo... mi presti il tuo gufo, per spedire la lettera?>> domandò velocemente.
<<Va bene, solo se dici a mamma di portarmi delle caramelle.>>
<<Affare fatto. Ora, filate via>> disse uscendo dalla tenda.
<<Aspettiamo fuori>> disse Kathleen.
Harry annuì e i tre uscirono.
Dopo poco gli altri campioni entrarono nella tenda seguiti da Ludo Bagman saltellante come un bambino. Hermione li raggiunse, subito dopo.
<<Avete visto? Primo posto! Wow! Dov'è Harry?>>
<<Bagman vuole parlare con i campioni>> rispose Kathleen. <<Lo aspettiamo qui.>>
Ci volle poco, Harry cinque minuti dopo era fuori dalla tenda.
<<La seconda prova si terrà il 24 febbraio. Abbiamo tempo per riflettere. Ha detto che si aprono e dobbiamo risolvere un indovinello che ci dirà quale sarà la seconda prova e così ci potremmo preparare>> spiegò Harry mentre ritornavano al castello.
<<Mancano ancora tre mesi, potrai riposarti e poi risolvere l'indovinello, sarà facile. Hai superato un drago>> disse Ron.
<<Congratulazioni, Harry!>> disse Rita Skeeter barrandogli la strada.
Era vestita con un abito verde acido, che si intonata perfettamente con la sua Penna Prendiappunti pronta all'azione. Guardò Kathleen al fianco di Harry e allargò il sorriso. Kathleen stringeva i pugni e aveva i capelli rossi e neri.
<<Hai voglia di rispondere a qualche domandina? Ne ho qualcuna anche per te>> disse facendo un sorriso a Kathleen.
<<Addio!>> disse Harry con ferocia.
E ripartí alla volta del castello.
<<L'averto: stia lontana da noi e dai nostri amici!>> la minacciò Kathleen.
E seguí Harry.

ᴛɪʟʟ ᴛʜᴇ ᴇɴᴅ//ʜᴀʀʀʏ ᴊᴀᴍᴇs ᴘᴏᴛᴛᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora