4 gennaio 1998
...
Kathleen afferrò lo Specchio e iniziò a chiamarli uno a uno, mentre gli altri tre la seguivano nella tenda.
<<James! James Potter, rispondi! Dannazione! James!>> Scosse lo Specchio. <<James!>>
Finalmente il suo riflesso cambiò. Occhiali tondi, capelli corvini spettinati, occhi nocciola assonnati e barba.
<<Cosa c'è che non va? State tutti bene? Dov'è Harry?>>
<<Tutto alla grande. Harry è qui. Dobbiamo farvi vedere una cosa. Due in realtà. Stavate dormendo?>>
<<Sono appena le sei, piccoletta.>>
<<Ottimo, papà è già sveglio.>>
<<Tutta questa energia mi spaventa>> commentò James, stiracchiandosi.
<<Ciao, Lily!>> salutò Kathleen con un sorriso mentre si sedeva sul letto.
<<'Giorno, tesoro. Come va?>>
<<Alla grande>> ripeté. <<Dobbiamo farvi vedere delle cose importanti.>>
<<Va bene. Vado a svegliare Felpato>> disse James. Diede un bacio tra i capelli di Lily e si alzò. Non aveva la maglietta, lui e suo figlio non dormivano mai con la maglietta.
Aprì la porta. <<Lunastorta!>> chiamò a gran voce. <<Tua figlia allo Specchio, è importante!>> La voce si fece più lontana. <<Felpato, alza il culo dal letto!>>
Le imprecazioni di Sirius si sentirono fino alla loro stanza. Lily scosse la testa e indossò una vestaglia sopra la camicia da notte viola.
<<Fanno sempre così?>> fece Ron.
<<Anche di peggio>> risposero Harry, Kathleen e Lily insieme.
<<Per Godric, che paura!>> esclamò James, mentre Lily usciva dalla stanza.
<<Hai detto che c'è Kathleen allo Specchio.>>
La voce di Nymphadora fece tingere i capelli di Kathleen rosa shocking.
<<Sta bene?>>
<<Alla grande>> rispose Lily, porgendole lo Specchio.
Kathleen le fece un enorme sorriso e le fossette si formarono sul viso della ragazza.
<<Lupacchiotta!>> I capelli di Nymphadora si tinsero di rosa shocking. <<Va tutto bene? Perché James sta urlando? Ciao, Ron, che bello vederti!>>
Ron fece un sorriso imbarazzato salutandola con la mano.
<<Dobbiamo farvi vedere delle cose importanti. Sveglia anche nonna e nonno, per favore.>>
<<Devo preoccuparmi?>>
Kathleen scosse la testa.
<<Torno subito.>> Nymphadora diede lo Specchio a Lily. <<Mamma! Papà!>>
<<Cosa diamine sta succedendo?>>
I capelli di Kathleen si tinsero di blu cobalto.
<<Ehilà!>> sorrise Remus vedendo sua figlia.
<<Ehi!>> sorrise di ramando Kathleen. <<Dobbiamo farvi vede...>>
<<Porca puttana, Sirius, alza quel cazzo di culo dal letto!>> imprecò James.
Si sentì un tonfo. Sirius imprecò in francese, Kathleen sorrise.
<<Parla una lingua comprensibile! Cosa non ti è chiaro della parola 'importante'?... No, Felpato, a cuccia! A cuccia!... Non osar...>
Un ringhio, qualcosa cadde.
<<Connard!>> esclamò Sirius.
<<Anche a te>> replicò James.
<<Ha detto che sei uno stronzo.>>
<<Kathleen?>> fece Sirius. <<Est-ce Kathleen?>>
<<Non so cosa tu abbia detto, ma ci sono Kathleen, il tuo figlioccio, Hermione e Ron allo Specchio>> disse Remus.
<<Puce!>> strillò Sirius.
Strappó lo Specchio dalle mani di Remus e fece un enorme sorriso vedendoli. Aveva di nuovo la barba, come Remus e James.
<<Sapete che proprio ieri notte vi ho sognato?>> fece Sirius. <<Erano al mare e avevamo catturato la Chiobra Gigante che c'è nel Lago Nero.>>
<<Sicuro che non sia stato il contrario?>>
I capelli di Kathleen si tinsero di celeste. La visuale cambió. Ted guardó nello Specchio e fece un'occhiolino a sua nipote. Anche lui aveva la barba, ma, non sembrava affatto vecchio, perché non lo era.
<<Per Merlino, è sempre più strano.>>
<<Oh, a chi lo dici.>>
I capelli passarono al lilla. Andromeda li salutó. Aveva i capelli raccolti in uno chignon stranamente ordinato.
<<Allora, cos'è successo di così importante da svegliarci così presto?>> chiese Ted.
<<Ron, fallo vedere>> disse Kathleen, girando lo Specchio verso di lui.
Ron alzò il medaglione distrutto. Piombò il silenzio totale dall'altro lato. Kathleen controllò che fossero ancora lì e li trovò immobili uno di fianco all'altra con gli occhi e le bocche spalancate. Kathleen guardó una sola persona.
<<Ron l'ha distrutto>> disse Harry.
Sirius perse ogni colore e barcolló. Remus lo afferrò e Sirius cadde sul pavimento. Il sorriso scomparve dal volto di Kathleen. Balzó in piedi istintivamente sentendo il sospiro soffocato di sua nonna. Lo Specchio passó nelle mani di Lily che non sapeva dove guardare e cosa fare. James e Remus erano vicino a Sirius, adesso seduto sul primo gradino delle scale. Nymphadora e Ted erano vicino Andromeda che si teneva saldamente a suo marito.
<<Sirius, guardami e respira>> disse Remus con voce ferma.
<<È distrutto... l'hanno distrutto...>> mormorò lui così a bassa voce che quasi non si sentí.
<<Sì, ce l'hanno fatta>> disse James.
Il cuore di Kathleen balzó fuori dal petto.
Silenzio.
<<Se fosse qui...>>
I capelli di Kathleen si tinsero di blu notte e la gola iniziò a pizzicare come gli occhi. Sospirò e batté le palpebre per buttare all'indietro le lacrime. Qualcuno le mise una mano sulla spalla, un altro l'abbraccio da dietro dandole un bacio tra i capelli. Diede lo Specchio ad Hermione e abbracciò Harry.
Se Regulus fosse stato ancora vivo e fosse insieme agli altri a casa dei suoi nonni, in quel momento starebbero urlando di felicità, ballando e cantando. Ma, quella, era una fantasia. Nulla di reale, nulla che si sarebbe potuto realizzare. E quella consapevolezza faceva male al cuore di Kathleen. Al cuore di Sirius. Al cuore di Andromeda. Al cuore di Nymphadora.
<<Kathleen, guarda.>> La voce dolce e allo stesso tempo spezzata di Lily risuonó nel silenzio.
Hermione le voltò lo Specchio e lei alzò la testa. Kathleen sorrise. Sirius ed Andromeda erano abbracciati, facendosi forza a vicenda. Di nuovo. Quando si staccarono, Andromeda si passó l'indice sotto gli occhi per raccogliere le lacrime. Sirius fece un enorme sorriso a Kathleen, che ricambió.
<<Come sei riuscito a distruggerlo, Ron?>> chiese Sirius.
Lui aprí la bocca per parlare ma non uscì nessun suono. Si bagnò le labbra e si passó una mano tra i capelli rossi a disagio.
<<Con la Spada di Grifondoro>> disse con voce sommessa.
<<Prima, peró, mi ha salvato la vita>> aggiunse Harry.
James affiancó Sirius ed entrambi lo guardarono. Lo Specchio passò nelle sue mani, la testa rossa di Lily affiancó quella di Sirius leggermente più alta.
<<Ho seguito il Patronus che hai mandato, mamma>> spiegò Harry. <<Mi ha condotto a un laghetto ghiacciato e sul fondo c'era la spada. Mi sono tuffato ma il medaglione ha cercato di strangolarmi... Se non fosse stato per Ron io...>>
<<Il mio Patronus?>> disse Lily.
<<Sì>> annuì Harry. <<Una cerva.>>
Lily e James si guardarono.
<<Non aveva le corna, era femmina. Perché quelle facce?>>
<<Tesoro>> disse Lily, <<non ho evocato nessun Patronus. Noi, come voi, non sapevamo dove fosse la spada.>>
Harry curvó le sopracciglia confuso. Kathleen lo guardò.
<<Sei sicuro fosse una cerva?>> chiese James.
<<Sì, anche Ron l'ha vista, vero?>>
Lui annuì.
<<Mi ha portato al laghetto, si è fermata sul ghiaccio, proprio dove c'era la spada, e poi è scomparsa.>>
Silenzio. I sette si guardarono a vicenda.
<<È quella vera?>> domandò all'improvviso Remus comparendo. <<Dov'è?>>
Kathleen si staccò troppo velocemente da Harry che si ritrasse di scatto e fece un paio di passi indietro. Si guardarono per un momento, poi Kathleen distolse lo sguardo e chiuse il pugno nel manico della spada. La sfoderó. Il suono dell'argento risuonó nella tenda. Forza, coraggio, audacia. Silente aveva ragione, Kathleen le percepiva.
<<Ron ha distrutto il medaglione con questa.>> La mostrò allo Specchio, ancora tenuto da Hermione. <<È impregnata del veleno del Basilisco che Silente ha ucciso quando ha distrutto il diario di Voi-Sapete-Chi. Se fosse stata un falso, il medaglione sarebbe ancora tutto intero.>> La riposò sentendo le mani tramare. <<È la vera Spada di Grifondoro.>>
Ancora silenzio. La voce di Kathleen si perse nell'aria. Odiava il silenzio. Si morse il labbro inferiore dal nervoso e strinse i pugni. Perché non dicevano niente? Non si fidavano delle sue parole? Non credevano che fosse la vera spada? Milioni di domande iniziarono a ronzarle in testa.
La tenda si mosse. Kathleen vide una figura nera con la coda dell'occhio. Si congeló sul posto. Strinse la bacchetta nel pugno. La tenda si mosse di nuovo. Non c'era nulla.
<<Ora che avete la vera spada potete continuare con la missione.>>
Kathleen sobalzò, sentendo la voce di suo padre che ruppe il silenzio.
<<Di chi era il Patrone se non tuo, mamma?>> chiese Harry.
<<Non lo so, tesoro>> sospirò Lily. <<Forse qualcuno che voleva aiutarti e che sapeva la vera posizione della spada.>>
<<Qualcuno dell'Ordine?>>
<<Può essere che Silente l'abbia detto a qualcuno che ha il mio stesso Patrone>> ipotizzó Lily.
James la guardò, poi, scosse la testa sospirando pesantemente. Si passò una mano tra i capelli e tra la barba. Era nervoso, frustrato e forse scettico. Harry cercó di interpretare il linguaggio muto di suo padre senza risultato.
<<Quello che conta, adesso, è che il medaglione è distrutto e che ne mancano altri cinque!>> esclamò Sirius con un enorme sorriso. <<Avete una vaga idea di cosa e dove possa essere il prossimo?>>
<<Sappiamo cosa possono essere ma non dove>> rispose Harry. <<Forse dovremmo cercare in Albania.>>
<<Ma, sì, setacciamo tutta l'Albania in una notte, Harry>> commentò Kathleen sarcastica.
Harry la guardò. Kathleen aveva i capelli rossi e lo sguardo di fuoco mentre lo guardava negli occhi.
<<Invece di prendertela con me, dovresti ringraziami.>>
<<Ringraziati? Potevi farlo in mille modi diversi.>>
<<È l'unico che mi è venuto in mente.>>
<<Ah, davvero?>> alzò le sopracciglia e mosse il capo. <<Complimenti!>>
Harry sospirò pesantemente e si passò una mano tra i capelli. Kathleen attraversò la tenda a grandi falcate e uscì come una furia.
<<Kathleen!>> la richiamò Harry. <<Kathleen, torna indietro!>>
La tenda fu spostata violentemente e lei entrò con una pigna nella mano.
<<Sei morto, amico>> disse Ron facendosi di lato.
<<Kathleen, no! Kathleen...>>
<<Uh!>> fece Ron portandosi un pugno sulle labbra. <<Guarda il lato positivo, se avrai dei figli sarà un miracolo.>>
Harry lo fulminò, Ron si ammutolì.
<<Sei uno stronzo! Un cretino! Imbecille! Senza cervello!>>
<<Mi sembra di avertelo già sentito dire.>>
<<E a me sembra che non ti è entrato in quella zucca vuota che ti ritrovi come cervello!>>
Kathleen raccolse la pigna e la fece salterare nella mano. Harry si coprì con una mano e allungó l'altra.
<<Non vorrai dare ragione a Ron, vero? Ahia!>>
Kathleen l'aveva colpito sul ginocchio.
<<Smettila!>>
<<Dio, non ti manca nemmeno mezza volta>> commentò Ron.
<<Ricorda quello che ho detto alla Cercatrice.>>
<<Cosa le hai detto?>>
<<A te cosa diamine dovrebbe importare?>> ringhiò Kathleen afferrando la pigna prima di Harry. I capelli si tinsero di bianco. <<Vuoi correre da lei, non è così?>>
<<Lo sai che non mi interessa più.>>
Lo colpí di nuovo nelle parti basse.
<<Smettila!>>
<<Ehi, Kat, guarda che ho voglia di giocare con un piccolo Harry e una piccola Ka...>>
<<Stà zitto, Ron!>> abbaió Hermione.
Ron fece il gesto di cucirsi la bocca e non fiató più.
<<Dammi una mano!>> esclamò Harry.
Ron fece un passò avanti, Hermione posò lo Specchio sul tavolo e lo fermò.
<<Andiamo, Hermione!>> esclamò Harry. <<Per Godric, lasciami spiegare!>> disse a Kathleen facendo un passo verso di lei.
<<Non c'è nulla da spiegare!>>
<<Sì, invece!>> disse Harry. <<Posa quella diamine di pigna e ne parliamo tranquillamente!>>
Kathleen lo guardò. Aveva rovinato un bellissimo momento. E non era la prima volta.
<<Non c'è nulla da spiegare, hai rovinato tutto!>>
<<Sei in quel periodo del mese?>> chiese Ron.
Kathleen si voltò e lo colpí nelle parti basse. Ron si piegò in due con il fiato mozzato.
<<Anche se fosse è un bene!>> esclamò Kathleen.
<<Un bene per Har... Ahia! Sto zitto! Non parlo più!>>
Hermione lo aveva colpito con la pigna sulla testa. La ridiede a Kathleen che si voltò verso Harry.
<<Posa la pigna.>>
<<No!>>
<<Posa quella diamine di pigna e ne parliamo!>>
<<No!>>
<<Non ho capito da dove ha preso la pigna>> disse la voce di Sirius dallo Specchio.
<<Deve essere uscita dalla tenda>> fece quella di James.
<<Ma, davvero? Pensavo che avesse le tasche magiche>> commentò Remus sarcastico.
<<I Babbani fanno finta di essere maghi facendo comparire un coniglio da un cilindro>> disse Ted.
<<Ma lei è una strega>> disse Sirius. <<Parla con me, pulce, cosa ti ha fatto quell'idiota del mio figlioccio?>>
<<Ehi!>> fece Harry.
<<Che meraviglioso soffitto>> disse James.
Harry prese lo Specchio. <<Hanno una fissa per le pigne... Ancora?>>
Kathleen incroció le braccia sotto il seno e lo guardò.
<<Si può sapere cosa diamine hai fatto ieri sera?>> chiese Ron.
<<Non - devi - parlare!>> disse Hermione a denti stretti.
<<Tu lo sai?>>
<<Chiudi il becco!>>
<<Ma...>>
<<No!>> ringhió Hermione.
Ron sbuffò e batté le mani contro le gambe arreso.
<<D'accordo>> fece Sirius. <<Le ragazze sono incazzate con voi. Che ne dite di togliere il disturbo, signori?>>
<<Lo ritroverò tutto intero?>> disse James.
<<Dipende da lui, non da me>> disse Kathleen.
<<Da me? Cosa vuol... Sono muto.>> Harry fece il gesto di cucirsi la bocca all'occhiata da parte della sua ragazza.
<<Suvvia, ragazzi, fate l'amore non fate la guerra>> disse Ted.
Ron trasformò una risata in un colpo di tosse troppo drammatico. Hermione prese la pigna dalla mano di Kathleen e lo capí dietro la schiena. Ron la guardò spaventato e sorpreso, quando si voltó verso di lei. Kathleen distolse lo sguardo da Harry e guardò il pavimento così interessante.
<<Quando vi richiameremo, dopodomani, non ammazzatevi a vicenda>> disse James.
<<Ci vediamo presto!>>
Harry li salutó con un sorriso e vide ricomparire il suo riflesso. Fece scivolare lo Specchio in tasca e guardò Kathleen.
<<Lo so che ci sei rimasta male.>>
Kathleen alzó le sopracciglia e guardò i letti.
<<Ma dovevo toglierti il medaglione dal collo.>>
<<L'hai detto tu stesso: una settimana in più una in meno, che differenza faceva?>>
<<Pensa al fatto che se non te lo avessi tolto, Ron non avrebbe potuto distruggerlo.>>
Kathleen guardò Ron che non aprí bocca.
<<Come hai fatto a trovarci?>>
Ron guardò Hermione che gli fece un cenno del capo.
<<Il Deluminatore non serve solo per le luci.>>
I tre lo guardarono confusi.
<<Era la sera di Natale quando stavo giocherellando con questo.>> Prese il Deluminatore dalla tasca. <<Ho sentito qualcuno che mi chiamava.>> Guardò Hermione. <<Dal Deluminatore è uscita una pallina bianca e mi è finita qui.>> Si indicò il cuore. <<Poi è uscita e io l'ho seguita, sperando di vedere uno di voi e così è stato.>>
<<Hai sentito una voce e una pallina bianca ti è entrata nel petto?>> disse Hermione guardandolo scettica.
<<Era la tua voce. Dicevi soltanto il mio nome.>>
Kathleen si portò le mani sulla bocca.
<<Che cosa cari...>> Si schiarì la gola quando Hermione si voltò verso di lei.
Riportò le braccia sotto il seno e scosse la testa. Hermione socchiuse gli occhi poi si voltó verso Ron ed uscì a passo spedito. Ron guardó la tenda, poi si voltó verso Kathleen.
<<Non pensavo se la sarebbe presa così tanto.>>
<<Bé... sì... vedi... insomma...>> Kathleen sbuffò. <<Non se lo aspettava, ecco. Sei molto importante per lei. Molto importante, più di quel che pensi e di quel che dimostra.>>
<<È vero...>> sussurró Ron, rigirandosi il Deluminatore nella mano. <<Ho sentito la sua voce più di una volta, sapevo che mi avrebbe riportato da voi.>>
Kathleen sorrise debolmente. <<Ti credo.>>
<<Davvero?>>
Kathleen annuì. <<Dalle un pó di tempo e ricordarle ogni tanto che la sua voce ti ha riportato da lei.>> Allargò il sorriso e gli diede una pacca sulla spalla. <<Sei gelato, và a fare una doccia calda. Anche tu, Harry. Se vi ammalate vi lascio morire.>> Scompiglió i capelli di Ron e prese una coperta ed uscì.
<<Che aspetti? Il bagno è sempre allo stesso posto.>>
Ron posò lo zaino per terra e prese dei vestiti puliti. Scomparve oltre la porta che si chiuse.
Kathleen rientrò. Andò in cucina ignorandolo. Harry la seguí. Kathleen stava versando del tè in una tazza. Si mise dietro di lei e l'abbraccio. Le mani corsero lungo i fianchi e poi si posarono sul grembo. Kathleen era rigida.
<<Scusa, sono uno stronzo.>>
Kathleen posò la tegliera e rimase di spalle. I capelli verde smeraldo.
<<Pensavo che volessi...>>
<<Certo che lo voglio>> la interrupe. <<Avevo paura che ti avrebbe fatto del male. Non posso permettermi una cosa del genere. Non posso vivere senza di te.>>
Il cuore di Kathleen si strinse. Perché si sentiva in colpa? Cos'era quel sentimento che si era posato sul suo stomaco?
<<Scusa, se ti ho fatto male>> disse Kathleen ancora di spalle.
<<Un po' me lo sono meritato.>>
Kathleen annuì. Harry le spostò i capelli verde smeraldo e le baciò il collo, assaporando il suo buonissimo profumo. Kathleen chiuse gli occhi. Si voltó e lo guardò negli occhi. La stavano guardando come se fosse la cosa più bella al mondo. Se fosse l'unica ragazza sulla faccia della Terra. Come se fosse una piccolina divinità. Una stella.
Kathleen lo abbracciò, reggendosi con le braccia intorno al suo collo. Harry posó le mani sui fianchi e baciò i capelli. Scese. Fronte, occhi, naso, guance, zigomi, bocca. Le labbra indulgiarono molto lì. Erano la sua parte preferita. Kathleen era perfetta, Harry pendeva, letteralmente, dalle sue labbra.
<<Ti amo>> sussurrò Harry, a un millimetro da lei.
<<Ti amo>> mormorò lei in risposta.
La baciò di nuovo, con più ardore. Capitava sempre più spesso che si scambiassero dei baci mozzafiato e che non potessero continuare. Ma, ricadevano sempre. Era così bello e irrinunciabile.
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ᴛɪʟʟ ᴛʜᴇ ᴇɴᴅ//ʜᴀʀʀʏ ᴊᴀᴍᴇs ᴘᴏᴛᴛᴇʀ
Hayran Kurgu⚠︎ғᴀᴄᴄɪᴏ ᴄʜɪᴀʀᴇᴢᴢᴀ⚠︎ • 𝗜 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗴𝗴𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗶 𝗱𝗮𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶 𝗼𝗿𝗶𝗴𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗝.𝗞. 𝗥𝗼𝘄𝗹𝗶𝗻𝗴, 𝘁𝗿𝗮𝗻𝗻𝗲 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮 𝗺𝗲. 𝗔𝗹𝗰𝘂𝗻𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗲 𝗱𝗮𝗶 𝗹𝗶𝗯...