꧁𝙿𝙰𝚁𝚃 𝚂𝙸𝚇 • 𝚅꧂

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1° settembre 1997
Grimmauld Place n.12


Il giorno del primo settembre, fuori Grimmauld Place, c'erano una decina di persone che controllavano il perimetro, attratti maggiormente dal piccolo spazio tra il numero undici e il numero tredici. I Babbani che vivevano in Grimmauld Place non facevano più caso al modo sdagliato con cui furono state numerate le case. Ma, all'interno del numero dodici, invisibile agli occhi di tutti, Hermione e Ron erano chini su una mappa disegnata a mano. Harry si smateriallizzò sull'ultimo gradino della porta sul retro e per un momento avrebbe mandato in frantumi la sua copertura se non avesse acchiappato il Mantello in tempo.
<<Signorino, per favore, ho appena pulito il pavimento, si tolga le scarpe e lavi le mani.>> Kreacher lo fermò sulla soglia facendolo quasi di nuovo cadere dallo spavento.
<<C'è ne sono di più fuori>> annunciò mentre si toglieva una scarpa.
<<Pensano davvero di vederci uscire con i bauli e andare a prendere l'Hogwarts Express?>> scosse la testa Ron. <<Deve essere partito più o meno sei ore fa.>>
<<Approposito di Hogwarts devo...>>
Harry fu interrotto da urlo di Kathleen.
I tre si guardarono e corsero in biblioteca. Harry entrò per primo con la bacchetta in avanti. Ron dietro di lui la puntava in tutti gli angoli. Kathleen era al centro della stanza, vicino a un tavolo con su posato un calderone fumante, contornata da libri volanti.
<<È pronta!>> esclamò battendo le mani. <<Credo di averla fatta bene, puoi controllare, Mione?>>
<<Non sono io il Principe delle Pozioni>> disse alludendo ad Harry.
<<Ancora con questa storia?>> fece lui abbassando la bacchetta.
Kathleen acchiappò Harry per la maglietta e lo portò vicino al calderone.
<<Ti sembra buona?>>
Harry guardò lo strano liquido fare le bolle e fece una smorfia. <<Dovremmo bere questa cosa?>>
<<Sí>> rispose Kathleen. <<Quindi, è fatta bene?>>
Hermione si avvicinò e guardò dentro il calderone, anche Ron fece una smorfia.
<<Sí, è fatta bene>> disse Hermione.
Kathleen sorrise di nuovo e balzò addosso ad Harry. Gli prese viso tra le mani e lo baciò. Poi balzò giù e abbracciò Hermione. Harry rimase immobile con le labbra socchiuse e le mani aperte dove prima c'era il sedere di Kathleen. Gli occhi spalancati e le guance rosse. Ron lo guardò e scoppiò a ridere. Harry batté le palpebre e guardò Kathleen versare la pozione in una bottiglia, aiutata da Hermione.
Kathleen brillava di gioia. Sembrava una stella.
Hermione le disse qualcosa all'orecchio e lei arrossí violentemente, facendo colorare i capelli di arancione. Hermione ridacchiò. Kathleen la guardò male.
<<Stupida...>> borbottò Kathleen, tappando la bottiglia.
Aveva ancora le guance rosate e i capelli con alcuni riflessi arancioni.
<<Il pranzo è pronto!>> disse Kreacher dalla cucina.
<<Ho una fame!>> esclamò Ron, uscendo dalla biblioteca.
<<Prima le mani e poi a tavola. Conosce la regola.>>
Ron entrò nel bagno seguito dagli altri tre. Lavarono le mani e poi si sedettero a tavola. Il menú prevedeva un buonissimo stufato e per secondo una bistecca ben cotta.
<<Buon appetito.>>
<<Grazie!>> dissero in coro i quattro iniziando a mangiare.
<<Cosa volevi dirci, Harry?>> chiese Hermione.
<<Piton è il nuovo Preside di Hogwarts.>>
Kathleen e Ron si strozzarono con lo stufato e lo guardarono con gli occhi fuori dalle orbite.
<<Che cosa?>> urlarono a una voce.
<<Avete capito bene>> disse Harry.
<<Non può>> disse Kathleen. <<Non dopo quello che ha fatto. Come possono accettarlo?>>
<<Solo la McGranit, Flitwich, Lumacorno e la Sprout sanno la verità. Il resto degli insegnati ha accettato la condizione>> rispose Harry.
<<Non credo che la McGranit gliela farà passare liscia>> commentò Ron.
<<Certo che no>> confermò Kathleen. <<Non ci credo...>>
<<Silente se lo aspettava>> disse Harry.
<<Ovviamente>> fece Kathleen. <<Se Piton é il nuovo Preside ad Hogwarts entreranno e usciranno Mangiamorte come nulla fosse.>>
<<Povero Neville>> sospirò Hermione.
<<Se la caverà>> disse Ron, rassicurante. <<E poi non è solo. Ci sono quelli dell'ES, Ginny e Luna.>>
<<E Draco>> aggiunse Kathleen.
<<Draco?>> ripeté Harry, accigliandosi.
<<Sí, Draco. C'è anche lui al castello. Dovranno stare bene attenti. Ricordi che in un anno ha quasi ucciso tre persone? Se lui gli dice di farlo, Draco lo farà.>>
<<La smetti di chiamarlo per nome?>> sbottò Harry.
<<Tu la smetti di fare il fidanzato geloso?>>
<<Quando tu la smetterai di chiamarlo "Draco">> disse con una smorfia.
<<Devi smetterla!>> esclamò Kathleen, alzando la voce.
<<Non devi chiamarlo per nome!>> replicò lui facendo lo stesso.
<<Ti stai comportando peggio di un bambino!>>
<<Non lo sto facendo!>>
<<La prima cosa che fa un bambino quando è colto sul fatto è negare! Tu stai negando!>>
Ron batté ripetutamente la testa contro il tavolo, mentre Kathleen ed Harry si urlavano a vicenda.
<<Ragazzi, non litigate.>>
Hermione cercò di calmare la situazione ma non ci riuscì. I due scattarono in piedi continuando a urlarsi contro.
<<... Tanto lo so che hai un debole per lui!...>> ringhiò Harry.
<<... Ma senti quello che dici?...>>
<<Signorini, per favore, non litigate>> disse Kreacher.
Harry e Kathleen erano a un palmo dal naso dall'altro senza sentirlo.
<<... Ci scometto, che uscivate insieme!...>>
<<... La smetti di dire cazzate?...>> urlò Kathleen.
Anche Hermione si alzò e cercò di dividerli, ma, non ci riuscí.
<<... Se ti piace tanto, vai da lui! É più importante di me!...>>
<<... Devi smetterla di essere così geloso!...>>
<<Kreacher, dammi dei paraorecchie, per favore>> supplicò Ron.
<<Sono geloso per un valido motivo!>>
<<Sentiamo, qual è?>> sbottò Kathleen posando le mani sui fianchi.
<<Sono fottutamente geloso di te, perché sei la mia ragazza! La mia cazzo di ragazza! Solo mia e di nessun altro, dannazione!>>
<<Mamma, vieni a prendermi, per favore! Non li sopporto più!>> urlò Ron, alzando la testa.
Il silenzio cadde nella cucina. I quattro si voltarono verso Ron e rimasero a fissarlo. Lui li guardò. Kathleen ed Harry scoppiarono a ridere.
<<Adesso ridono? Prima si urlano contro e adesso ridono?>> esclamò esasperato. <<Io ci rinincio!>> Prese il cucchiaio e continuò a mangiare lo stufato, continuando a borbottare.
Quando i due smisero di ridere si guardarono negli occhi. Kathleen sorrise ad Harry, gli diede un bacio sulla guancia e ritornò al suo posto, continuando il pranzo. La rabbia di Harry svaní, sostituita da un'immensa felicità. Rimase immobile a fissare il nulla e sorrise ebete. Glielo aveva urlato contro. Quanto fosse geloso di lei. Era sua e lui era suo. E di nessun altro. Si appartenevano.
Avevano le anime fatte delle stanza sostanza. Le loro anime erano gemelle. Si appartenevano l'uno all'altra.

ᴛɪʟʟ ᴛʜᴇ ᴇɴᴅ//ʜᴀʀʀʏ ᴊᴀᴍᴇs ᴘᴏᴛᴛᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora