10 maggio 1998
Grimmauld Place n.12
Grimmauld Place numero dodici era nel silenzio totale. Nessuno parlava. Nessuno faceva rumore. Anche i respiri sembravano muti.
Harry guardò la chitarra appesa al muro della sua camera. Kathleen era stretta a lui e aveva gli occhi chiusi. I capelli scuri le coprivano il viso. Indossava una sua felpa e un leggins nero che le fasciava le gambe. Al petto aveva un piccolo peluche. Quello che Ted le aveva regalato al San Valentino del loro terzo anno.
Harry si rigirava il Boccino d'Oro tra le mani da giorni indeciso se condividere o no la sua idea con Kathleen.
Lei era giù. Appena tornati a casa, l'aria era cambiata. Consapevolezza e dolore. Grimmauld Place non era mai stata così cupa come allora.
Kathleen si era chiusa in sé stessa. Aveva ricominciato a mangiare poco e niente e a passare tutto il tempo chiusa in camera sua o in quella di Harry. Lui non sopportava di vederla in quel modo. Se lei stava male, stava male anche lui. Faceva di tutto per strappazzarle un sorriso e farle mangiare un grammo di più. Kathleen era cambiata. Il suo sorriso era cambiato. Non era più brillante come lo era prima. Harry si disse che aveva bisogno di tempo.
<<Kat?>>
Non rispose. Le lasciò un bacio tra i capelli.
<<Moony?>>
Kathleen sollevò lo sguardo verso di lui e lo guardò negli occhi.
<<È da tanto che non mi chiami così.>>
<<Rimedierò, allora.>>
Kathleen non si sarebbe mai stancata di dirlo: gli occhi di Harry erano magici.
Le diede un bacio sulla punta del naso e lei lo arricciò. Lo stomaco di Harry fece una doppia capriola all'indietro.
Riposò di nuovo la testa sul suo petto e guardò il muro. Sospirò e strinse il peluche più forte.
<<Ho pensato a una cosa...>> disse Harry accarezzandole i capelli corti. <<Non so se sia una buona idea.>>
Kathleen non rispose. Harry la guardò per accettarsi che stesse ascoltando. La vide intenta a guardare il muro con espressione indecifrabile.
<<Voglio usare la Pietra della Resurrezione.>>
Lo sguardo di Kathleen cambiò. Si mise a sedere e lo guardò. Harry fece lo stesso e le mise il Boccino tra le mani. Apparvero delle lettere: mi apro alla chiusura.
Il Boccino si aprí. Una piccola pietra scura, con il simbolo dei Doni della Morte inciso sopra, era all'interno della pallina dorata.
<<Ho pensato che avrebbero voluto vederlo un'ultima volta>> disse Harry guardandola. <<Che tu avresti voluto vederlo un'ultima volta.>>
Kathleen lo guardò, gli occhi lucidi.
<<Ho pensato che Sirius potesse vedere Regulus e chiarire finalmente con lui>> continuò Harry. <<Ho pensato che potrebbero essere un po' più felici vedendoli. Che tu potessi essere un pó più felice.>>
Kathleen lo guardò, senza dire niente.
<<Ho parlato anche con i miei genitori, mi hanno detto che dovevo prima parlarne con te e vedere se te la sentivi. Te la senti? Non so nemmeno se sia una...>>
Harry si ritrovò sdraiato sul letto, con Kathleen sopra di lui, mentre lo baciava. Le labbra di Harry ricambiarono molto prima che lui capisse cosa stesse succedendo. Il Boccino in una mano, il braccio steso sul letto. L'altro che le avvolgeva il fondo schiena. Gli occhi chiusi. Harry cercò di parlarle ma quello che uscì dalla sua bocca furono dei mugolii sommessi. Kathleen non aveva mai baciato in quel modo. Per la prima volta Harry fece fatica a starle dietro. Quel bacio era mozzafiato. Mugulò il nome di Kathleen un paio di volte e lei dopo poco si staccò, rimetendosi a sedere affannata. Harry rimase dov'era. Il petto che si alzava e abbassava affannato, la bocca socchiusa, gli occhi chiusi, i capelli più spettinati e la felpa sgualcita. Ci mise un pó per riprendersi.
<<Kathleen...>>
Il suo nome sfuggì dalle labbra di Harry con un profondo sospiro, lasciando trasparire quanto gli fosse piaciuto.
<<È un sí?>>
<<Sí.>>
<<Okay... bene... dammi... dammi cinque minuti...>>
Kathleen sorrise un pochino e si abbassò per baciarlo di nuovo. Harry però non fece nulla per allontanarsi. Aprí gli occhi e la guardò.
<<Facciamo dieci...>>
Kathleen annuí e gli lasciò un ultimo bacio sulle labbra prima di allontanarsi. Anche lei aveva bisogno di riprendersi.
Invece di dieci minuti passò un quarto d'ora, dove, nel silenzio totale, si sentivano i loro affanni.
Harry si mise a sedere e la guardò. Si passò una mano tra i capelli e afferrò il Boccino d'Oro che era rotolato sotto il cuscino. L'espressione sul volto di Kathleen cambiò. I capelli si tinsero di blu notte.
<<Ti terrò la mano, va bene?>> disse Harry. <<Dopo potrai sfogarti con me per tutto il tempo che vuoi.>>
Kathleen annuí e strinse le labbra. Harry le baciò la fronte e le accarezzò una guancia con il pollice.
<<Ti amo tantissimo>> disse Kathleen. <<Tantissimo.>>
Harry sorrise. <<Io ti amo tantisimissimo.>>
Un piccolo sorriso le curvò le labbra ed Harry si sentí leggero.
<<Andiamo?>>
<<Possiamo solo vederli?>>
<<Puoi parlare e ascoltare la loro voce.>>
<<Non... non posso abbracciarli?>>
Harry non rispose. Kathleen sospirò.
<<Va bene... andiamo.>>
Harry le diede un bacio tra i capelli e l'aiutò ad alzarsi. Intrecciò le dita con le sue e scesero di sotto. In salone c'erano i cinque adulti, Andromeda e Kreacher. Quando li sentirono arrivare si voltarono a guardarli. Kathleen guardò Sirius che tra le dita aveva una sigaretta. Non gli piaceva l'idea che si facesse del male con il fumo. Negli ultimi giorni fumava due sigarette in un'ora. Sirius cacciò un ultimo sbuffo di fumo e spense la sigaretta nel posacenere di fianco alla tazza di tè. Harry la portò verso il divano dove si sedettero di fianco a Lily e James.
<<Gradite un pó di tè?>> chiese Kreacher ai due che scossero la testa. <<Biscotti?>>
Scossero di nuovo la testa. Harry si rigirò il Boccino tra le mani e James lo guardò.
<<La signorina Hermione le ha mandato una lettera>> disse Kreacher, dando a Kathleen una lettera.
Lo ringraziò e portò le gambe al petto rompendo il sigillo in cera.
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ᴛɪʟʟ ᴛʜᴇ ᴇɴᴅ//ʜᴀʀʀʏ ᴊᴀᴍᴇs ᴘᴏᴛᴛᴇʀ
Fanfiction⚠︎ғᴀᴄᴄɪᴏ ᴄʜɪᴀʀᴇᴢᴢᴀ⚠︎ • 𝗜 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗴𝗴𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗶 𝗱𝗮𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶 𝗼𝗿𝗶𝗴𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗝.𝗞. 𝗥𝗼𝘄𝗹𝗶𝗻𝗴, 𝘁𝗿𝗮𝗻𝗻𝗲 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮 𝗺𝗲. 𝗔𝗹𝗰𝘂𝗻𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗲 𝗱𝗮𝗶 𝗹𝗶𝗯...