꧁𝙿𝙰𝚁𝚃 𝙵𝙸𝚅𝙴 • 𝚇𝚅𝙸꧂

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11 gennaio 1997
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts


Il giorno prima Harry si recò nell'ufficio di Silente, il quale gli mostrò un nuovo ricordo. Harry lasciò l'ufficio di Silente con un incaricato da portare a termire: recuperare il vero ricordo da Lumacorno.
<<Come si fa a modificare un ricordo?>> chiese Neville mentre scendevano le scale del dormitorio. <<E poi com'era quella parola...>>
<<Hocrux>> disse Harry.
<<Mai sentito. Silente sa cosa vuol dire?>>
<<No, ma Lumacorno sí e l'ha detto a Voldemort... Andiamo, Ron!>> esclamò vedendolo sobbalzare al nome.
<<Senti, dopo quello che mi avete detto, la mia reazione è più che normale>> si giustificò lui. <<Per te sarà un gioco da ragazzi, voglio dire, sei il Principe delle Pozioni, il suo alunno preferito, te lo dirà subito.>>
<<Vero, però girarci un pó attorno, fai il dissivolto e poi arriva al punto>> consigliò Neville. <<Come ha detto Ron, sei il suo preferito, te lo dirà di sicuro.>>
<<Lo spero>> disse Harry.
<<Kat ed Hermione lo sanno già?>>
<<No>> rispose Harry scendendo l'ultimo gradino. <<Perché sono tutti vicino alla bacheca?>>
<<C'è qualcosa appeso. Forse la data di un'altra uscita ad Hogsmeade!>> disse Ron speranzoso, avvicinandosi. <<Fate largo, sono un Prefetto!>>
<<Il titolo non serve a nulla, Ronron!>>
Harry vide dei capelli di un giallo vivacissimo. Hermione disse qualcosa all'orecchio di Kathleen che annuí e poi andò via. Harry si avvicinò a Kathleen seguito da Neville.
<<Lezioni di Smateriallizzazione>> stava dicendo Kathleen.
<<Che cosa?>> esclamò Neville.
<<È il foglio di iscrizione al Corso di Smateriallizzazione, io ed Hermione ci siamo appena iscritte>> spiegò di nuovo Kathleen.
<<Ci iscriviamo anche noi?>> chiese Neville guardando i due.
<<E lo chiedi pure?>> fece Ron. <<Cosa dobbiamo fare?>>
<<Scrivere il tuo nome sul foglio>> disse Kathleen.
Sia Ron che Neville si affrettarono a fare la fila. Harry rimase fermo e guardò Kathleen. Indossava la divisa di Grifondoro perfettamente, come se le fosse stata cucita addosso.
<<Hai mai sentito parlare di Horcrux?>> chiese d'un tratto.
<<Horcrux?>> fece eco Kathleen, poi scosse la testa. <<Il Principe Mezzosangue non può aiutarti?>>
<<Non riguarda il libro...>>
Si guardò intorno, poi la prese per mano e la portò vicino alla finestra, l'unico angolo appartato, lontano da tutti.
<<Riguarda il ricordo che Silente mi ha mostrato ieri.>>
<<Nemmeno lui sa cos'è?>> chiese Kathleen.
<<No, ma pensa che Lumacorno lo sappia.>>
<<Come mai Lumacorno?>>
<<Perché il ricordo era di Lumacorno, mentre aveva una conversazione con Tom Riddle>> spiegò Harry. <<Lumacorno l'ha manomesso, forse per non mostrare la vera risposta che ha dato a Voldemort.>>
<<Aspetta!>> disse Kathleen. <<Voldemort ha chiesto a Lumacorno di questo Horcrux e lui sapendo cosa fosse gli ha risposto?>>
<<Esatto.>>
<<Allora, è ovvio! Deve essere Magia Oscura. Altrimenti, Voldemort non avrebbe chiesto informazioni a Lumacorno.>>
Harry la guardò e l'impulso di baciarla aumentava sempre di più.
<<Quindi, adesso, devi recuperare il vero ricordo?>> disse Kathleen.
<<Cosa mi consigli di fare?>>
<<Dopo abbiamo lezione con Lumacorno, cerca di attirare la sua attenzione e di dare il massimo. Poi, quando c'è ne saremo andati, gli fai capire, in tono vago, il concetto, così lui può risponderti e forse, con un pó di fortuna, ti darà anche il ricordo. Ma non devi insistere. Lumacorno è molto più intelligente di quel che mostra. Agisci d'astuzia e non pensare che cederà subito, va bene?>>
Harry annuí. Kathleen fece un piccolo sorriso. I capelli si tinsero di verde smeraldo. Le voci si fecero sempre più lontane e la sala comune sparì. C'era solo Harry che la guardava.
Kathleen si bagnò le labbra e declutí a vuoto. Harry le mise una ciocca dietro l'orecchio e appoggiò le mani sui fianchi di lei avvicinandosi un pochino.
Kathleen sentí l'aria mancare.
Il forte profumo all'acqua alle rose innebriò Harry.
Kathleen appoggiò le mani al suo petto e sentí, da sopra la camicia, la forma dei muscoli di Harry. Arrossí ancora di più ed Harry sorrise. Era carina, dolce e innocente in quel momento. Era la purezza in persona.
Lui un piccolo diavoletto, che più di ogni altra cosa voleva assaporarla, prosciugare quella purezza e renderla per sempre sua. Non gli importava di essere in sala comune con più di cinquanta persone, l'avrebbe baciata. Si avvicinò, rendendo minima qualsiasi distanza.
Kathleen alzò di poco la testa per guardarlo negli occhi. Tolse una mano dal petto e la mise tra i capelli di lui, che non se lo aspettava. Inaspettatamente la voglia di baciarla arrivò così al culcime da fargli battere forte il cuore contro il petto e aumentare la presa intorno ai fianchi.
Kathleen sorrise. Lo stomaco di Harry sprofondò in un abisso. Piegò leggermente la testa verso di lei e si avvicinò alle labbra.
Kathleen sentí il respiro regolare di Harry sulla sua bocca e schiuse le labbra, impazienti. Quelle di Harry toccarono quelle di Kathleen e fu la sensazione più bella al mondo.
<<Per Godric! Neville, non guardare!>> strillò Ron tappandogli gli occhi.
Harry e Kathleen si staccarono di scatto. Le labbra schiuse, le guance rosse e i respiri pesanti mentre li guardavano.
<<Cosa sta succedendo? Harry, devo ammazzarti?>> minacciò Neville, con gli occhi tappati dalle mani di Ron.
Ron era a bocca aperta. Kathleen scappò via. Ron la guardò sconvolto, mentre Harry rimase fermo lì. Ron tolse le mani dagli occhi di Neville che guardò Harry.
<<Dov'è Kathleen?>> chiese. <<E perché sei come le pareti?>>
<<Ron...>> disse Harry a bassa voce. <<Ron, un giorno di questi, ti ammazzo.>>
<<Amico, siamo noi a dover ammazzare te>> disse lui. <<In sala comune? Davanti a tutti? È anche la mia migliore amica, mi dà fastidio!>>
<<Davvero, Ronron?>> disse Harry, fulminandolo. <<Riportate Kathleen qui. Non ho terminato.>>
Le sopracciglia di Ron raggiunsero il soffitto e la bocca il pavimento.
<<Come, scusa?>> fece Neville, avvicinandosi minacciosamente. <<Non ho capito bene, potresti ripete?>>
<<Vi ho detto di riportare Kathleen qui, perché non ho terminato.>>
Neville gli diede uno schiaffo dietro la nuca. Harry lo fulminò.
<<In cosa consiste esattamente il tuo: "non ho terminato"?>> chiese Ron.
<<Vuoi saperlo veramente?>> disse Harry.
<<Per le mutande di Merlino!>> esclamò Ron. <<È Kathleen...>>
<<Ancora meglio>> commentò Harry.
La bocca di Neville toccò il pavimento. Harry si fece indietro per evitare un altro schiaffo.
<<Placa gli ormoni, cretino. Non potrei rispondere delle mie azioni>> l'avvertí Neville.
<<Afferato>> disse Harry. <<Andiamo a fare colazione? Ho fame.>>
<<Non farmi dire di cosa, per favore>> fece Ron.
Neville gli diede uno schiaffo dietro la nuca. Ron lo guardò male, portandosi una mano dietro la testa.
<<Non pensavo fossi così forte>> disse Ron mentre scendevano le scale.
<<Il mio padrino è un lupo mannaro>> disse Neville. <<Se ti avesse sentito sarebbe stata la prima volta che Remus ti avrebbe urlato contro e forse anche fatto a pezzetti.>>
<<Non conviene farlo arrabbiare, allora>> disse Ron.
Neville annuí.

ᴛɪʟʟ ᴛʜᴇ ᴇɴᴅ//ʜᴀʀʀʏ ᴊᴀᴍᴇs ᴘᴏᴛᴛᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora