꧁𝙿𝙰𝚁𝚃 𝚃𝙷𝚁𝙴𝙴 • 𝚅꧂

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10 settembre 1994
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts

La settimana passò normalmente, a parte il fatto che Neville fuse il suo sesto calderone a Pozioni. Piton, che durante l'estate sembrava aver raggiunto nuove vette di perfidia, lo puní costringendolo a sventare un intero barile di rospi cornuti e Neville ne uscì con un collasso nervoso.
Fatto sta che, Piton si teneva particolarmente alla larga da Moody e secondo Harry e Ron era perché ne era impaurito.
<<Meglio così>> disse una sera Neville, mentre teneva un sacchetto di ghiaccio sulla testa dopo la punizione.
Il giovedì i Grifondoro del quarto anno dopo pranzo aspettarono, fuori la porta dell'aula di Difesa Contro le Arti Oscure, che la lezione iniziasse. C'erano tutti tranne Hermione che li raggiunse appena in tempo.
<<Eccola!>> annunciò Ron.
<<Ero in...>>
<<... biblioteca>> conclusero in coro i quattro.
<<Muoviamoci o non troveremo posti decenti>> disse Harry.
Kathleen e Ron si guardarono e corsero al primo banco spingendosi tra loro.
<<Sono arrivata prima io!>> affermò Kathleen, passando sotto il suo braccio.
<<Io lo visto per primo!>> disse Ron, spingendola di lato.
Harry seduto li guardava impassibile.
Ron si sedette vittorioso. <<Sú, và a sederti>> le disse con un sorrisetto.
<<Ti odio>> sbuffò Kathleen sedendosi di fianco ad Hermione, nel banco dietro.
<<So che non è vero>> disse Ron prendendo la sua copia di Le Forze Oscure: guida all'autodifesa.
Neville era nell'altra fila al primo banco insieme a Dean Thomas eccittato quanto lui.
La classe era in uno strano silenzio. Ognuno seduto al proprio posto, aspettava l'arrivo del professore.
<<Sta arrivando!>> disse Kathleen dopo un pó.
Tutti si girarono verso la porta e i passi divvennero più forti e vicini.
Moody entrò zoppicando, come sempre, retto dal suo bastone di legno.
Si vedeva appena la sua gamba di legno a forma di zampa spuntare da sotto il mantello.
<<Metteteli via...>> borbottò andando verso la cattedra. <<... i libri. Non vi serviranno.>>
Si lasciò cadere sulla sedia e appoggiò il bastone al muro. Prese il registro e iniziò a fare l'appello. L'occhio normale, correva lungo la pergamena con su scritti i loro nomi, mentre quello robotico girava per la stanza guardandoli per un istante quando rispondevano.
<<Bene!>> esclamò chiudendo il registro.
L'occhio robotico girò per tutta la classe fermandosi dietro Kathleen ed Hermione. Le due si girarono e videro Lavanda Brown mostrare la sua mappa stellare a Parati Patil, di fianco a lei.
<<Signorina Brown, le spiace mostrare la mappa più tardi?>> disse Moody.
Lavanda arrossí leggermente e posò la mappa sotto il suo banco.
<<Posso vedere dentro gli oggetti, sí>> disse all'occhiata confusa di Parati. L'occhio rigirò la stanza velocemente per un ultima volta. <<Il professor Lupin mi ha scritto che l'anno scorso avete affrontato: Avvicini, Mollicci, Berretti Rossi, Kappa e lupi mannari, è esatto?>>
<<Allora papà sapeva che sarebbe stato lui...>> mormorò Kathleen ad Hermione.
<<Shh...>> fece lei indicando con la testa l'occhio normale di Moody.
Stava guardando Kathleen in modo curioso mentre l'altro vagava tra uno studente all'altro mentre parlava.
La piccola cicatrice le bruciò leggermente e si portò una mano su essa. Moody smise di guardala e con entrambi gli occhi guardò la classe.
<<Ma siete molto indietro con le Maledizioni Senza Perdono. Il Ministero non permette di insegnare come contrastarle fino al sesto anno, perché vi considera troppo piccoli, inutile dire che non sono d'accordo. Ho un anno per insegnarvi come affrontare le Forze...>>
<<Come non resterà?>> chiese Ron d'impulso.
Moody lo guardò intensamente. Il volto pieno di cicatrici si addolcí con la comparsa di un sorriso.
<<Sei il figlio di Arthur Weasley, dico bene?>>
Ron annuì.
<<Conosco tuo padre, mi ha aiutato qualche settimana fa da un bel guaio...>> disse Moody. <<Sì, resterò solo quest'anno, piccolo favore a Silente e poi tornerò alla mia vita da Auror pensionato di prima.>> Batté le mani e rise. <<Allora, cominciamo subito. Le Maledizioni. Qualcuno di voi sa a quali maledizioni corrispondono le pene più gravi secondo la legge magica?>>
Ci furono parecchie mani alzate, Moody indicò Ron.
<<Papà me ne ha spiegata una... si chiama Maledizione Imperius, mi pare?>>
<<Ah, sí>> disse in tono di lode. <<La Maledizione Imperius ha procurato un sacco di guai al Ministero.>> Moody si alzò pesantemente dalla sedia e aprí il cassetto della scrivania da cui estrasse un barattolo di vetro. Dentro tre grossi ragni neri.
Ron si fece indietro. Detestava i ragni. Moody ne prese uno e lo tenne sul palmo della mano in modo che tutti lo vedessero. Prese la bacchetta e gliela puntò contro.
<<Imperio!>>
Il ragno balzò dalla sua mano e iniziò a penzolare da un filo di seta. Rimbalzò sulla scrivania e iniziò a roteare su se stesso.
Tutti risero: tranne Moody.
<<Vi sembra divertente?>> ruggí Moody. <<Essere controllati?>>
Tutti taquero. Il ragno si fermò.
<<Molto maghi che hanno praticato la Magia Oscura hanno affermato di essere stati vittime della Maledizione Imperius. Non si ha controllo di sé stessi, chiunque può uccidere il proprio migliore amico se glielo viene ordinato.>> L'occhio robotico roteò per tutta la classe. <<Bisogna avere controllo della mente>> affermò deciso. <<Longbottom, dico bene?>> chiese guardando Neville che annuì.
Moody fece uno strano sorriso. <<Sai dirmene un'altra?>>
<<C'è... ehm... la Maledizione Cruciatos>> disse Neville.
<<La Maledizione della Tortura, esatto>> disse entusiasta. Puntò la bacchetta di nuovo sul ragno che stava scappando. <<Crucio!>>
Il ragno iniziò a contorcesi e a gridare dal dolore.
Kathleen si portò le mani alle orecchie e chiuse gli occhi. Neville si fece indietro e strinse il legno del banco tra le mani. Sentí urla, sembravano umane accompagnate da risate.
Moody smise e il ragno si accasciò, sfinito. Le urla nelle orecchie di Kathleen cessarono ed aprí gli occhi. Moody la stava guardando con estremo interesse.
<<Vuole dire lei l'ultima?>> le chiese.
La classe si girò verso di lei. Kathleen tolse le mani dalle orecchie e d'istinto guardò Harry, che si era girato verso di lei.
<<L'Anatema che Uccide...>> disse in un sussurro.
Moody annuí e si avvicinò di nuovo al ragno, steso con le zampe all'insù.
<<Avada Kedavra!>>
Dalla sua bacchetta uscì un piccolo fascio di luce verde e il ragno con un ultimo sibillo, smise di muoversi.
Harry trattenne il respiro. Kathleen rimase a bocca aperta e con i capelli violetto. La classe era in silenzio, sembrava che nessuno respirasse, stavano tutti guardando il ragno morto sulla cattedra.
<<Nessuno può sopravvivere a questo incantesimo>> disse Moody rompendo il silenzio. <<Ma c'è una storia che parla di un bambino sopravvissuto all'Anatema che Uccide. Il Prescelto. Colui che ha sconfitto il Mago Oscuro più forte al mondo. All'età di appena un anno!>> Aveva alzato il tono di voce e lo sguardo era diventato duro.
Moody guardò la cicatrice di Harry e lui la coprí con una mano guardandolo curioso. Moody gli voltò le spalle e bevve dalla sua borraccia facendo una smorfia di disgusto.
Neville si girò verso Harry e guardò il suo braccio. Harry lo abbassò e gli fece cenno di rigirarsi. Kathleen guardava Moody attentamente. Socchiuse gli occhi e lo studiò. Sembrava particolarmente affezionato alla sua borraccia.

ᴛɪʟʟ ᴛʜᴇ ᴇɴᴅ//ʜᴀʀʀʏ ᴊᴀᴍᴇs ᴘᴏᴛᴛᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora