꧁𝙿𝙰𝚁𝚃 𝙵𝙸𝚅𝙴 • 𝚇𝚇𝚅꧂

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24 maggio 1997
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts


Forse la notizia che Harry avesse attaccato Draco Malfoy e che stesse per ucciderlo superò quella del suo fidanzamento con Kathleen.
James e Lily andarono al castello. Harry non avrebbe mai dimenticato la ramanzina che sua madre gli fece. James si era limitato ad annuire quando l'attenzione veniva spostata su di lui, ma, concordava con lei. Suo figlio era stato imprudente con la persona sbagliata. Quando Harry lo racconto a Kathleen, lei dette ragione alla sua madrina, facendogli capire, senza dirlo, che doveva aspettarselo.
Draco Malfoy era in infermeria. Sembrava che Piton avesse agito in tempo, per evitare l'irriparabile. I Serpeverde lanciavano continue occhiate ad Harry, che aveva imparato a ignorare di più.
Piton lo mise in punizione, fino alla fine del trimestre. Mancava ancora un mese. Un mese di punizione con Piton. Ma, la cosa che sorprese tutti era il quando. Ogni sabato alle nove di sera. Stesso giorno e stessa ora di Kathleen. Lei sospettava qualcosa e sapeva di non sbagliarsi.
Kathleen chiuse il libro con un colpo secco e guardò l'orologio. Mancavano venti minuti alle nove.
<<Dobbiamo andare.>>
Harry aprí gli occhi e la guardò. Era sdraiato sul tappeto con la testa poggiata sulle gambe di Kathleen. Emise un verso di disapprovazione e si strinse alla vita di Kathleen, nascondendo la testa nell'addome della ragazza.
<<Ci pensavi due volte prima di fare quello che hai fatto.>>
Harry alzò la testa e la guardò.
<<E non mettere il broncio.>>
<<Non metto il broncio>> disse Harry mettendosi a sedere.
<<Come vuoi, piccolo cerbiatto.>>
Harry alzò gli occhi al cielo, ma dentro saltava di gioia. Kathleen si stiracchiò e schioccò le dita delle mani e il collo. I capelli si tinsero di viola mentre si metteva in piedi.
<<Cosa c'è?>> chiese Harry.
<<Niente>> rispose Kathleen. <<Andiamo se non vogliamo fare tardi.>>
Salutò i tre e si affrettò ad uscire. Harry la seguì. Corse leggermente per raggiungerla alla prima rampa di scale.
<<Cosa succede?>> le chiese di nuovo fermandola.
Kathleen sospirò arresa. <<Ho paura che possa farti qualcosa.>>
<<Pivellus? Cosa vuole da me?>>
<<Non lo so, ma sai che non mi convince la storia "Non è più un Mangiamorte">> mimò le virgolette a mezz'aria. <<Promettimi una cosa.>>
Harry annuì.
<<Qualunque cosa faccia tu non intervenire. Se sono esausta rimani fermo. Se continua a colpirmi non dirgli di smettere, non fare nulla.>>
<<Devo rimanere a guardare mentre lui ti fa del male?>>
<<Sí.>>
<<È fuori questione!>> esordì Harry. <<È per questo che sei sempre distrutta, vero? Lui ti fa del male.>>
<<Non sempre>> lo corresse. <<A volte è anche colpa mia.>>
<<A volte, sempre è colpa sua!>>
Kathleen gli prese il viso tra le mani e lo guardò. <<Promettilo, Harry.>>
<<Non posso.>>
<<Per favore.>>
Harry la guardò negli occhi. Lo stavano supplicando. Sospirò.
<<Va bene, te lo prometto.>>
<<Grazie.>> Kathleen si alzò sulle punte e gli lasciò un bacio veloce sulle labbra. Gli passò una mano tra i capelli e scese le scale.
<<Se vedo che esagera lo uccido, capito?>> disse mentre le andava dietro.
Le prese la mano e intrecciò le dita, portò quella di Kathleen alle labbra e ne baciò il dorso, per poi farle penzolare ai loro fianchi. Kathleen si stampò un enorme sorriso sul volto e i capelli si tinsero di verde smeraldo.
Sempre più spesso camminavano in quel modo, ormai si ritrovavano mano nella mano senza sapere da quanto.
Arrivarono al quinto piano ed Harry si fermò. Kathleen si ritrovò con la schiena al muro ed Harry a un millimetro dal suo viso. Sentí qualcosa premere contro la gamba e alzò le sopracciglia.
<<Non mi è piaciuto>> disse Harry sfiorandole il naso. <<Sono passate dodici ore dall'ultima volta e mi dai quel misero bacio?>>
Kathleen fece finta di offendersi, mentre dentro tutto ballava.
<<Vuoi rimediare?>>
<<Esattamente.>>
Annullò qualsiasi distanza e la baciò. Una mano appoggiata alla parete, l'altra sul fianco di Kathleen che aveva incrociato le braccia intorno al collo di lui. Era un bacio lento e caldo. I soliti con cui dimostravano il loro amore. Ma, ogni bacio era diverso dal precedente. Ogni bacio era unico.
Un gatto miagolò. Mrs Norris era seduta e li guardava. Miagolò di nuovo, chiamando il suo padrone. I due si allontarono un pochino, si guardarono negli occhi e sorrisero. Harry le prese una mano e iniziò a correre verso le scale. Kathleen si guardò indietro e non vide più la gatta, bensì sentí dei passi fermarsi dove prima c'erano loro. La scala prese a girare e Kathleen si aggrappò ad Harry, scoppiando a ridere. Harry rise insieme a lei. Corsero per il corridoio del quarto piano e poi si fermarono. Kathleen era di nuovo con le spalle al muro e le labbra di Harry sulle sue. Avevano il fiato corto, gli occhi brillanti, grandi sorrisi sul volto e le pupille come se fossero una luna piena.
I baci erano sempre più intensi, lenti e passionali, man mano che cambiavano piano. Arrivarono ai sotteramei, troppo presto. Avevano le guance rosse e i respiri ansanti.
<<L'ultimo...>> sussurrò Harry, avvicinandosi. Le labbra lucide e rosse si incontrarono di nuovo, desiderose. <<Solo un altro...>>
Kathleen gli strinse i capelli in pugno e lo baciò. Lo stomaco di Harry fece una capriola e sentí l'eccitazione aumentare. Le mani scivolarono più giù, fino a stringerle le natiche e l'avvicinò di più a lui. Il corpo di Kathleen vibrò. Quello era il Paradiso. Harry era il suo angelo caduto dal cielo. Si alzò sulle punte e si strinse di più a lui. Quello sì che era un bacio mozzafiato. Di nuovo Kathleen, faceva fatica a stargli dietro.
Si staccò un millimetro per riprendere fiato. Appoggiò la fronte contro quella di Harry e chiuse gli occhi, riencamerando l'ossigeno nei polmoni. Harry sorrise e le baciò il collo. Kathleen emise un mugolio.
<<Mi fai impazzire...>> le sussurrò all'orecchio.
«Avverti prima di darmi questi baci.»
«Non ti piacciono? Pensavo fossero i tuoi preferiti.»
«Certamente che lo sono.»
«Quindi?»
«Vorrei capire quanta aria devo risparmiare prima di correrti dietro.»
«Non c'è ne bisogno. Sei sexy in questo momento.»
«Stupido.»
«Dico solo la verità.»
Kathleen si bagnò le labbra e continuò a guardarlo negli occhi. Harry le strinse piú forte il sedere. Il corpo di Kathleen si avvicinó di piú.
«Smettila di provocarmi, Kathleen.»
«Non sto facendo nulla, Harry.»
Si morse il labbro inferiore ed Harry la baciò senza preavviso.
«Che ti serva da lezione. Non devi farlo, hai le labbra morbide.»
Kathleen si bagnò un po' le labbra e si morse il labbro inferiore. Harry la fermò baciandola di nuovo.
«Ho capito cosa vuoi fare. Mi piace.»
Kathleen sorrise e gli scompigliò i capelli, lasciandogli un bacio sulla punta del naso. Harry fece una smorfia e Kathleen allargò il sorriso mostrando le fossette.
«Sei adorabile.»
«Tu buffo e bello.»
«Bello? Non bellissimo?»
«Bellissimo, sí.»
Harry fece un sorriso soddisfatto. Kathleen si allontanò di poco. Harry sospirò, tolse le mani e mise il broncio.
<<Non ho voglia di stare con lui tutta la sera>> si lamentò come se fosse un bambino, prendendole la mano.
<<Se non avessi usato...>>
<<Lo so, Kathleen, lo so>> sbuffò Harry. <<Io voglio stare da solo con te.>>
<<Piu tardi.>>
<<Dormi con me?>>
<<Va bene.>>
Le diede un bacio tra i capelli e svoltarono l'angolo. La cicatrice di Kathleen pizzicò sempre di più man mano che si avvicinavano alla porta. I capelli avevano perso il verde smeraldo, erano totalmente neri. La presa alla mano di Harry piú dura e lo sguardo fisso davanti a sé. Tirò un sospiro e la porta si aprí. Harry la guardò.
«Ricorda che hai promesso.»
«Mi sto pentendo di averlo fatto.»
«Per favore.»
«Va bene.»
Kathleen chiuse il contatto ed entrò seguita da Harry che sobalzò sentendo la porta chiudersi. Si guardò le spalle, poi si voltò di nuovo e vide Kathleen posare la bacchetta su un tavolo pieno di boccette e contenitori. Curvò le sopracciglia e la guardò interrogativo. Kathleen scosse la testa. Harry stava iniziando a infastidirsi.
<<La tua punizione>> esordí Piton. <<Buttare il vecchio e riempire con il nuovo.>>
Harry e Kathleen lo guardarono scettici. Tutto lì?
Di malavoglia, Harry si sedette e iniziò la sua punizione. Lanciò uno sguardo a Kathleen che si fece indietro e guardò il muro dietro di lui.
<<Concentrati>> le ordinò prendendo la bacchetta.
Kathleen sospirò e chiuse gli occhi. La cicatrice iniziò a battere, il cuore accelerò e sentí un piacevole calore bruciarle dentro. Non doveva distrarsi. Non doveva pensare ad Harry. Doveva concentrarsi. Serrò la mascella e alzò di poco il mento. La cicatrice batteva sempre di più. Strinse i pugni. Kathleen lo liberò.
Il pavimento vibrò, la stanza fu illuminata da una forte luce bianca.
Harry si riparò gli occhi, poi, lentamente abbassò la mano e guardò Kathleen. Era avvolta dalla luce bianca e brillava. Brillava come fosse una stella. La stella più luminosa del cielo. La stella più bella del cielo.
Kathleen aprí gli occhi e li puntò sull'uomo che le puntava la bacchetta impassibile, come sempre. La luce si afflosciò un pochino. Harry continuò a percepire qualcosa di potete, forte e di sicuro nell'aria. Guardò Kathleen, immobile, al centro della stanza, e capí che proveniva da lei.
Piton le lanciò un incantesimo, che venne risucchiato dalla luce bianca riapparsa all'improvviso. Kathleen strinse la presa ai pugni e non abbassò lo sguardo. Piton tentò di colpirla una seconda volta, fallendo di nuovo. Harry rimase immobile a fissarli. Ogni incantesimo appena sfiorava una lingua luminosa, proveniente dallo scudo, spariva come risucchiato. Guardava i lampi di luce cambiare colore. Il precedente non faceva in tempo a raggiungerla che un altro incantesimo lo seguiva e così via.
Il primo quarto d'ora andò avanti in questo modo. Harry svolgeva la sua punizione con lo sguardo puntando su Kathleen con i pugni così stretti da rendere le nocche bianche.
Quel giorno, Piton, non aveva pietà. Una luce rosso fuoco uscì dalla bacchetta di Piton e venne risucchiata. Kathleen, sentí una fitta all'addome e trattenne il fiato. Di solito, era troppo presto per sentire dolore. Piton smise di colpirla e abbassò la bacchetta. Kathleen lo guardò per un momento e aprí i pugni. Lo scudo sparí, la penombra cadde nella stanza.
Kathleen si piegò in due e tossí. Harry si alzò dalla sedia e andò per avvicinarsi ma Piton lo fermò, puntandogli la bacchetta. Harry prese la sua e gliela puntò. Kathleen tossí di nuovo e si portò una mano davanti alla bocca. Qualcosa brillò sul pavimento. Kathleen abbassò lo sguardo. Era una macchia rossa. Si pulí la bocca e la mano si riempí di sangue. Iniziò a tremare. Harry fece un passo avanti, ma Piton gli puntò la bacchetta alla gola.
<<Se non mi lascia passare...>> lo intimò.
<<Dammi la bacchetta>> gli ordinò.
Harry scosse la testa e lo guardò negli occhi.
Kathleen tossí di nuovo ed emise un lamento sottomesso.
<<Vuole ucciderla?>> sbottò Harry.
<<Fidati, non sarò io a farlo>> sibilò Piton. <<Dammi la bacchetta.>>
Harry guardò Kathleen che si stava rimettendo in piedi. La mano sporca di sangue, le labbra rosse. Incontrò i suoi occhi. Harry obbedí alla sua richiesta silenziosa. Piton posò la bacchetta di Harry vicino a quella di Kathleen e gli indicò la sedia con un cenno del capo. Harry non si mosse lo guardò in cagnesco. Avevano capito entrambi. La vera punizione di Harry era guardare Kathleen senza fare nulla. Piton aveva giocato d'astuzia, sorprendendoli entrambi.
Piton alzò un sopracciglio e puntò la bacchetta contro Kathleen, senza smettere di guardarlo. Mosse il polso, velocemente e una luce gialla sghizzò verso Kathleen. Harry mosse un passo avanti, ma si fermò quando il pavimento tremò e fu accecato da una luce bianca. Kathleen era di nuovo avvolta dallo scudo e brillava ancora. Posò lo sguardo su di lui che si sedette, arreso.
Passò un'ora.
Kathleen aveva evocato e richiamato lo scudo una decina di volte e più passava il tempo, più tremava, tossiva e impallidiva.
<<Un'ora di anticipo>> disse perfido, fermandosi.
Kathleen si appoggiò al tavolo e posò una mano sul collo. I capelli neri, assunsero riflessi rossi. Un conato di vomito le salì in gola e i capelli si tinsero di verde acido.
<<Devo ricordati cosa succederà?>>
<<Ne sono pienamente a conoscenza>> replicò Kathleen, reggendosi in piedi.
<<Avrei dei dubbi>> la contraddí. <<Quello che è successo qualche settimana fa...>>
<<È stata l'unica volta in cui ho perso il controllo.>>
<<Seconda>> la corresse, aspro.
<<Quella volta non sapevo ancora padroneggiarlo.>>
Sapeva benissimo che si riferiva a inizio anno. Quando perse il controllo e lo liberò ai confini della Foresta Proibita.
Schioccò il collo e fece un passo avanti. Lo sguardo di Piton le provocava il solito bruciore alla cicatrice che, accompagnato dal suo battere, era il triplo più fastidioso.
Piton alzò la bacchetta, Kathleen strinse i pugni. Una luce verde fu risucchiata dalla luce bianca. Il pavimento tremò più forte. Le boccette dagli scaffali caddero, così come quelle sul tavolo che Harry stava svuotando.
Un'altra fitta raggiunse l'addome di Kathleen. Si piegò per un momento in due e poi guardò Piton. Fece un passo avanti, lui ne fece uno indietro. Ripartí. Come faceva Piton a non stancarsi, Kathleen non lo capiva. Come faceva a lanciarle due incantesimi alla volta? I movimenti erano esperti e veloci, da ottimo duellante quale era. Kathleen aveva imparato ad usare i suoi sensi per schivarli, per duellare perfettamente contro di lui.
Passò un'altra ora. Kathleen era ancora più stanca, pallida e tremate dell'ora precedente.
<<Potter, prendi la bacchetta.>>
Kathleen si aggrappò di nuovo al tavolo e prese dei respiri regolari, sentendo l'aria pesante. Il labbro inferiore, sporco di sangue asciutto, tremava come il resto del corpo. Le gambe erano pesanti come la testa. La cicatrice rossa come il fuoco.
<<Visto che la rendi vulnerabile, colpiscila.>>
<<Come?>> fece Harry sconvolto.
<<Colpiscila! Mi raccomando, lo stesso incantesimo che hai usato contro Draco Malfoy. Sarà facile per te>> lo punzecchiò. <<Forza, prendi la bacchetta e colpisci la tua fidanzata!>>
<<No!>> esclamò Harry. <<Non farò un bel niente!>>
<<È un ordine>> disse Piton, gelido. <<Prendi la bacchetta e colpiscila.>>
Harry scosse la testa e si fece indietro. Colpire Kathleen? Non l'avrebbe fatto nemmeno nei suoi sogni più brutti.
<<Harry non ha nulla a che fare con questo. Perché deve colpirmi?>>
<<Perché è così che ho deciso. É parte della sua punizione>> rispose Piton, guardandola.
La cicatrice fece male da morire, Kathleen contorse le labbra in una smorfia di dolore. Se avrebbe continuato ad infastidirla, gli avrebbe fatto del male.
<<Non lo ripeterò più. Prendi la bacchetta e colpiscila.>>
<<La mia risposta è sempre no>> replicò Harry.
Piton si voltò lentamente verso di lui. Kathleen lo guardò alzare la bacchetta. Stava per colpire Harry. Qualcosa si accese dentro di lei. Sentí la rabbia crescere e strinse i pugni.
'Giù la bacchetta!'
La bacchetta cadde sul pavimento con un tintinnio. Piton si fece indietro e cadde in ginocchio. Posò la mano destra sull'avambraccio sinistro, curvando le labbra in una smorfia di dolore.
Harry guardò Kathleen e spalancò gli occhi. Quelli di Kathleen erano bianchi e luminosi. Li chiuse e respirò a fondo. Quando lì aprí, e incrociò quelli verde smeraldo, erano di nuovo del colore del cioccolato. Si avvicinò ad Harry e gli strinse la mano, posizionandosi davanti a lui come fosse uno scudo. Piton si rialzò e la guardò furibondo.
<<Riguarda me, lei e il mio potere, Harry non c'entra nulla>> disse Kathleen. <<Harry rimane fuori. Non mi colpirà e non mi aiuterà. Si alzerà da questa sedia solo quando avremmo finito.>>
Harry aprí bocca per ribattere, ma Kathleen gli strinse la mano, e la richiuse. Piton indugiò lo sguardo su di lei. Sui capelli rossi, lo sguardo infuocato. Poi guardò Harry. I capelli scombinati e gli occhi come fossero due smeraldi luminosi.
<<Appena scatta la mezzanotte, andrete via di qui.>>
Erano le undici. Un'altra ora infernale. Kathleen sospirò e lasciò la mano di Harry, dirigendosi al centro della stanza. I due si guardarono. Harry si sedette e rimase fermo a guardarli, senza poter intervenire. Il suo compito era finito. Era sul pavimento irrecuperabile. Non era nulla a confronto alla sua seconda punizione. Starsene fermo, senza dire o fare niente.

ᴛɪʟʟ ᴛʜᴇ ᴇɴᴅ//ʜᴀʀʀʏ ᴊᴀᴍᴇs ᴘᴏᴛᴛᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora