꧁𝙿𝙰𝚁𝚃 𝚂𝙸𝚇 • 𝚇𝙸꧂

1K 35 1
                                    

24 febbraio 1998
...


<<Perché non credi che i Doni esistano?>>
<<Ancora con questa storia, Harry?>>
<<Esistono.>>
Ron batté la testa contro il tavolo. Kathleen si portò il cuscino sul viso.
<<Il Mantello dell'Invisibilità è un Dono e io ce l'ho. La Banchetta di Sambuco è da qualche parte. E sono sicuro, al cento per cento, che la Pietra della Ressurezione è nel Boccino.>>
Kathleen cadde dal letto. La tenda si illuminò. Aveva il viso a millimetro dal pavimento. <<Non osare...>> Lo scudo si ritrasse e lei si spiaccò a terra. <<Figlio di puttana!>>
<<Kathleen.>>
Alzò la testa. La voce proveniva dallo Specchio sul letto. Harry era davanti a lei e la guardava.
<<Cazzo...>>
<<Kathleen!>>
<<Merda...>>
<<Kathleen Andromeda Lupin!>>
Si portò una mano sulla bocca. Ron si stava sbellicando dalle risate. Kathleen si mese seduta e prese lo Specchio da cui proveniva la voce. Invece del suo riflesso vide suo padre.
<<Ehi! Come va? Stai benissimo con la barba, lo sai?>>
Remus alzò un sopracciglio. Ron rotolò sul pavimento.
<<Non farmi la predica, ho diciassette anni.>>
<<Già, Lunastorta, smettila di fare il padre severo>> disse James di fianco a lui, afferando lo Specchio. <<Ciao, bellezza!>>
Kathleen sorrise al suo padrino con i capelli giallo scuro a un arancione chiaro.
<<Perché hai detto quelle bellissime parole?>> disse Sirius.
Andromeda gli diede uno schiaffo dietro la nuca.
<<Tua nonna ha ragione, potevi dirle in francese.>>
<<Sirius!>> esclamò Andromeda.
<<Scherzo, scherzo>> ridacchiò lui. <<A chi hai dato del 'figlio di puttana'?>>
<<Allo scudo>> rispose Kathleen.
Sirius la guardò con un ghigno e le sopracciglia alzate. Lei socchiuse gli occhi.
<<Fils de pute.>>
<<Kathleen!>> abbaiarono Nymphadora e Andromeda.
Harry era sicuro che avesse detto una parolaccia, ma, non gli importò. Ogni volta che Kathleen parlava in francese era la cosa più elegante, pura e bella dell'universo.
<<Cosa?>> ridacchiò lei.
<<Qui a donné naissance à un bel homme>> disse Sirius con vanto.
Che ha messo al mondo un bellissimo uomo.
<<Quand je la verrai, je la remercirai>> disse Kathleen con un ghigno divertito.
Quando la vedrò, la ringrazierò.
Altra capriola. Harry voleva imparare il francese. Rubarle le parole dalle sue labbra a suon di baci e parlare con lei nel modo più romantico e profondo possibile.
Si sedette sul pavimento e aspettò che dicesse altro. Voltò lo Specchio verso di lui. Lily si fece più avanti e lo salutò. Harry le sorrise.
<<Allora, cosa ci raccontate di bello?>> chiese James inquadrandoli tutti.
<<Abbiamo scoperto cosa rappresenta quel simbolo e quali sono i tre oggetti>> disse Harry. <<È vero che abbiamo discendenze dai Peverell?>>
<<Sono tutte storie!>> esordí Hermione, sedendosi alla sinistra di Kathleen, sporgendosi per farsi vedere.
<<Non sono favole! Ho il Mantello ed è uno dei Doni!>> ribatté Harry allungando il braccio in cui teneva il Mantello. <<E qui c'è la Pietra della Resurrezione>> aggiunse mostrando ai genitori il Boccino d'Oro.
<<Dici davvero?>> disse Kathleen guardando la pallina dorata.
<<Sí>> rispose Harry. <<Come ha detto Hermione hanno una memoria tattile. Ma io non lo ho afferrato con le mani alla prima partita. L'ho quasi ingoiato.>>
<<Prima partita coi fiocchi>> commentò Ron, raggiunendoli. Salutò gli adulti con la mano e con un sorriso.
<<E quindi?>>
<<Quindi, ieri sera, ho avvicinato il Boccino alle labbra ed è apparsa una scritta.>>
<<Hai baciato il Boccino?>> chiese Ron a bocca aperta.
<<No, cretino!>> replicò lui.
<<Lo hai portato alle labbra>> gli fece notare Ron dando una gomitata a Kathleen.
<<Non sono così scemo da baciare un Boccino.>>
<<Un po', sì>> commentò Kathleen.
<<Occhio che c'è competizione.>>
Kathleen diede una gomitata nelle costole di Ron, mozzandogli il fiato.
<<Porca put...>>
<<Modera il linguaggio un lupetto potrebbe scandalizzarsi>> disse Kathleen.
Sirius e James scoppiarono a ridere. Remus la guardò scettico.
<<Sicuro di non averlo sognato?>> fece Hermione.
<<Proprio non vuoi credermi, eh?>>
Avvicinò il Boccino alle labbra. Kathleen alzò le sopracciglia. L'oro toccò il rosa delle labbra di Harry e poi lo voltò verso le due.
<<Vedi? Competizione, Kathleen.>>
Ron si procurò un'altra gomitata.
<<Mi apro... alla chiusura...>>
<<Visto?>> fece Harry.
Mostrò la scritta allo Specchio e i sette si avvicinarono per leggere.
<<Il Boccino è abbastanza grande da contenere una piccola pietra.>>
Kathleen fissò Harry meravigliata. Era così attraente in quel momento. Un po' di barbetta, la mascella definita, gli occhi brillanti dietro di occhiali. I capelli si tinsero di verde smeraldo. Non sembrava vero.
<<Deve essere una metafora, no? Il Boccino mi darà la Pietra e la unirò agli altri due Doni e sconfiggerò Vol...>>
<<Non dirlo!>> urlarono i sette.
<<Lui>> scandí bene Harry. <<Kathleen ha letto da un libro della biblioteca che con tutti e tre i Doni si possa diventare invincibili. Come c'era scritto?>>
<<Padrone della Morte>> disse Kathleen.
<<Più o meno voglio diventarlo>> disse Harry. <<Sono deciso a trovare anche la Bacchetta di Sambuco per affrontarlo.>>
Lo sguardo di Kathleen cambiò.
<<Quindi è vero? I Peverell sono dei nostri antenati?>> chiese Harry a James.
Lui sospirò. Soppesò le parole.
<<Non ne sono sicuro. I Peverell sono esistiti anni fa, non posso darti una risposta certa.>>
<<Lo prendo per un sì>> constatò Harry.
<<Ascolta, ometto>> disse James. <<Frena l'entusiasmo e fai molta attenzione, capito?>>
<<Sì. So badare a me stesso>> sbuffò Harry.
James alzò gli angoli della bocca in un leggero sorriso. Kathleen guardò Harry che si rigirava il Boccino tra le mani.
Mi apro alla chiusura.
Perché le balenò quella chiusura?
Era una pietra che portava in un certo senso in vita i morti. Quando il Boccino si sarebbe aperto sarebbe stato perché Harry aveva bisogno di vedere qualcuno che non c'era più.
Alla fine di tutto.
Non volle nemmeno immaginare chi. Però, sperava di essere lei. Almeno avrebbe saputo che lui stava bene. Che la sua famiglia, i suoi amici stessero tutti bene. Prima o poi sarebbe successo. Era solo questione di tempo. Lo percepiva.

ᴛɪʟʟ ᴛʜᴇ ᴇɴᴅ//ʜᴀʀʀʏ ᴊᴀᴍᴇs ᴘᴏᴛᴛᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora