1° marzo 1997
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts
Gennaio volò, così come febbraio. Il nevischio si era sciolto e i prati ritornarono a essere verdi.
Le lezioni di Materizzazione continuavano e la maggior parte continuava ad essere in difficoltà.
Kathleen, più ci provava e meno era la sensazione di smarrimento. Ormai ci aveva preso la mano e si divertava a comparire e a scomparire per un'ora e mezza. Peccato che non poteva farlo sempre. Ad esempio quando Harry le chiedeva di dirle il nome del ragazzo che le piaceva. Perché sí, Harry continuava a tartassare sia Kathleen che Hermione.
<<Te lo già detto, Harry.>>
<<Non è vero!>> ribatteva sempre lui. <<Mi dici solo che me l'hai già detto, ma non mi hai detto nulla!>>
<<Invece sí>> lo contraddiva Kathleen. <<È molto semplice, Harry.>>
Harry non ne poteva più. Ribolliva di rabbia e gelosia. Perché non glielo diceva e basta?
<<Perché ti interessa tanto?>> gli aveva detto Hermione.
<<Perché devo saperlo!>>
<<Perché vuoi saperlo?>>
<<Curiosità.>>
<<Ne sei sicuro?>> disse Hermione. <<Sembri molto possessivo nei suoi confronti. Non state insieme e a te lei non piace, o sbaglio?>>
Harry non le rispose.
Quella mattina, del primo marzo, si svegliò presto e rimase a fissare il soffitto riflettendo. Oltre al voler scoprire chi fosse colui che aveva rubato il cuore di Kathleen, voleva scoprire che cosa architetteva Malfoy. Lo controllava con la Mappa ogni volta che era libero. Non era mai da solo. C'erano sempre i suoi compagni a fargli compagnia. I suoi complici. I suoi scagnozzi.
<<È sparito!>> esclamò mettendosi a sedere. La Mappa del Malandrino tra le mani.
<<Chi è sparito?>> chiese Neville, svegliandosi.
<<Malfoy era qui e poi è scomparso.>>
Aprí completamente la Mappa, che occupò tutto il letto e osservò attentamente tutti i nomi. C'è ne erano a migliaia, sparsi per tutto il castello. Ron si svegliò e sbadigliò rumorosamente, si stiracchiò e guardò intorno.
<<Buon compleanno, Ron!>> disse Neville.
<<Buon compleanno>> disse anche Harry.
<<Grazie, belli>> disse lui sorridendo. Guardò ai piedi del letto e iniziò a scartare i regali, lanciando esclamazioni ad ogni pacco nuovo.
<<Che bello!>> disse guardando l'orologio nuovo di zecca che i suoi genitori gli avevano regalato.
Harry aprí il contatto.
«Kathleen, sei sveglia?»
«Buongiorno, Harry.»
«Dormito bene?»
«Il solito, tu?»
«Il solito.»
«Posso raggiungervi?»
«Sí, ti aspetto.»
«Sto arrivando.»
Kathleen chiuse il contatto e si guardò allo specchio. Sistemò i capelli già verde smeraldo e prese il regalo che lei, Harry e Neville avevano fatto a Ron. Hermione era al bagno, così ne approfitto e prese il suo regalo. Sapeva che Hermione, dopo tutto quello che stava succedendo tra loro, non glielo avrebbe mai dato, ma Kathleen sapeva che Ron si aspettava un suo regalo, così glielo avrebbe portato a nome della sua migliore amica.
Uscí dal dormitorio femminile con il grande pacco tra le mani e su di esso uno più piccolo. Hermione gli aveva regalato dei guanti da portiere; a Ron sarebbero di certo piaciuti.
Scese le scale e salí quelle che portavano al dormitorio maschile. Bussò con il gomito e aspettò che l'aprissero. Harry balzò giù dal letto e si affrettò ad aprire. Era ancora in pigiama, con i capelli spettinati e gli occhiali sulla punta del naso. Kathleen era imbeccabile. Jeans, felpa e scarpe da ginnastica e i capelli in perfetto ordine.
Sorrise ad Harry che la guardò per cinque secondi buoni, poi si spostò e la fece entrare.
<<Buon compleanno, Ron!>> disse Kathleen avvicinandosi.
Ron mollò una scatola di cioccolatini e sorrise a Kathleen, che posò il regalo di Hermione sul letto di Harry.
<<Questo è da parte mia, di Harry e di Neville.>>
Ron prese la scatola decorata con una carta arancione e un fiocco giallo e lo scartò, lanciando occhiate curiose ai tre.
<<Cosa mi avete regalato di così tanto grande?>>
<<Non fare domande e scarta>> l'ammutolí Neville.
Ron lanciò la carta di lato e aprí la scatola, poi la richiuse. La riaprí e la richiuse velocemente. Guardò i tre con gli occhi fuori dalle orbite.
<<È uno scherzo?>>
I tre scossero la testa. Ron aprí la scatola e la bocca si spalancò.
<<Non ci credo...>> mormorò fissando il regalo. <<Deve essere costata un occhio della testa... Siete matti! Totalmente matti, tutti e tre!>>
<<Oggi, compi diciassette anni, non è un compleanno qualunque>> disse Kathleen. <<Un regalo speciale per un giorno speciale.>>
<<Sú, dí qualcosa!>> lo incitò Harry. <<Ti piace?>>
<<Se mi piace? Io l'adoro!>> esclamò Ron al settimo cielo. <<Una scacchiera, con le mie iniziali... siete matti... matti...>>
I tre a conoscenza della bravura e l'adorazione per gli Scacchi Magici di Ron, gli avevano ragalato una scacchiera personalizzata. Legno di acero e betulla con le iniziali del suo nome completo su tutti e quattro i lati. Le pedine erano in legno di quercia scuro ed erano intagliati così bene che si vedevano i dettagli più nascosti. Ron rimase a fissare il regalo per un minuto, nel totale silenzio.
<<Siete i migliori>> disse all'improvviso. Abbracciò Kathleen, seduta di fronte a lui, Neville, di fianco a lui, ed Harry, dietro Kathleen.
<<Appena lo dirò a papà, vorrà subito fare una partita>> disse Ron raggiante.
Chiuse la scatola e con tutta la delicatezza del mondo la posò sul comodino.
<<Miglior regalo di oggi.>> Si abbassò e riprese la scatola e l'aprí. <<Perché non posso compiere diciasette anni anche l'anno prossimo?>> Porse la scatola ai tre che scossero la testa, alzò le spalle e scartò un cioccolatino.
<<Perderebbe la magia>> disse Kathleen, alzandosi. <<C'è ancora un altro regalo. È da parte di Hermione.>>
Ron alzò la testa dai cioccolatini come se fosse un cagnolino sull'attenti. Guardò Kathleen avvicinarsi e porgergli il regalo. Ron fece un largo sorriso e lo prese, rimanendo a fissare Kathleen.
<<Aprilo, forza!>> disse lei sedendosi di nuovo di fronte a Ron.
<<Ti sei ricordata del mio compleanno, come sei carina!>> disse lui senza smettere di guardarla.
Harry curvò le sopracciglia. Perché la guardava in quel modo? Perché le sorrideva ebete? Perché gli brillavano gli occhi?
Ron aprí il pacco e guardò il paio di guanti e poi fece un sorriso raggiante a Kathleen.
<<Sono perfetti. Come lo sei tu.>>
Kathleen spalancò gli occhi. Neville curvò le sopracciglia. Harry serrò la mascella. Cosa stava succedendo? Perché sentiva che sarebbe andata male?
<<Senti, Kathleen, devo confessarti una cosa>> disse Ron mettendo via i guanti, le prese le mani ed Harry si irrigidí. <<Non faccio altro che pensare a te, giorno e notte. Ti rivedo in tutto. Sei il mio primo pensiero al mattino e l'ultimo prima di andare a dormire.>>
Kathleen lasciò le mani di Ron e si fece indietro.
<<È tutto molto divertente, adesso smettila.>>
<<Non sto scherzando!>> replicò Ron, offeso, riprendendole di nuovo le mani. <<Io ti amo, Kathleen!>> urlò avvicinandosi a lei, cercando di baciarla.
Harry la prese e la mise al sicuro dietro di sé. Ron lo guardò male e scattò in piedi.
<<Devi smetterla, Harry! Lei non ti ama e tu non fai nulla per lei. Merita di meglio, merita me!>>
<<Cosa diavolo stai dicendo?>> domandò Neville, immobile dietro Ron.
<<È vero che mi ami anche tu, Kathleen?>> disse Ron facendo un passo avanti.
Harry ne fece uno indietro stringendo Kathleen.
<<Lascialo e stai con me!>> le urlò. <<Non ti merita!>>
<<Ron, non è divertente, lasciala stare>> disse Harry.
Ron fece il giro e tentò di acchiapparla da dietro. Kathleen corse verso di Neville e si nascose dietro di lui.
Harry sfilò la bacchetta e la puntò contro di Ron: <<Levicorpus!>>
Ron penzolò sotto sopra, con i vestiti che ricadevano in basso, scalciando e menando pugni all'aria.
<<Non - devi - azzardarti - a - toccarla!>> sibilò Harry a denti stretti a un palmo dal naso di Ron.
Quest'ultimo gli diede un pugno che lo fece cadere sul pavimento. Kathleen emise uno strillo di spavento e accorse verso di lui, calciando la scatola di cioccolatini sul pavimento.
<<TI È ANDATO DI VOLTA IL CERVELLO, IMBECILLE?>> urlò Harry.
<<Chi sei tu per dirmi cosa posso e non posso fare con lei?>> sbraitò Ron, scarlatto in volto per via del sangue al cervello.
<<Ragazzi...>> esordí Neville.
<<Oh, Kathleen, perché ti preoccupi per lui?>> disse Ron, quando Kathleen prese il viso di Harry tra le mani e guardò il livido sulla guancia. <<Io sono molto meglio.>>
Harry sentí la rabbia crescere di più. Strinse i denti e pugni e lo fulminò con lo sguardo. Era a un passo dallo strangolarlo. Il solo tocco delicato e tenero di Kathleen era abbastanza forte da tenero fermo.
<<Ci dici cosa ti succede?>> disse Kathleen, guardandolo. <<Non è più divertente.>>
<<Io non sto scherzando! Io ti amo davvero e voglio passare il resto della mia vita con te, avere dei bambini...>>
<<Ragazzi...>>
<<Ti si è fuso davvero il cervello!>> sbottò Harry.
<<Tu sei unica, magnifica, perfetta, bellissima, super sexy...>>
Harry si alzò di colpo e si avvicinò a Ron.
<<Cosa hai detto?>>
<<Non si può negare>> constatò Ron, guardò Kathleen accasciata sul pavimento e sorrise ebete. <<Lo sei davvero, hai delle curve perfette, per non parlare del cu...>>
Harry diede un pugno a Ron sul naso, che prese a sanguinare. Kathleen si portò le mani sulla bocca.
<<Ragazzi!>> urlò Neville.
<<Che vuoi?>> sbottò Harry con i pugni stretti.
Se Neville avesse detto una frase che non gli sarebbe andata bene avrebbe colpito anche lui. Si voltò verso di lui e lo guardò. Aveva la scatola di cioccolatini tra le mani.
<<Dove l'hai presa?>> chiese Harry.
<<Era a terra. Ron ne ha mangiato uno>> rispose Neville. <<Sono pieni di filtro d'amore.>>
<<Che cosa?>> fece Kathleen.
Neville mostrò una foto. Una ragazza dai folti capelli ricci e un sorriso seducente, mentre mandava un bacio alla camera. Kathleen si voltò lentamente verso Harry, che sentí la rabbia sparire, sostituita dalla paura. Paura su cosa Kathleen avesse pensato.
<<Dove hai preso i cioccolatini, Ron?>> chiese Neville.
<<Erano a terra, sono un mio regalo di compleanno. Forse di Kathleen, lei ama il cioccolato. Ha un profumo buonissimo di cioccolato. Lo amo. L'amo.>>
Vicino al letto di Ron, c'era il baule aperto di Harry. Kathleen strinse le labbra e chiuse gli occhi, sospirando pesantemente. I capelli assunsero tonalità rosse e bianche.
<<Non è come sembra>> si affrettò a dire Harry.
<<Non è come sembra?>> strillò Kathleen alzandosi da terra. <<Ti piace divertirti con le ragazze, vero?>>
<<No, certo che no...>>
<<Io dico di sì! Hai conservato la scatola di cioccolatini che ti ha regalato a San Valentino!>>
<<No, quella l'ho buttata>> disse Harry. <<Ho trovato questa, ieri sera, fuori la porta. L'avrei buttata! Te lo giuro!>>
<<Io l'avrei fatto subito. Non farei soffrire la ragazza che amo>> disse Ron.
<<Stai zitto!>> ordinò Harry.
<<Quindi ami Romilda Vane?>> chiese Kathleen.
<<No, no, no, no>> scosse la testa Harry. <<Non è la mia lei.>>
<<E chi sarebbe la tua lei?>>
<<Kathleen...>> disse Ron.
Il cuore di lei perse un battito.
<<Kathleen, fammi scendere, per favore.>>
La gioia svaní.
<<Ti prego, Kathleen>> supplicò Ron.
Kathleen smise di guardare Harry e guardò Ron, con il viso scarlatto.
<<Fallo scendere.>>
<<Non se ne parla>> obiettò Harry.
<<Fallo scendere, non può stare così tutto il giorno.>>
<<Non me ne importa nulla. Ti ricordo che mi ha dato un pugno.>>
<<E tu glielo hai restituito>> lo rimbeccò. <<Fallo scendere, per favore.>>
<<Ti ho detto di no.>>
Kathleen prese la bacchetta e la puntò contro Ron. Harry si mise davanti.
<<Spostati.>>
<<Se lui scende ti salta addosso>> disse Harry. <<Vuoi che gli spacchi il resto della faccia?>>
<<Ma non può rimare così!>> replicò Kathleen.
<<Di solito quanto dura l'effetto?>> chiese Neville.
<<Dipende tutto dalla persona>> rispose Kathleen.
<<Ci potrebbero volere anche giorni?>>
<<Sí, ecco perché non voglio lasciarlo così.>>
Harry sospirò. Era comunque il suo migliore amico e doveva aiutarlo.
<<Andiamo da Lumacorno, saprà preparare un antitodo>> disse Harry.
Mosse il polso e Ron cadde a terra. Nessuno lo aiutò.
<<Ah, sei meravigliosa, grazie!>> esclamò correndo verso di lei per abbracciarla o baciarla o, magari, fare entrambe le cose.
Harry si mise davanti e lo spinse via.
Kathleen si nascose dietro Neville che posò la scatola di nuovo a terra. Ron la guardò.
<<Perché ti nascondi, Kathleen?>>
<<Ehm... non sono presentabile.>>
<<Non importa, sei sempre bellissima.>>
Harry trattenne la rabbia, sospirando.
<<Grazie mille. Che ne dici di accompagnarmi da Lumacorno?>>
<<A fare cosa?>>
<<Devo... ehm... prendere un altro regalo per te. Una pozione, che ti piacerà molto.>>
<<Oh, sei troppo gentile!>> disse Ron con infinita dolcezza.
Kathleen fece un sorriso rapido e si rinascose dietro Neville, quando Ron riprovò ad avvicinarsi.
<<Vai avanti tu, insieme ad Harry, ti seguiamo>> disse Neville, stringendo la mano di Kathleen.
Ron guardò Kathleen che annuí ed uscì seguito da Harry con la bacchetta stretta nella mano.
<<Un filtro d'amore! Solo questo ci mancava! Per Godric!>> sbuffò Neville.
Kathleen prese la scatola, la chiuse e uscì dal dormitorio con i capelli rossi. Arrivò in sala comune, raggiunse il camino. Prese la bacchetta e la punto verso di esso: <<Incedio!>>.
Il fuoco si accese e lanciò dentro la scatola con gli altri cioccolatini. Li guardò bruciare con estrema soddisfazione. Spense il fuoco e fece cenno agli altri tre di seguirla. Ron le corse dietro, Harry corse dietro di lui.
Ron riuscì ad afferrarla da dietro e a stringerla, piantandole dei baci sulla nuca. Harry lo spostò di malo modo.
<<Non devi toccarla!>> ringhiò dandogli un altro spintone.
Kathleen strinse le spalle. Guardò l'armatura nel corridoio e le balenò in testa un'idea. Staccò una mano e se la mise dietro la schiena.
<<Ti fidi di me, Ron?>>
<<Certamente!>>
<<Quindi, possiamo raggiungere l'ufficio di Lumacorno mano nella mano, ad occhi chiusi?>>
Harry si rabbuiò.
<<Che cosa fica!>>
<<Chiudiamo gli occhi.>>
Kathleen chiuse i suoi per un secondo. Ron chiuse i suoi e tese la mano. Kathleen aprí gli occhi e mise la mano dell'armatura stretta a quella di Ron.
<<È fredda.>>
<<Ho le mani fredde. Andiamo?>>
Ron annuí e Kathleen lo condusse al suo seguito.
<<Geniale>> commentò Neville guardando la mano penzolare da quella di Ron, ancora ad occhi chiusi.
Harry era tra i due. Prese Kathleen per mano ed incrociò le dita. Lui era il solo che poteva tenerle in quel modo le mani. Kathleen, però, era rigida. Harry lo capí dal portamento impeccabile, che assumeva sempre quando era nervosa. Mento all'insù, spalle in fuori, pancia in dentro e una lenta oscillazione dei fianchi. Harry volle mettere le mani su di essi e oscillare insieme a loro in un ballo sensuale e intimo con Kathleen.
«Ce l'hai con me?»
«Sì.»
Risposta scietta, rapida e letale.
«Ti ho già detto che li avrei buttati e che non provo nulla per lei.»
«Dovevi buttarli subito.»
«Mi hai chiamato. Tu sei più importante di chiunque altra.»
«Non sono la tua lei, però.»
«E io non il tuo lui.»
<<Siamo arrivati, Kathleen?>>
«Se pronuncia di nuovo il tuo nome lo strozzo!»
<<Quasi.>>
«Perché gli rispondi?»
«Perché voglio aiutare il mio migliore amico.»
«Che vuole baciarti.»
«Per colpa tua e della stupida bellezza.»
«Come?»
Kathleen chiuse il contatto e sbuffò pesantemente. Neville prese Ron per la spalla e lo tirò verso destra, evitando che andasse a sbattere contro il muro. Harry alzò le mani unite e baciò il dorso della mano di Kathleen. La cicatrice identica alla sua. Kathleen sentí un vuoto allo stomaco. I capelli si tinsero di verde smeraldo.
Quando si fermarono davanti all'ufficio di Lumacorno, Kathleen lasciò la mano di Harry e andò a nascondersi dietro un pilastro, sfilando la mano dell'armatura.
Harry bussò parecchie volte e un Lumacorno assonnato comparve dallo spionciono.
<<Oh, Harry, cosa succede figliolo... il sabato sono abituato a dormire fino a tardi.>>
<<Mi dispiace, professore, non volevo disturbarla.>>
<<Dov'è Kathleen?>> chiese Ron.
<<Ehm... è dentro>> rispose Neville.
<<Mi chiedevo, dato le sue eccellenti competenze come alchimista, se era possibile che lei preparasse in poco tempo un antitodo a un filtro d'amore.>>
<<Un filtro d'amore?>> domandò Lumacorno.
<<Sì. So che è vietato portarli, ma, una ragazza, voleva rifilarne uno a me, solo che il mio amico Ron>> e lo indicò mentre si arrampicava su un pilastro per vedere dentro l'ufficio di Lumacorno con Neville che imprecava e gli intimava di scendere, <<ha trovato la scatola di cioccolatini che avevo buttato e li ha mangiati non sapendo cosa contenesse.>>
Lumacorno studiò Ron affascinato.
<<Entrate pure, ragazzi miei, sarà questione di un minuto>> disse cordiale aprendo la porta.
<<Entra, Ron>> disse Harry.
Ron scese dal pilastro e corse dentro. Neville fece segno a Kathleen, che cauta si avvicinò a lui e gli strinse un braccio. Harry entrò per ultimo. Lumacorno chiuse la porta e guardò il gruppetto lottare tra di sé. Harry cercava di tenere a bada Ron più grosso di lui, Kathleen era aggrappata saldamente a Neville che urlava a Ron di stare fermo.
<<Kathleen, cara, posso chiederti cosa c'entri in tutto questo?>>
Kathleen si voltò verso Lumacorno.
<<Invece di guardare la foto della ragazza, ha guardato me e il regalo di compleanno che gli stavo dando.>>
<<Sei stata la prima persona che ha visto dopo aver assunto il filtro?>>
<<Sfortunatamente, sí>> rispose Kathleen. <<Le dispiace se mi nascondo da qualche parte?>>
<<Oh, no, fa pure>> disse Lumacorno gioviale.
Neville lanciò un cuscino a Ron e Kathleen ne approfittò per nascondersi dietro il divano di pelle nera. Lumacorno si avvicinò a una scrivania e iniziò a preparare l'antidoto.
<<Dove si è nascosta?>> chiese Ron.
<<È andata a prepararsi per la tua festa>> disse Neville. <<Perché non ti siedi?>>
<<È il tuo compleanno, ragazzo?>> chiese Lumacorno, mentre Ron si sedeva sul divano.
Kathleen dietro esso chiuse gli occhi, contando ogni secondo.
<<Sissignore>> rispose Ron.
<<Oh, allora bevi questo!>> esclamò porgendogli un bicchiere con un liquido argentato all'interno. <<È un tonico buonissimo. Le ragazze lo adorano.>>
Ron prese il bicchiere e bevve rumorosamente il contenuto. Harry e Neville lo guardarono senza battere ciglio. Il sorriso di Ron si afflosciò, fino a che sul suo viso non apparve un espressione di smarrimento.
<<Che ci facciamo qui?>> chiese ai due.
<<Come ti senti?>> chiese Harry.
<<Normale>> rispose Ron, guardando il bicchiere. <<Perché mi state guardando?>>
Il luccichio dagli occhi era scomparso. Sembrava davvero lui.
<<Bentornato, ragazzo!>> disse Lumacorno.
Ron lo guardò confuso. <<Ho fatto un sogno strano...>> disse portandosi una mano sulla fronte. <<Mi ero innamorato di Kathleen e tu mi hai dato un pugno sul naso...>>
<<Non era un sogno>> disse Harry. <<Hai mangiato un cioccolatino pieno di filtro d'amore e hai detto a Kathleen che eri follemente innamorato di lei. Anche il pugno sul naso è reale.>>
<<Miseriaccia...>> borbottò Ron. <<Non toccherò mai più il tuo baule.>>
<<Bellissima idea>> commentò Harry.
<<Hermione... Hermione ha...>>
<<Non sa nulla>> rispose Neville. <<Non glielo diremo.>>
<<Tu stupido idiota, adesso, ti importa quello che lei pensa?>> sbottò Kathleen scattando in piedi.
Ron cacciò un urlo e balzò dal divano. Kathleen fece il giro e affiancò i due. Gli occhi ridotti a fessure, i capelli rossi e i pugni posati sui fianchi.
<<Sembri mia madre>> disse Ron.
<<La sua cattiveria è nulla in confronto alla mia!>>
<<Piccolo appunto: non ce l'ha con te ma con Harry>> lo informò Neville.
Harry declutí.
<<Con tutti e tre!>>
<<Io cosa centro?>>
<<Non gli hai ricordato di buttare la scatola.>>
<<Cosa ne potevo sapere?>> si difese Neville. <<Potevi essere stata anche tu.>>
<<E un po' dimmi, Neville, da quando in qua io lascio una scatola di cioccolatini, a forma di cuore, fuori il vostro dormitorio?>>
<<Suvvia, ragazzi, non litigate!>> disse Lumacorno. <<È stata un'avventura, non trovate?>>
Kathleen guardò Harry e poi alzando gli occhi al cielo e riportò la sua attenzione sul professore.
<<Beviamoci su!>> esclamò gioviale avvicinandosi a un tavolo pieno di bottiglie. <<Ho della Burrobirra, Wishy Incendiario, dell'Idromele Barricato... Doveva essere un regalo di Natale per Silente... ma non proverà dispiacere per una cosa che non ha mai avuto.>>
Con un'alzata di spalle versó la bevanda in cinque bicchieri. Un forte odore inondò le narici di Kathleen, che annussò il contenuto. L'Idromele non aveva quel forte odore.
<<Buon compleanno, ragazzo!>> esclamò gioviale alzando il bicchiere.
Ron fece lo stesso e lo portò alle labbra.
<<Per altri cento!>>
<<Non bevetelo!>> ordinò Kathleen.
Harry, Neville e Lumacorno la guardarono confusi. Un bicchiere si frantumò e Ron cadde a terra. Iniziò a dimenarsi e a borbottare qualcosa. Kathleen, Harry e Neville si inginocchiarono e lo chiamarono ripetutamente.
<<Professore, faccia qualcosa!>> strillò Kathleen. I capelli completamente viola.
<<Io...>> Lumacorno era così sconvolto che non riusciva a muovere un solo muscolo.
Harry si alzò e si affrettò a raggiungere il tavolo pieno di boccette e pozioni. Frugò tra i cassetti e prese una piccola pietra. Ron continuava a dimenarsi e Neville a dargli dei leggeri colpetti sul viso. Harry si inginocchiò di nuovo e gli confiscò in bocca il bezoar che Lumacorno aveva conservato. Ron lo mandò giù e smise di muoversi.
<<Ron?>> chiamò Harry. <<Ron!>>
Kathleen appoggiò l'orecchio sul petto di Ron e rimase in ascolto. Si fece indietro sospirando sollevata.
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ᴛɪʟʟ ᴛʜᴇ ᴇɴᴅ//ʜᴀʀʀʏ ᴊᴀᴍᴇs ᴘᴏᴛᴛᴇʀ
Фанфик⚠︎ғᴀᴄᴄɪᴏ ᴄʜɪᴀʀᴇᴢᴢᴀ⚠︎ • 𝗜 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗴𝗴𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗶 𝗱𝗮𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶 𝗼𝗿𝗶𝗴𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗝.𝗞. 𝗥𝗼𝘄𝗹𝗶𝗻𝗴, 𝘁𝗿𝗮𝗻𝗻𝗲 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮 𝗺𝗲. 𝗔𝗹𝗰𝘂𝗻𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗲 𝗱𝗮𝗶 𝗹𝗶𝗯...