꧁𝙿𝙰𝚁𝚃 𝙵𝙾𝚄𝚁 • 𝚇꧂

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5 dicembre 1995
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts


Dicembre era ormai arrivato.
L'aria natalizia si faceva sentire.
L'esercito di Silente diventava sempre più forte e compatto. I suoi membri sempre più dotati. Harry non era mai stato così orgoglioso del suo lavoro e come lui anche i suoi amici.
Le lezioni diventavano sempre più pesanti ogni giorno di più e seguire Cura delle Creature Magiche con temperature glaciali non era proprio il massimo.
<<Spalare la neve, no?>> borbottò Ron affondando faticosamente i piedi nella neve.
Kathleen scivolò. Harry andò per acchiapparla ma scivolò e cadde su di lei facendo cadere anche Neville e Ron. Il rosso cadde con la faccia nella neve fredda che soffocò le sue imprecazioni. Hermione si fermò e si girò verso i quattro e scoppiò a ridere.
Ron batté le mani sulle neve.
<<Kat, alzati!>> esclamò Neville.
<<Se Harry non si toglie di dosso, non posso alzarmi.>>
<<Harry ti è caduto addosso?>>
<<Eh, sí>> disse Kathleen.
Harry alzò la testa dalla schiena di Kathleen. Guardò i capelli verde smeraldo e rosa pastello.
<<Cosa stai guardando?>> chiese Kathleen.
<<Lo stai facendo di nuovo?>> fece Neville. <<Ora che mi alzo...>>
<<Non è vero!>> esclamò Harry balzando in piedi.
Kathleen sentí il peso di Harry sparire e si alzò a sua volta. Neville dopo di lei. Ron sbuffò e si alzò con la faccia arrossata per via della neve fredda.
<<Scusa, Ron, è colpa mia> disse Kathleen.
<<Fa niente>> disse Ron.
<<Guarda il lato positivo, sei più che sveglio adesso>> disse Hermione, trattenendo scarsamente una risata.
Ron la guardò scettico. Kathleen sorrise divertita. Neville interrogava Harry con lo sguardo. Harry si teneva a debita distanza da lui, non ci teneva ad avere un altro schiaffo.
<<Vi muovete?>>
<<Arriviamo>> disse Neville scrutando Harry.
Gli fece segno di passare ed Harry corse verso Kathleen, affiancandola.
<<Perché Neville ti vuole uccidere?>>
<<Meglio se non lo sai>> rispose Harry.
<<Cosa hai fatto?>> chiese Kathleen mentre i capelli si tingevano di violetto e pó di rosso.
<<Assolutamente nulla di quello che pensi, lo giuro.>>
<<Meglio per te, Prongs. Altrimenti, Neville non sarà il solo a ucciderti, e non parlo di Voldemort, ma di me.>>
<<In questo momento mi fa più paura Neville che Voldemort>> disse Harry girandosi verso di lui.
Arrivarono alla capanna di Hagrid, i cui lividi, dopo un mese, stavano ancora guarendo.
<<Oggi, la lezione si terrà dentro la Foresta. Non proprio dentro, ovviamente, a loro piace il buio>> disse Hagrid, allegramente, alla classe.
<<Cosa preferisce il buio?>> chiese Draco Malfoy.
<<Lo vedrete!>> rispose caricandosi una mucca morta sulle spalle. <<Pronti?>>
La classe si guardò preoccupata.
<<Seguitemi!>> esclamò Hagrid addentrandosi nella Foresta.
Kathleen strinse la mano di Harry ed entrò.
<<Quello che vedremo oggi è una cosa molto rara>> stava dicendo Hagrid. <<Penso che sono l'unico ad averli addestrati in Gran Bretagna.>>
Camminarono per più di dieci minuti nella Foresta, uno addosso all'altro, guardando in ogni angolo.
I cinque non avevano dimenticato quello che era successo l'anno prima in quel posto.
Un cespuglio si mosse. Kathleen sobalzò. I capelli ancora più viola. Strinse la presa alla mano di Harry. Una lepre spuntò dalle foglie e corse via.
<<Solo una lepre, tranquilli>> li rassicurò Hagrid. <<Siamo quasi arrivati, comunque, loro sono attratti dall'odore della carne e del sangue.>>
Kathleen tirò un sospiro cercando di placare il cuore come un tamburo.
Seguirono ancora Hagrid fino a che non si fermò. Posò la mucca morta a terra e fischò. Il fischio echeggiò tra gli alberi all'infinito, svanendo pian piano nell'aria fredda. Tra gli alberi due grossi occhi luccicanti spuntarono all'improvviso. Kathleen sobalzò per la seconda volta.
La creatura uscì lentamente dal nascondiglio. Era un enorme cavallo nero scheletrico con le ali. Scrutò i ragazzi e poi strappò un pezzo di carne della mucca morta con le zanne.
<<Sono quelli che tirano le carrozze>> disse Kathleen.
<<Già, li ho addomesticati apposta>> rispose Hagrid guardandola serio. <<Alzi la mano chi li vede.>>
Harry, Kathleen e Neville alzarono la mano.
<<Non mi stupisco di te, Harry>> disse Hagrid guardandolo con lo stesso sguardo. <<Neville?>>
<<Anche tu?>> chiese Harry guardandolo.
<<Li ho sempre visti, in realtà>> ammise Neville. <<Non mi ha stupido il fatto che voi due abbiate iniziato a vederli a inizio anno.>>
<<Vedere cosa?>> chiese Malfoy.
<<I Thestral>> rispose Neville.
<<Questi sono Thestral?>> disse Kathleen. <<Come faccio a vedereli se...>>
<<Ma partano sfortuna!>> esclamò Parati Patil, interrompendola.
<<Sono tutte superstizioni>> disse Hagrid. <<Non hanno una bella fama per la storia della morte, ma non fanno male, sono molto buoni. Chi sa dirmi perché loro possono vederli?>>
Hermione alzò la mano.
<<Forza, dillo!>>
<<Possono vedere i Thestral, solo chi ha visto la morte.>>
<<Esattamente!>> esclamò Hagrid. <<Dieci punti a Grifondoro! Allora i Thestral...>>
<<Nonno>> disse Neville a bassa voce, quando Harry e Kathleen si furono voltati verso di lui.
Kathleen guardò i Thestral. Harry poteva vederli perché aveva visto morire Cedric. Ma lei?
Poi ricordò.
<<Tu non hai visto nessuno morire, Kat>> mormorò Neville.
<<Crouch>> disse Kathleen. <<Mi stava guardando negli occhi quando è morto.>>
Harry di fianco a lei si irrigidí.
Tutti e tre, uno di fianco a l'altra, fissavano il branco di Thestral mangiare la mucca morta con sguardo vacuo. La voce di Hagrid era un borottio lontano.
<<Hem, hem.>>
<<Oh, salve!>> disse Hagrid individuando la fonte del rumore.
<<Ha ricevuto il biglietto che ho inviato alla sua... dimora, questa mattina?>>
La Umbrige era a qualche passo dai tre con il solito vestito rosa, cappotto verde e il paraocchi. Reggeva il taquino con la penna al petto.
<<Oh, sì, certo>> rispose Hagrid. <<Son contento che ha trovato il posto, come vede... boh, non so se vede... oggi facciamo i Thestral.>>
<<Come scusi?>>
<<Facciamo i Thestral>> ripeté Hagrid. <<Cavalli grossi... ehm... con le ali.>> E sventolò le braccia come fossero ali.
«Mi sembrava strano che non avesse interfetito fino ad adesso.»
«Avrà avuto degli impegni.»
Harry alzò le sopracciglia scettico. Kathleen alzò le spalle.
«Cosa sta facendo?»
<<Deve... ricorre... a gesti... elementari...>> mormorò la Umbrige scrivendo sul taquino.
I capelli di Kathleen si tinsero di rosso con sfumature nere.
<<Continui pure>> disse la Umbrige. <<Io camminerò, senza dire nulla.>>
Prima mimò con le dita l'atto di camminare per poi posarsi l'indice sulle labbra. E così dicendo si incamminò tra gli studenti mentre Hagrid, disorientato, spiegava le capacità dei Thestral.
«Vecchio rospo!»
«Che ne dici di allentare la presa, Moony?»
Kathleen si girò verso di lui e guardò le mani intrecciate.
«Oh, scusa!»
Kathleen staccò le mani e fece un passo indietro.
«Ti ho fatto male?»
«Niente di grave, tranquilla.»
«Scusa...»
«Sto bene.»
«Ma era la mano con la ferita!»
«Sto bene.»
Kathleen si morse il labbro inferiore mentre i capelli avevano delle tonalità violetto. Harry le riprese la mano e intrecciò le dita.
«Non torturati le labbra, smetteranno di essere morbide.»
Allora, Kathleen si passò una mano tra i capelli, che si tinsero un pó di arancione. La Umbrige guardò i capelli delle mille tonalità di Kathleen, appuntando poi qualcosa in un'altra pagina. Harry la guardò interrogativo.
«Cosa vuole da te?»
«Chi? La Umbrige?»
«Ti ha guardato e poi ha scritto qualcosa.»
«Come sono i capelli?»
«Non può sorvegliati perché sei una metamorphomagus!»
«Figlia di un lupo mannaro che lavora al Ministero.»
«E con questo?»
«Odia gli ibridi e, visto che mio padre è un licantropo, pensa che lo sia anche io.»
«Che assurdità é questa?»
«Lo sai, per lei gli ibridi sono inferiori e pericolosi. In un certo senso lo sono anche io.»
«Un ibrido?»
«Sono una metamorphomagus e muto il mio aspetto quando voglio, una cosa che le streghe comuni non fanno. Per questo entro nella sua categoria degli ibridi.»
«La tua è una dote rarissima, nulla di più.»
«Per lei no.»
«A me non importa quello che pensa. Sei perfetta così come sei.»
«Davvero?»
«Davvero.»
Kathleen sorrise mentre le guance si tingevano di rosa.
Le cicatrici bruciarono. Il contatto si era interrotto.
Harry sorrise di ramando mentre le guance si tingevano di rosa.
Quello che aveva detto era la verità. Adorava Kathleen così com'era.
Forse anche qualcosa di più.

ᴛɪʟʟ ᴛʜᴇ ᴇɴᴅ//ʜᴀʀʀʏ ᴊᴀᴍᴇs ᴘᴏᴛᴛᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora