- Capitolo Cinque -

1.1K 43 0
                                    

«Domani c'è la festa a casa di Zack, non te lo sei scordato, vero?» domandò Zora, assottigliando gli occhi.
Olivia alzò lo sguardo verso di lei. «No, perché dovrei mai scordarmelo?»
Si trovavano in classe, era la prima ora di quella che sarebbe stata una lunga giornata scolastica. Olivia si era già seduta al suo banco in ultima fila, reclamato all'inizio dell'anno con nessuna fatica. Zora era appena arrivata, subito seguita da Amelie che teneva due scatole marroncine fra le braccia.
«Ultimamente hai un po' la testa da tutt'altra parte» si limitò a replicare Zora, stringendosi nelle spalle.
Olivia non aveva la testa da nessun'altra parte. Stava solamente utilizzando ogni secondo del suo tempo libero per capire come avrebbe potuto funzionare al meglio il suo piano. Si ricordava benissimo che il giorno seguente ci sarebbe stata la festa di Zack. Come poteva mai dimenticarselo con Amelie che continuava a parlottare dei costumi che gli stava preparando da due settimane? Non era una festa a tema, ma Amelie aveva insistito perché loro indossassero qualcosa di natalizio, d'altronde era la festa che dava inizio alle vacanze invernali. Era l'ultima occasione per festeggiare con gli amici prima che molti patissero per dei viaggi o andassero a trovare le famiglie che abitavano lontane. Per Olivia era anche un ottima opportunità per iniziare a mettere in moto quella che sarebbe stata la miglior resa dei conti di sempre.
Le piaceva chiamare quel piano "la vendetta perfetta", perché era proprio di quello che si trattava. Gliel'avrebbe fatta pagare nel modo più subdolo possibile, dandogli un assaggio della sua stessa medicina.
«Cosa sono quelle?» chiese Olivia, indicando le scatole che Amelie aveva appoggiato con delicatezza davanti al suo naso, sul banco.
Amelie sorrise tutta contenta. «I costumi per domani sera. Ci sono il tuo e quello di Sophie. Vedrete saremmo bellissime!» cinguettò estasiata, per poi ordinare subito alle amiche di non aprirli fino al momento in cui sarebbero state da sole. Non voleva rovinare la sorpresa fino all'ultimo secondo. Avevano lasciato completa licenza creativa ad Amelie che gli aveva promesso una grande sorpresa, anche se Olivia aveva già una vaga idea di che cosa avesse creato.
«A proposito, dove cavolo è andata a finire Sophie?» Zora si girò, guardandosi attorno. «È in super ritardo.»
Nemmeno Olivia aveva la minima idea di dove si potesse trovare l'ultimo quarto del loro quartetto, ma era una prerogativa di Sophie arrivare in ritardo, quindi non era preoccupata. Erano più le volte in cui non rispettava l'orario degli appuntamenti che quelle in cui arrivava puntuale.
Come ad averla chiamata, Sophie comparì sul ciglio della porta, abbastanza trafelata. Salutò tutte prima di buttarsi sulla sedia al fianco di Olivia, tirando un'occhiata dubbiosa alla scatola che ora si trovava sul sul banco. «È il mio vestito?»
«Proprio quello» rispose, tagliando corto, Zora. Sophie prese il pacco e lo infilò nello zaino mezzo vuoto, annuendo. «Comunque, cambiando discorso, Liv hai deciso cosa fare con Noah? Questa mattina ho fatto finta di non vederlo mentre parcheggiava di fianco a me, ma non possiamo continuare ad evitarlo in questo modo» buttò lì Sophie.
«Fate finta di nulla, comportatevi come al solito con lui. Ho in mente qualcosa di meglio che toglierli la parola» si limitò a replicare Olivia.
Tecnicamente, le altre non avevano alcun bisogno di essere a conoscenza di tutti i dettagli, quindi, tecnicamente, non avrebbero dovuto impicciarsene così tanto.
«Quindi non hai pensato di lasciarlo perdere e basta?» propose Sophie. «Non penso che serva davvero vendicarsi solamente perché tua sorella ha una cotta per lui. Noi non ci vendichiamo mai, dici sempre che è inutile tenere il muso per cose futili e rischiare di danneggiare il gruppo nel frattempo.»
Il suo ragionamento non faceva una piega, d'altronde sembrava aver citato parola per parola uno dei discorsetti che Olivia era solita fare.
«Ho detto che potete fare finta di nulla con lui proprio perché non voglio coinvolgervi in questa storia. Farò da sola.» Con quello Olivia voleva mettere una pietra sopra la questione e zittire Sophie, ma l'altra ragazza non sembrava ancora del tutto convinta.
I suoi occhi verdi la scrutarono con lentezza. «Da quando ti interessa così tanto vendicarti?»
«Da quando mia sorella rischia di finire vittima di un ragazzo molto più grande di lei.»
«Okay, okay, ragazze» si intromise Zora, mettendo finalmente fine a quel battibecco fra le due. «Avete entrambe ragione, su cose diverse, ma ormai mi pare che Olivia sia decisa e non possiamo certo obbligarla a desistere. Quindi lasciamo andare la questione e vediamo come procederà il piano di Olivia per la sua vendetta.»
Sophie sbuffò ma alla fine non aggiunse più altro. Amelie, dal canto suo, sembrava voler aggiungere qualcosa alla conversazione, ma alla fine arricciò le labbra e raggiunse il suo banco insieme a Zora.
Nonostante la lezione dovesse iniziare in meno di qualche minuto, il professore non si era ancora presentato in classe.
Con la coda dell'occhio, Olivia vide Noah fare il suo ingresso e dirigersi verso di lei con passo deciso. Sembrava che non avesse ancora deciso di lasciar perdere Claire.
«Oh Dio, ti prego no» mormorò Olivia quando Noah iniziò ad avvicinarsi sempre di più a lei e a Sophie. Quest'ultima sembrò non accorgersene, o forse fece finta di nulla, tirando fuori astuccio e quaderno dallo zaino.
«Non ho cambiato idea su di te, Noah. Le mie parole di ieri sono valide tuttora» si limitò a dire Olivia, una volta che il ragazzo le fu davanti, bloccandole la vista della lavagna e della porta.
«Sì, immaginavo» replicò lui, tirando fuori dalla tasca della giacca un pezzo di carta tutto stropicciato nel cui angolo più pulito c'era scritto un disordinato "Per Claire". «Speravo che tu potessi portarla a Claire, visto che io non sono più autorizzato a parlarle, ho pensato di scriverle una lettera.»
Olivia la prese fra due dita, come se potesse esplodere da un momento all'altro. Il tono di Noah era così strano e il suo sorrisetto era così tirato che, Olivia avrebbe potuto scommetterci, c'era definitivamente qualcosa di strano in quell'azione. E lei sicuramente non avrebbe mai recapitato il messaggio.

La Vendetta Perfetta ❀ {GIRLxGIRL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora