- Capitolo Uno -

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La lista delle priorità di Olivia Young era sempre stata assai esigua e la si poteva contare sulle dita di una sola mano.
Al primo posto c'era l'aspetto estetico. Non avrebbe mai lasciato casa senza una veloce spennellata di trucco per nascondere le ore passate insonni nel suo letto, né tanto meno si sarebbe mai presentata a scuola con un outfit che non complimentasse la sua carnagione e il suo fisico.
Al secondo posto c'era la reputazione. Perché potevi essere stupenda quanto volevi, ma se macchiavi la tua immagine nessuna Afrodite era così bella da far dimenticare a tutti del tuo passato.
Al terzo posto c'era una ristretta cerchia di amiche. In caso qualcosa andasse storto, si poteva sempre contare su di loro. Ma non per questo gli avrebbe rivelato tutti i suoi segreti. Quelli erano per se stessa e se stessa soltanto.
Al quarto posto c'era la vendetta. Nessuno sarebbe mai riuscito a passarla franca dopo averle messo i piedi in testa. Sopratutto se aveva a che fare con l'ultimo punto di questa lista.
Al quinto posto c'era la famiglia. Per lei il sangue veniva prima di tutto. Cresciuta da un famoso politico e da una celebre dottoressa sapeva bene quanto l'unico vero porto sicuro fosse l'interno della propria casa. Avrebbe fatto di tutto per i suoi genitori e per sua sorella, perché sapeva di poter contare su di loro.
Quella sera la sua lista di priorità sembrava stesse prendendosi beffe di lei.
Tornata a casa dalla diurna passeggiata con Pumpkin, il labrador di famiglia di appena due anni, tutta sudata e con i pantaloni strappati a causa di una caduta disastrosa inflitta nel tentativo di non far finire il cane sotto una macchina, si stava dirigendo in camera di sua sorella per lamentarsi di come quella sera sarebbe stato il suo turno di portarlo fuori, non quello di Olivia, quando si ritrovò in un vero e proprio incubo fatto a realtà.
Quella sera i loro genitori erano via per lavoro, entrambi, lasciandole così a casa da sole. Claire l'aveva supplicata di portare fuori Pumpkin perché lei doveva finire un compito da consegnare quella sera stessa, prima dell'orario di cena. Così Olivia aveva acconsentito, ma quello che Claire stava facendo sul suo letto non si poteva nemmeno lontanamente definire un compito scolastico.
Per una sorella maggiore, non c'è nulla di più disgustoso che immaginare i propri fratelli in qualsiasi tipo di relazione amorosa. Ma vedere la propria sorellina a letto con un ragazzo molto più grande di lei era tutta un'altra storia.
E Olivia conosceva bene quel ragazzo: Noah Powell, il prototipo di cattivo ragazzo. Bravo in ogni sport, capitano della squadra di football della scuola, eccelleva in qualsiasi materia, trovando comunque il tempo di partecipare ad una festa ogni weekend dell'anno. La sua, di lista delle priorità, era ancora più corta e sopratutto più infima: alcol e donne. Queste erano le uniche cose che interessavano a Noah Powell.
E in quel momento si trovava mezzo nudo, senza maglia e con la toppa dei pantaloni aperta, proprio sopra a Claire, anch'essa con molti pochi vestiti addosso.
«Ma che cazzo» le era uscito dalla bocca a quella vista, in un sussurro quasi inaudibile. Ma loro si erano già accorti di Olivia che se ne stava immobile, sul ciglio della porta, la sua lunga ombra che veniva proiettata nel buio della stanza.
«Liv! Giuro, ti posso spiegare tutto!» aveva esclamato Claire, districandosi dalla presa di Noah e rotolando giù dal letto in preda al panico. I suoi occhi erano spalancati come quelli di un cerbiatto che, in mezzo alla strada, si era all'improvviso ritrovato una macchina con i fari accesi davanti. Ma la colpa era solo di Claire per non aver nemmeno considerato che Olivia avesse libero accesso a quella stanza e che sarebbe potuta spuntare da un momento all'altro.
Non era solamente il pensiero di vedere sua sorella di quattordici anni a letto con uno dell'ultimo anno a farle ribollire il sangue, ma ad esso si aggiunge il fatto che non avrebbe mai potuto vedere di buon occhio quell'unione. Probabilmente Claire sarebbe finita come in quei programmi dove le ragazzine rimangono incinta a sedici anni e devono rinunciare ad un intera vita di lavoro e gioie solamente per stare dietro ad un fagotto di carne di cui non sanno nemmeno prendersi cura a dovere. Olivia si stava già immaginando la vita penosa della sorella, sommersa fra pannolini sporchi e biberon di latte in polvere, seduta su un divano macchiato, la spazzatura che doveva essere portata fuori da almeno una settimana a impuzzolentire un piccolo appartamento. Lui l'avrebbe abbandonata di sicuro, così come avrebbero fatto i loro genitori. E sicuramente lei non sarebbe riuscita a finire il liceo e avere delle competenze per aggiudicarsi un lavoro che la sostenesse a dovere.
No, Olivia non poteva lasciare che quel futuro appartenesse a Claire, doveva fermarli subito.
«Tu!» sibilò, superando la sorella che le si era avvicinata e indicando con fare accusatorio Noah. «Fuori di qui, subito. E non ti far rivedere mai più.»
Noah si alzò, con le mani in aria, ma non sembrava del tutto convinto sulla parte di sparire da quella casa. «Non stavamo facendo nulla di male, Liv.»
Olivia odiava quando le persone che non la conoscevano sul serio la chiamavano Liv, ma ormai nessuno usava più il suo nome completo da tempo.
«Devo forse ricordarti che so dove abiti, Noah? Potrei far subito sapere ai tuoi genitori che ti stavi scopando una minorenne» replicò lei, senza smettere di incenerirlo con lo sguardo.
A quelle parole si decise a chiudersi i pantaloni e raccogliere la sua maglia dal letto, dove era stata dimenticata, per poi uscirsene in pieno silenzio. Non rivolse nemmeno un'occhiata addolorata a Claire. La oltrepassò e basta.
Decisamente, quella coppia non avrebbe mai visto la luce del giorno. Non finché Olivia fosse stata in vita e in grado di porvi fine.
«Ma che problemi hai?» le gridò contro Claire. Sembrava sul punto di piangere, di correre dietro a Noah o di fare qualcos'altro di completamente e inutilmente stupido.
«Farò sapere a mamma e a papà che ti sei comportata male e che sei in punizione,» si limitò a replicare Olivia, uscendo anch'essa dalla stanza.

La Vendetta Perfetta ❀ {GIRLxGIRL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora