- Capitolo Cinquantaquattro -

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Vedere la ragazza per cui hai avuto una cotta gigantesca dall'inizio del liceo venirti incontro ad una festa era una sensazione che Eryn non avrebbe mai pensato di poter provare.
Eppure eccola lì, mentre faceva avanti ed indietro sul portico davanti alla porta d'ingresso di una casa in cui un amico di suo fratello aveva organizzato una festa, dopo aver avuto lo scambio di battute più breve e strano di tutta la sua vita con una ragazza che aveva sempre solamente osato ammirare da lontano.
Sembrava che tutto il suo mondo si fosse girato sotto sopra. E Ruby non ne era molto contenta. Anche lei stava camminando per il portico, insieme all'amica, ma i loro passi erano mossi da due sentimenti molto diversi: se Ruby stava per mettersi le mani fra i capelli, Eryn stava per fare i salti dalla gioia. Non aveva idea di che cosa stesse succedendo quella sera, ma era sicura che ne sarebbe valsa la pena.
«Per favore, non lo dire nemmeno per scherzo.»
Eryn alzò la testa, facendola scattare verso Ruby. «Che cosa? Io non ho detto niente.»
«Sappiamo entrambe che cosa stai pensando: toglitelo subito dalla testa, non succederà mai e poi mai» disse Ruby, puntandole un dito accusatorio al petto. La sua voce perentoria avrebbe fatto paura anche al meno coscienzioso dei bambini ed ovviamente Eryn non era da meno.
«Non sai se non succederà mai e poi mai.»
«Anche se succederà qualcosa non andrà a finire bene, te lo dico io» sentenziò la sua migliore amica. «Sai che cosa ne penso di lei.»
Eryn e Ruby si conoscevano da cinque anni oramai, erano sempre state grandi amiche, avevano passato le ore di lezioni più interminabili assieme e si sostenevano a vicenda sul campo da corsa. Conoscevano tutto l'una dell'altra ed entrambe avevano sempre opinioni molto forti su ogni cosa.
Per esempio, Ruby sapeva quante volte al giorno Eryn si perdeva a sbavare dietro ad Olivia quando per caso se la ritrovavano davanti nei corridoi a scuola e ne era alquanto contrariata: per lei Olivia avrebbe solamente spezzato il cuore di Eryn, mangiandolo a piccoli pezzi per poi risputarlo in una poltiglia informe.
Eryn non credeva che Olivia fosse quel genere di persona, tuttavia non aveva nemmeno mai creduto di avere una possibilità con lei, ed invece eccole lì.
Lei era pronta a buttarsi. Qualsiasi cosa fosse accaduta.
«Penso che invece non andrà così male come credi. Devo darle almeno una possibilità, no?» chiese speranzosa.
Ruby alzò gli occhi al cielo, scuotendo la testa con fare esasperato e facendo danzare la frangetta sulla sua fronte. «Sei davvero senza speranze.»
«Secondo me, invece, ne ho davvero molte» le sorrise, tutta contenta Eryn.
Alla fine Ruby lasciò perdere, per nulla divertita. «Okay, chi se ne frega, io me ne vado. Ma se tu proprio ci tieni resta pure qui.»
Dopo averla salutata ed essere tornata all'interno della casa, decisa a fare colpo sulla ragazza dei suoi sogni, Eryn quasi non inciampò alla vista della stessa Olivia nell'atrio, appoggiata con nonchalance ad uno degli archi di legno.
Olivia stava cercando proprio lei.
Si sentiva come in un sogno.
Il sogno si era però presto trasformato in un incubo quando Olivia le aveva chiesto di essere la sua fidanzata. Per finta.
La aveva detto che ci avrebbe pensato sopra, che le avrebbe dato presto una risposta, ma non riusciva a trovare un motivo per cui sarebbe stata una decisione saggia dire di sì.
Il disastro era assicurato.
Nonostante si aspettasse una cattiva reazione da parte di Ruby le aveva scritto lo stesso, aggiornandola su quello che era accaduto da quando aveva lasciato la festa.
La sua amica non aveva esitato a dirle che avrebbe fatto meglio a lasciar perdere, se non voleva finire con il cuore spezzato.
Il problema era solamente uno: Noah.
Noah che le aveva sentite parlare in cucina mentre si prendevano da bere, che le aveva viste allontanarsi verso il piano superiore, che continuava a ripeterle da giorni come non avesse desiderato altro che farla pagare ad Olivia.
E in quel momento, mentre lui era al volante della macchina ed Eryn seduta sul sedile del passeggero, la stava cercando di convincere del contrario: dirle di sì era perfetto.
Lui non sapeva dei sentimenti che Eryn provava in segreto per Olivia, non erano il tipo di fratelli che condivideva quel tipo di informazioni, ognuno troppo concentrato sulla propria vita per accorgersi di cosa passasse per la testa dell'altro. Si volevano bene, ma non avrebbero mai intavolato una conversazione sui loro tipi ideali di ragazze, questo era più che certo.
«Dovresti davvero accettare questa proposta, Eryn» le stava dicendo, lo sguardo fermo sulla strada davanti a lui. Le luci della città si muovevano veloci fuori dai finestrini, fondendosi in lunghe scie bianche e gialle al loro passaggio.
«Lo stai dicendo per te o per me?» chiese di rimando Eryn. «Perché a me sembra che sia solamente tu quello a cui interesserebbe che io accettassi.»
Al suo fianco Noah sbuffò, battendo leggermente le mani contro il volante. Erano incappati in un semaforo rosso e mentre aspettavano di poter passare il fratello girò la testa per guardare la sorella negli occhi.
«Sono tuo fratello, potresti farmi questo favore.» Quella frase sarebbe potuta sembrare una supplica, se la sua voce non fosse stata dura, più simile a quella che sarebbe stata usata per impartire un ordine.
«Solo perché sono tua sorella questo non vuol dire che io-»
«Domani andremo tutti alla Waffle House» la interruppe lui, sembrava che non la stesse nemmeno ascoltando. La luce era scattata verde ed erano ripartiti nel loro tragitto verso casa. «Verrai anche tu con noi, così che tu le possa dire che ci stai.»
«Ma io non ho ancora deciso se ci sto o no» tentò di dire lei, ma suo fratello non era uno che desistevano così facilmente.
«Domani mattina alle dieci ti porto alla Waffle House con noi, questione chiusa.»
Eryn sbuffò, buttandosi all'indietro contro il sedile della macchina, le braccia incrociate sotto il petto. Non avrebbe voluto darla vinta a suo fratello, sopratutto non riusciva a credere come Noah ce l'avesse con Olivia per una questione stupida come una delle sue tante fidanzate temporanee, però una parte di lei voleva dire di sì a quella tentazione folle e vedere a che cosa l'avrebbe portata.

La Vendetta Perfetta ❀ {GIRLxGIRL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora