- Capitolo Settanta -

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Che ci fosse qualcosa tra quelle due era abbastanza evidente.
Olivia non aveva idea di come avesse fatto a non accorgersene prima. Era così ovvio da fare ancora più male.
Quella ragazza con la frangetta orripilante che le girava sempre attorno, sicuramente Eryn aveva una grandissima cotta per lei.
Quando Olivia era scesa dagli spalti, per avvicinarsi ad Eryn, aveva fatto in tempo a scambiare solamente poche parole con lei prima che quella Ruby si intromettesse subito. E non era la prima volta ad impicciarsi fra le due: Olivia ricordava come l'avesse notata sin dal primo giorno, dalla festa in cui aveva conosciuto Eryn per la prima volta.
Era del suo stesso anno, probabilmente condividevano la maggior parte delle classi, entrambe punti di forza della squadra di corsa della scuola. Erano la coppia perfetta.
Non conosceva praticamente nulla di quella ragazza, ma era ovvio dal suo sguardo quanto tenesse ad Eryn, e vice versa. Non si sentiva per nulla a suo agio a sentirsi così... così gelosa di qualcun altro.
Di solito non era una persona a cui gli altri suscitavano invidia, eppure in quel momento si sentiva riempita da essa e nient'altro. Era strano, e voleva togliersi dalla testa l'idea che quella ragazzina potesse far cadere Eryn fra le sue braccia, ma che lei non avesse alcuna possibilità di farlo. Non era giusto.
Così, appena arrivata alla festa, iniziò subito a bere. Dicono che spesso si affogano i dispiacere nell'alcol e Olivia non poteva essere che d'accordo con quella affermazione: ad ogni liquido bruciante che mandava giù per la gola iniziava a dimenticarsi sempre di più perché avesse deciso di tenere il broncio ad una tipa di cui sapeva a malapena il nome.
Alla fine aveva deciso di presentarsi alla festa di Zack, un po' per il caldo invito che le aveva rivolto Eryn, un po' perchè Amelie e Zora l'avevano trascinata con loro, ma sopratutto perché era un'ottima occasione per guardare con fare truce quella Ruby. E poi, una promessa era una promessa: la squadra di corsa era riuscita ad arrivare in cima al podio con l'aiuto di una Eryn finalmente risvegliata.
Con un bicchiere di pura vodka in mano, Olivia se ne stava appoggiata ad un muro del salotto principale, lo sguardo fisso davanti a lei dove la ragazza dalla frangetta nera stava chiacchierando con un piccolo gruppetto di amici. Olivia si portò il bicchiere alla bocca, mandando giù di colpo un sorso, deglutendo a fatica. Il distillato stava iniziando a non sapere più di nulla e non era un buon segno.
Quella era la ragazza che doveva aspirare ad essere, colei che si era avvicinata più di tutti ad Eryn. Ma più la guardava, più studiava i suoi movimenti, il modo in cui buttava la testa all'indietro quando rideva, il suo continuo gesticolare con le mani, più non voleva avere nulla a che fare con lei. E se quello era l'ideale che Eryn stava cercando in una ragazza, a Olivia non rimanevano più molte opportunità.
«Avevi promesso che saresti stata in giro con noi» si lamentò Amelie, comparendo nel campo visivo di Olivia. Le aveva salutate una volta entrate nella casa, allontanandosi da loro in tutta fretta, alla ricerca di altra compagnia.
«Non avevo promesso nulla» borbottò di tutta risposta Olivia. Avrebbe tanto voluto metterle una mano sulla spalla e scansarla di lato, così che potesse tornare a vedere cosa stesse facendo Ruby, ma non lo fece. Si costrinse a guardare le due ragazze negli occhi, fingendo che stesse andando tutto alla grande, tutto secondo i suoi piani. L'ultima cosa di cui aveva bisogno era che si accorgessero di quanto la stesse facendo stare male la questione di Eryn. Sapevano già che Olivia si era presa una grandissima cotta, in poche parole sapevano già troppo. Avrebbe voluto dare un pugno in testa alla sé stessa di qualche giorno prima e farle così tappare la bocca per sempre. Che cosa le era saltato in mente di fare? Mettere Amelie e Zora al corrente di tutta quella faccenda non l'avrebbe certo aiutata in alcun modo. Anzi, probabilmente avrebbe solamente complicato tutto.
«È vero che non avevi promesso niente» disse Zora, beccandosi così un'occhiata grata da parte di Olivia ed una smorfia scontrosa da parte di Amelie, per poi aggiungere: «Tuttavia, siamo venute insieme e sarebbe carino che tu passassi un po' di tempo con le tue amiche, in fondo non usciamo da un bel po', dobbiamo recuperare il tempo perso.»
Con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia, Amelie la indicò raggiante, dandole completamente ragione. Certe volte Olivia si chiedeva sul serio come fossero finite ad essere amiche. Non solo con loro due, ma anche con Sophie.
Ed Eryn? Lei come si era avvicinata per la prima volta a Ruby? Si conoscevano sin da piccole, oppure le aveva unite l'amore per lo sport? Di sicuro non le aveva chiesto di fingersi la sua fidanzata dopo essersi conosciute per solamente pochi minuti.
Olivia si mise a ridacchiare al ricordo di quella serata. Poi scosse la testa, cercando di scacciare via tutto. I suoi pensieri stavano iniziando a farsi troppo contorti e a perdere ogni senso logico. L'alcol stava decisamente iniziando ad avere il suo effetto tanto desiderato, ma non era quello il momento di perdere il senno.
«Visto? Anche Zora mi da ragione!» esclamò cristallina Amelie. «Perché non andiamo al piano di sopra? Ho sentito che stanno giocando a sette minuti in paradiso ed è da una vita che non ci gioco!»
Le cose fra Amelie e Jackson avevano preso una brutta piega durante le vacanze all'estero di lei. Sembrava che Jackson non avesse preso molto bene la loro relazione a distanza, anche se si trattava di pochi giorni. Nel giro di sette ore l'aveva tradita e lasciata per telefono, senza nemmeno scusarsi una volta.
Amelie non ne era uscita distrutta come si sarebbe potuto pensare, ma era subito tornata la Amy di sempre, alla ricerca del prossimo principe azzurro. Zora, l'unica ad esserle stata accanto durante quel momento complicato, ne sembrava particolarmente entusiasta. Non le era mai piaciuto Jackson, non aveva mai cercato di nasconderlo. Sembrava che la dinamica tra le due fosse finalmente tornata quella che era un tempo.
«Perché no, ho proprio bisogno di una distrazione» rispose Olivia, lasciando il bicchiere ormai vuoto su un mobile di legno e dirigendosi verso le scale.

La Vendetta Perfetta ❀ {GIRLxGIRL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora