- Capitolo Ventidue -

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Quella del Babbo Natale segreto, nel loro gruppo, era una tradizione ormai collaudata da anni. All'inizio di ogni dicembre si incontravano tutti alla Casa del Waffle, uno di loro portava un capello in cui sarebbero stati infilati tanti biglietti quanti erano i partecipanti, i nomi di ognuno scritti in diverse calligrafie al loro interno. Poi avrebbero mischiato tutto e a turno si sarebbero alzati per pescare un pezzo di carta. Chiunque avessi pescato, sarebbe stata la persona designata come tuo bambino a cui fare da Babbo Natale per quell'anno.
Le regole erano solamente tre: non dire a nessuno chi hai pescato, preparare un regalo speciale da consegnare il giorno di Natale e niente auto-regali. Molte volte capitava che dovessero rifare tutto daccapo solamente perché qualcuno pescava se stesso. Ed altrettante volte Olivia non aveva la ben che minima idea di cosa potesse piacere alla persona che le era uscita, ma non si potevano fare ripescaggi e con l'esperienza aveva capito che con un set di bagnoschiuma e profumi non si sbagliava mai.
Quell'anno avrebbe dovuto fare un dono a Zack e nemmeno lui sarebbe scampato al nuovo box natalizio che usciva ogni anno da Lush. Ormai era diventato un marchio di fabbrica per Olivia e non lo avrebbe abbandonato tanto facilmente. E poi, non c'era nulla di meglio che non doversi scervellare per un intero mese sul regalo perfetto per una persona che probabilmente, cinque anni a quella parte, non si sarebbe nemmeno ricordata il suo nome. Era una vincita in più di un senso, per lei.
Prima di consegnare il proprio pacchetto, rigorosamente incartato con carta rossa e nastro oro, e vedere la reazione per nulla estasiata di Zack, Olivia si sarebbe dovuta portare quel peso addosso fino alla fine della serata. Avrebbe dovuto scambiare quattro parole con chiunque avesse deciso di sancire un'altra tradizione sullo scambio dei doni di mezzanotte. Purtroppo non si ricordava chi era stato.
Sapeva solamente che, in quel preciso istante, era seduta su una panchina di metallo gelido, insieme a Sophie e Zora, mentre aspettavano di incontrarsi con gli altri. Non era da loro essere in estremo anticipo, ma erano abituate a doversi trascinare dietro Amelie che sembrava non essere mai pronta per uscire di casa in tempo e quella sera non avevano fatto i conti con la sua assenza. Era la prima volta dall'inizio del liceo che una di loro usciva dal continente per le vacanze di Natale e anche se erano abituate a non passare insieme ogni secondo del loro tempo libero, era molto raro che qualcuna di loro lasciasse la città per più di qualche giorno e non era facile scendere a patti con la, per così dire, scomparsa temporanea di Amelie.
«Sarai felice di non vedere Jackson, questa sera» stava dicendo Sophie, tutta raggomitolata dentro una larga sciarpa di lana. Sapevano benissimo tutte e tre che non faceva così freddo da dover veramente indossare un capo d'abbigliamento del genere, ma forse serviva a portare lo spirito natalizio anche nei caldi inverni della California o almeno così pensava Olivia. Nonostante tutte le luci e le decorazioni a forma di pupazzi di neve o di renne dal naso rosso, era molto difficile immaginarsi quella città vicina al deserto come la dimora di Babbo Natale. La sciarpa avrebbe fatto ben poco contro di questo, ma almeno Sophie stava provando a far finta, Olivia era uscita di casa in gonna e top a mezze maniche, come in ogni altra giornata di Dicembre, senza preoccuparsi di sembrare sul punto di ibernare per finta.
«Potresti scommetterci» replicò Zora. «L'ultima cosa che desidero è che diventi parte integrante delle nostre uscite.»
«Sarà molto più presente ora che si è ufficialmente fidanzato con Amelie. Faranno coppia fissa ad ogni occasione, vedrai» le ricordò Olivia, guardandosi attorno. Ancora nessuna traccia degli altri.
All'inizio Amelie e Jackson avevano dichiarato di non voler dare un'etichetta alla loro relazione, che si stavano solamente parlando, frequentando se proprio si voleva esagerare, ma la sera precedente Amelie aveva videochiamato le mie quattro amiche, tutta emozionata. Jackson le aveva chiesto di essere la sua ragazza ed ovviamente Zora non esitò ad esprimere tutto il suo disappunto e la sua rabbia in una ramanzina durata più di venti minuti. Il fatto che Jackson le avesse scritto un misero messaggio di due righe per chiederle di uscire ufficialmente non era certo stato un punto a suo favore. A quanto pareva, il ragazzo proprio non sapeva farci.
«Beh, almeno sarai in buona compagnia, Liv» sentenziò Sophie. Olivia la guardò perplessa, inclinando leggermente la testa. «Perché tu potrai guardare in cagnesco Noah, e Zora potrà fare lo stesso con Jackson. Siete praticamente diventate i due nuovi cani da guardia della scuola» spiegò Sophie, un sopracciglio alzato a sottolineare quanto fosse stata stupida Olivia a non capire prima quell'implicazione.
«Abbiamo i nostri motivi per farlo, non ci puoi giudicare così malamente» disse Zora ed Olivia non potè fare a meno che consentire con lei.
Le due situazioni erano estremamente diverse, sotto ogni punto di vista, ma la questione di fondo era la stessa se uno guardava veramente, ma veramente, affondo. Era davvero così sbagliato tenere ai propri cari? Ad Olivia non sembrava un peccato capitale. Anzi, era qualcosa per cui essere elogiate. Ed era contenta che almeno Zora la vedesse nello stesso modo.
Sophie si strinse nelle spalle. «Sto solo constatando dei dati di fatto. Sembrate delle pazze a prendervela in questo modo. Ma almeno Zora non ha deciso di dichiarare guerra a Jackson come tu hai fatto con Noah.»
Zora alzò un dito verso Sophie. «Beh, questo è ancora tutto da vedere. Se non si comporterà a dovere non ci impiegherò molto ad escogitare un qualche piano con i fiocchi. E, a proposito di piani, non ci hai mai detto come metterai in atto la tua vendetta, Liv.»
«Questo resterà un segreto ancora per un po'» sentenziò Olivia, tirando un'occhiata guardinga a Sophie, intimandole il silenzio. «Sembra proprio che gli altri siano arrivati, confabuleremo un'altra volta.»

La Vendetta Perfetta ❀ {GIRLxGIRL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora