Eryn aveva perso ogni speranza.
Che cosa si aspettava? Che Olivia, ragazza a malapena a conoscenza della sua esistenza, tutto ad un tratto, si innamorasse di lei? Che Olivia, così fuori dalla sua portata, le sarebbe caduta ai piedi come d'incanto?
Ormai faceva fatica a comprendere perché mai avesse accettato di fingersi la fidanzata di Olivia.
Si sentiva stupida.
Si sentiva una bambina egoista.
Si sentiva piena di rabbia verso se stessa.
E le cose, più si andavano avanti, più stavano prendendo una piega nefasta.
A Capodanno Noah l'aveva nuovamente trascinata ad una delle feste del suo amico, Zack, con un chiaro piano in mente. Eryn non se ne era accorta finché non era diventato troppo tardi.
Quando Zack si era presentato in cucina, domandando di parlare da solo con Olivia perché era stata scelta per essere la vittima sacrificale di quella festa, Eryn aveva iniziato a vedere nero. Sapeva per certo che dietro a quello scherzetto c'era lo zampino del fratello: più e più volte le aveva assicurato che poteva stare tranquilla, lei non sarebbe mai stata scelta per essere buttata in piscina, perché era lui stesso, insieme a Zack, che decidevano il prescelto e finché Noah avrebbe avuto voce in capitolo lei era al sicuro.
Sicuramente era stato Noah a fare il nome di Olivia ed Eryn non lo avrebbe mai potuto permettere.
La lite fra quei due stava andando troppo oltre. Olivia sembrava sul punto di vomitare al solo pensiero di toccare l'acqua della piscina, Eryn non aveva idea se fosse perché non sapesse nuotare o per qualsiasi altro motivo, ma non sarebbe stata un mero spettatore a quell'omicidio premeditato.
«Tuo fratello mi ucciderà quando lo verrà a sapere» aveva mugugnato Zack, mentre la lasciava da sola nella stanza, per cambiarsi nel costume da bagno.
«Quando succederà, saranno cavoli miei» aveva replicato lei, anche se ormai Zack non era più a portata d'orecchio.
Qualche minuto dopo era stata fatta salire sul tetto attraverso una piccola finestra di un bagno che si affacciava proprio su di esso. Zack ed un altro ragazzo erano con lei, armati di torce e cellulari ed anche un megafono rosso e bianco.
Dall'alto Eryn riuscì a scorgere la grande folla che si era riunita lungo tutto il bordo della piscina illuminata di azzurro sotto il cielo della notte. Tutti con il naso all'insù erano pronti a vederla saltare nel vuoto prima di finire con un grande tonfo in acqua, ma i suoi occhi non riuscivano a far altro che osservare Olivia, in prima fila, il volto preoccupato contrito in un espressione nera.
E poi Noah aveva spinto Olivia in acqua. Eryn lo aveva visto avvicinarsi da dietro, dirle qualcosa all'orecchio, per poi obbligarla a cadere in piscina nel giro di pochi secondi.
L'attenzione si era completamente spostata su Olivia, ed Eryn l'aveva raggiunta il prima possibile. Si era buttata senza pensare a nulla se non che dovesse fare qualcosa per metterla in salvo, non poteva lasciarla da sola in quell'acqua gelida, sotto il giudizio di tutti quelli presenti alla festa.
In quell'esatto momento, mentre i suoi piedi si lasciavano alle spalle il terreno ruvido del soffitto, Eryn realizzò di non voler aver più nulla a che fare con suo fratello.
Condividevano lo stesso sangue, gli stessi genitori, ma questo non stava a significare che lei dovesse stare dalla sua parte. Ormai le era chiaro che, nonostante i suoi difetti e tutti i suoi sbagli, volesse stare dalla parte di Olivia, in quella storia.
Ed inseguito Eryn era totalmente impazzita.
Non c'era altro modo in cui avrebbe potuto spiegare le azioni di quella sera.
Lei ed Olivia si erano ritrovate da sole in una stanza, Eryn solamente in costume da bagno, Olivia completamente zuppa.
La camicetta di seta bianca che stava indossando quella sera si era attaccata alla sua pelle, lasciando intravedere un reggiseno di pizzo al di sotto ed Eryn non riusciva a pensare ad altro che a quello. Si faceva schifo e voleva togliersi le immagine che le scorrevano per la mente il prima possibile, ma ogni volta che Olivia si voltava verso di lei le mancava la forza di volontà per non guardare.
Sapeva che Olivia non provava nulla per lei, sapeva che per Olivia la loro era solamente una relazione di facciata. Ma per Eryn le cose non stavano così, per Eryn c'era molto di più e prima o poi avrebbe dovuto dirglielo o far tacere per sempre quei sentimenti, lo sapeva.
Eppure quando si erano ritrovate nel bagno, solo loro due, quando le aveva proposto di lavarsi insieme, quando le aveva chiesto se potesse baciarla e lei aveva detto di sì e poi l'aveva baciata con forza, come se non fosse esistito nient'altro al mondo, quando l'aveva stretta fra le sue braccia, una piccola scintilla di speranza si era accesa nel suo petto, forte e brillante.
Se non l'aveva allontanata un motivo doveva pur esserci, giusto?
Sbagliato.
Perché dopo quella sera Olivia non le aveva più scritto, non le aveva più parlato e sicuramente non aveva ripensato a quei baci come aveva fatto Eryn.
Perché al ritorno a scuola Noah aveva messo in moto lo step finale del suo piano ed ora Olivia non voleva più avere nulla a che fare con lei.
Glielo aveva detto chiaramente, le aveva detto che loro due non avevano più nulla da dirsi. La loro era una farsa e la farsa era finita, il messaggio era arrivato chiaro e tondo al cuore di Eryn, ormai ridotto ad una pila di briciole.
D'ora in poi non ci sarebbero più stati baci condivisi fra di loro, non l'avrebbe più portata al karaoke come voleva rifare da tempo, non ci sarebbe stato nulla.
Olivia si sarebbe scordata di lei, sarebbe tutto tornato come prima dell'inizio delle vacanze invernali.
Eryn non aveva più nessuna possibilità, questa era la sua unica certezza.
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La Vendetta Perfetta ❀ {GIRLxGIRL}
Teen FictionOlivia ha una sola cosa in mente: vendicarsi. E il piano è semplice: ripagare con la stessa moneta un torto subito. Questa sarà la sua vendetta perfetta. Olivia ha scoperto sua sorella minore, Claire, a letto con Noah, uno dei ragazzi nel suo gruppo...