- Capitolo Sessantatré -

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«Parli sempre in quel modo alle tue ragazze?»
Eryn non era rimasta scossa dalla lite fra Claire e Noah, sapeva che tutte le coppie prima o poi attraversano un periodo dove la comunicazione sembra impossibile, era uno dei passaggi fondamentali per crescere assieme e conoscersi meglio l'un l'altro. Quella che l'aveva sconvolta nel profondo era il modo in cui Noah si era rivolto a quella che avrebbe dovuto essere la sua unica ragione di vita, la luce che illuminava le sue giornate, la sua ragazza.
Lei non si sarebbe mai sognata di urlare in quel modo ad Olivia, di picchiare con forza le mani, anche se solamente contro un muro, in sua presenza, per farle paura.
Era incredibilmente disgustata e non credeva che il piano di Olivia di farli riappacificare fosse una buona idea.
In teoria era carino da parte sua cercare di assecondare sua sorella, ma nella realtà dei fatti sapevano entrambe che Olivia aveva avuto ragione sin dal primo giorno: più distanza c'era fra Noah e Claire, meglio sarebbe stata la vita di quest'ultima.
Trovava estremamente dolce come Olivia si era accorta di aver fatto uno sbaglio. Non l'aveva ammesso apertamente, ma lo si vedeva dal modo in cui parlava, dai suoi occhi. Sapeva di aver sbagliato a comportarsi in quel modo vile, che avrebbe dovuto gestire la situazione diversamente.
Il fatto che fosse arrivata a quella realizzazione non la scusava del tutto, ma il perdono era qualcosa che avrebbe dovuto decidere Claire se donarle o meno, non certamente Eryn che in tutto quello aveva giocato una parte importante. Ma era sicura che anche Claire avesse finalmente realizzato di quanta poca fiducia era degno Noah.
In quel momento il ragazzo era seduto sul divano, davanti alla televisione, con la sua PlayStation, come sempre, come se non fosse successo nulla a scuola, come se non fosse tornato dall'ufficio del preside con un ammonimento di una possibile sospensione ad un suo prossimo minimo errore a pesare sulle sue spalle e l'unica cosa veramente importante fosse attaccarsi al controller come se fosse stata un'altra appendice del suo corpo. La rabbia la pervase subito a quella vista. Non poteva crederci.
«Perché? Pensi di sapere come mi sarei dovuto comportare? Pensi che avrei dovuto fare altrimenti?»
Eryn strinse le mani a pugno con così tanta forza da infilarsi le unghie dentro il palmo della mano. Il fatto che fosse così serio mentre lo diceva la faceva infuriare ancora di più.
Ovviamente ci sarebbero stati diecimila modi diversi di rivolgersi a Claire che non l'avrebbero fatta sentire odiata, incompresa, in pericolo. E lui non se ne accorgeva nemmeno.
Eryn si frappose fra lui e la televisione, costringendolo a mettere in pausa la gara di corsa in cui stava partecipando.
«Inizio davvero a pensare che tu non abbia mai avuto una relazione a lungo termine perché sono le ragazze che, appena ne hanno l'occasione, scappano da te. Non certamente perché ti piace cambiare fidanzata ogni settimana.»
«Perché non ti fai un po' di cavoli tuoi? Cosa ti cambia se litigo con Claire o se ci sto assieme? Non sei tu a rimetterci» sbraitò lui, lo stesso tono iracondo che aveva usato contro Claire qualche ora prima.
Eryn avrebbe veramente voluto fare un favore ad Olivia, aiutarla a far riappacificare i due, ma le sembrava una cosa totalmente da irresponsabili lasciare che suo fratello si avvicinasse a qualunque ragazza. Era strano da pensare, forse bruttissimo da dire, ma non importava la relazione che intercorreva fra Eryn e Noah, fin quando si sarebbe comportato in quel modo lei non avrebbe mai potuto considerarlo un buon fratello maggiore, un buon fidanzato, un buon uomo. Faceva paura non sentirsi sicure nelle vicinanze di un ragazzo che abitava sotto il tuo stesso tetto, ma in quei giorni Eryn si sentiva proprio in quel modo nei suoi confronti.
Scosse la testa, gli occhi socchiusi, incredula di quel suo comportamento. «Diventa anche un mio problema quando tratti una ragazza in quel modo. Mamma e papà non ti hanno insegnato nulla? Non ti hanno mai detto che non dovresti mai toccare una donna in quel modo? Che non dovresti urlarle addosso come stavi facendo oggi?»
Noah sbuffò, alzando gli occhi al cielo, come se tutto quello fosse stato solamente una perdita di tempo. Scansò la sorella, dirigendosi verso la cucina, in silenzio.
«Non pensare che la questione sia chiusa qui!» lo rincorse subito lei, incapace di credere che davvero suo fratello non ritenesse importante parlare di quello che era successo a scuola, che non considerasse orripilante il modo in cui aveva trattato Claire - e probabilmente non solo lei.
Eryn si sentiva un po' stupida. Si chiedeva come non lo avesse notato prima, come non avesse mai capito la vera natura del fratello, non finché sembrava essere un po' troppo tardi. C'era via di ritorno per qualcuno che non riusciva neanche a capire i suoi errori? Eryn non era sicura.
«Ho ancora molte cose da dirti» continuò lei, notando come Noah non voleva fermarsi e girarsi verso di lei. Avevano superato l'arco di legno bianco che dal salotto portava alla cucina dove la luce del sole pomeridiano stava entrando aranciata dalle larghe finestre.
«Tipo?» chiese Noah, ma dal tono della sua voce Eryn avrebbe potuto scommettere che non avesse alcuna voglia di starla ad ascoltare sul serio. Lo stava dicendo solamente nella speranza che poi se ne sarebbe stata zitta, o anche meglio, se ne sarebbe andata via.
«Tipo, rimani lontano da Claire per il resto della tua vita e non la importunare mai più?»
Noah proruppe in una risatina amara, finalmente girandosi a guardare la sorella negli occhi. «Sembra proprio di star parlando con Olivia. Penso che mi abbia detto le stesse parole all'inizio delle vacanze di Natale e sappiamo tutti e due come sia finita.»
«Mi stai minacciando?»
«Io non sto minacciando nessuno.» Si strinse nelle spalle. «Sto solo constatando un dato di fatto. Non mi sembra che Olivia avesse ragione, non ti pare? La fine che ha fatto ne dovrebbe essere una prova evidente.»
Eryn avrebbe voluto replicare che non era assolutamente vero, tutto quello che era successo ad Olivia era solamente colpa loro.
Lei aveva ragione, Eryn lo sapeva.
Tuttavia Noah non sembrava voler proprio capirlo.

La Vendetta Perfetta ❀ {GIRLxGIRL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora