- Capitolo Ventisette -

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I piedi nudi di Olivia scesero lentamente le scale, fino al piano di sotto, quasi aggrappandosi alla moquette ad ogni passo. Per qualche motivo il chiacchiericcio dei suoi genitori e di Claire, che proveniva dal salotto, la faceva tentennare, rallentare il passo. Le sembrava quasi di star disturbando qualcosa a cui non avrebbe dovuto partecipare.
«Olivia! Dove sei finita?» la chiamò a gran voce per la seconda volta sua madre.
Così Olivia si decise a lasciare la presa dal corrimano delle scale che stava stringendo con forza e li raggiunse.
Suo padre doveva aver già montato da solo l'albero nel centro della stanza, proprio davanti alla grande finestra che si apriva sul vialetto esterno, oscurando la vista della strada. In quel momento tutti e tre erano intenti a cercare tutti gli ornamenti necessari dentro a quattro grandi scatole di plastica blu e bianca. Per essere una famiglia che non amava festeggiare il Natale, avevamo fin troppe decorazioni nel loro garage.
Il sole della tarda mattinata tingeva tutto il piano di sotto con una chiara luce grigiastra, allungando le ombre degli alti mobili di legno e dei due divani color panna. Un sentore di uova e pancetta si stava diffondendo lentamente, chiaro segno che avevano appena finito di fare colazione, probabilmente lasciandole degli avanzi sull'isola della cucina.
In tutto quello, il cuore di Olivia non avvertiva nessun'aria festiva tra i familiari. Non era nemmeno sicura di sapere con certezza come fosse l'aria festiva che tanto decantavano gli amici e la televisione. La sua infanzia non era stata una di quelle classiche storie in cui i bambini si svegliano la mattina del giorno di Natale, ritrovandosi con latte e biscotti mezzi mangiucchiati da Babbo Natale e una grossa pila di regali costosi sotto l'albero. I suoi genitori non le avevano mai fatto mancare nulla, questo era ovvio. Ogni volta che aveva bisogno di un computer per la scuola ecco che arrivava l'ultimo MacBook uscito in mercato, ogni volta che le serviva della nuova biancheria intima ecco un viaggio da Victoria's Secret senza limite alle spese. Aveva sempre ricevuto dei regali a Natale, ma le mancava la magia di esso. Era come se Babbo Natale, o chi per lui, si fosse sempre scordato di leggere la sua letterina rigorosamente spedita al Polo Nord ogni primo dicembre.
Ma ora era cresciuta, sapeva che quel tipo di magia non esisteva. Eppure tutti decantavano come le feste li facesse sentire più generosi, più magnanimi, più uniti con la propria famiglia, più di tutte le cose buone che si potessero immaginare. E Olivia non riusciva a sentire nulla nemmeno di questa, di magia.
La mamma le fece subito segno di raggiungerla, per poi indicare la quarta scatola che nessuno sembrava aver ancora toccato. «Tu guarda in quella. Tieni fuori qualsiasi pallina sia ancora in buone condizioni, quelle rotte o senza gancio mettile da una parte» le fu ordinato, senza troppi preamboli.
Non le aveva nemmeno dato il buongiorno, o chiesto come fosse andata l'uscita della sera precedente. Ormai non se ne sarebbe più dovuta stupire, ma ogni volta ci rimaneva un pochino male, per poi sentirsi stupida e sciocca subito dopo. Erano i suoi genitori, non c'era di bisogno di grandi dimostrazioni d'affetto per capire quanto bene le volessero. Non c'era alcun motivo di comportarsi da bambina e richiedere più attenzioni del necessario, solamente per un capriccio. Era stato un solo pensiero infantile, quello che le era passato per la mente, non doveva darci troppa importanza. In fondo, quella era la sua famiglia. Famiglia che amava e che l'amava a sua volta.
Olivia scosse la testa e si mise al lavoro, rigirandosi le maniche del maglione fin sopra i gomiti, decisa di finire quel compito il più in fretta possibile. Sentiva già il telefono nella sua tasca posteriore dei jeans vibrare, segno che probabilmente Eryn stava continuando a messaggiarla. Si sarebbe dovuta sbrigare a rispondere, possibilmente lontano dagli occhi di mamma e papà, ma soprattutto da quelli di Claire.
Dal canto suo, la sorella di Olivia, stava tenendo la testa immersa dentro la scatola a lei assegnata, emergendo di tanto in tanto per mettere una pallina nella pila di quelle da buttare e altre tre in quella da tenere.
Il silenzio era rotto solamente dallo sbattere delle palline le une contro le altre, ogni tanto interrotto da qualche commento su quanto fosse carino un ornamento in particolare o il ricordo di quando era stato comprato quel piccolo omino di pan di zenzero con un cucchiaio di legno sporco di cioccolata fra le mani. Ad un certo punto, Claire si allontanò per dare ordine ad Alexa di far partire una playlist di canzoni natalizie, facendo trasalire tutti quanti quando All I want for Christmas is you partì a tutto volume dalla piccola cassa. Persino Pumpkin, che stava sonnecchiando nella sua cuccia, si alzò tutto allarmato.
Pian piano l'albero iniziò a riempirsi di lucine, addobbi e striscioni, fino a quando non mancò solamente il tocco finale: il puntale. Un tempo non era compito di nessuno mettersi sulla piccola scaletta di legno e infilarlo nella vera sommità dell'albero, ma quell'anno Claire aveva deciso di autoproclamarsi la portatrice del puntale.
«Così sarò sempre sicura che non oserete mai fare l'albero senza di me, d'ora in poi» aveva detto con una certa fierezza Claire.
Olivia si era messa a ridacchiare, una mano davanti alla bocca, ottenendo così una truce occhiata da parte della sorella. Non le aveva rivolto nemmeno il minimo sguardo durante tutta la lunga cerimonia di vestizione dell'abete di plastica verde, figurarsi la parola. Nemmeno una volta i loro sguardi si erano incrociati e ogni volta che le doveva far sapere qualcosa faceva gran segno di fingerlo rivolto alla mamma o al papà.
«Mamma, puoi chiedere ad Olivia un'altra pallina dorata.»
«Papà, non farti più passare fiocchi da Olivia, ce ne sono già fin troppi in questa zona.»
Ed altre cose del genere.
Se era quella l'atmosfera familiare e festiva che doveva provare nelle prossime ventiquattro ore, allora avrebbe di gran lunga preferito chiudersi in camera e rispondere ad Eryn.

La Vendetta Perfetta ❀ {GIRLxGIRL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora