Il rumore di clacson e di gomme che stridevano sull'asfalto riempiva le orecchie di Olivia, tuttavia si sentiva molto più al sicuro ed isolata lì, in mezzo al parcheggio della scuola, nascosta fra due macchine, che all'interno dell'edificio.
Il suo respiro che si era fatto sempre più veloce mentre correva via dalla mensa alla ricerca di Eryn iniziò lentamente a prendere un ritmo più rilassato. La sola vista del volto dell'altra ragazza la permeava di una strana sensazione di sicurezza che non riusciva a spiegare. Non aveva alcun senso logico che, in quel preciso momento, proprio prima di una conversazione che avrebbe cambiato completamente la loro relazione, lei si sentisse come protetta da Eryn: avrebbe dovuto aver paura della sua reazione, avrebbe dovuto tremare sotto il suo sguardo inquisitore, avrebbe dovuto volersi scavare una fossa e buttarcisi dentro da sola.
«Allora, mi vuoi spiegare che cosa sta succedendo?» chiese Eryn, la voce dubbiosa, un po' preoccupata, ma non arrabbiata.
Olivia si sentiva scrutata nel profondo da quei suoi occhi color pece, le ciglia lunghe che disegnavano piccole ombre sulle guance.
Prese un respiro, consapevole che avrebbe dovuto uscire allo scoperto molto tempo prima, prima che le cose prendessero questa piega, prima che il suo cuore iniziasse a provare qualcosa per Eryn. Però poteva metterci una pietra sopra adesso: dopo averle raccontato la verità non avrebbero più dovuto mettere in moto quella farsa, le loro vite sarebbero tornate su due binari molto diversi. Eryn sarebbe tornata alla sua squadra di corsa, al suo gruppo di amiche, alla sua famiglia amorevole, come se nulla fosse successo. Olivia avrebbe continuato a studiare e ad impegnarsi per l'università, lasciandosi a le spalle tutte quelle persone che l'avevano tradita.
Quella storia sarebbe stata un duro colpo per lei, ma in qualche modo era sicura di farcela. In fondo, non aveva bisogno dell'approvazione di nessuno dei suoi coetanei per andare a Yale od Oxford. Non le importava se i suoi compagni la guardavano male mentre camminava per i corridoi, se la giudicavano in segreto, se la prendevano di mira come un gruppo di bulli. Quello che faceva veramente male al suo ego era il fallimento del suo piano.
Ora che tutte quelle voci avrebbero iniziato a spargersi in giro, non ci sarebbe stato alcun modo in cui sarebbe riuscita a convincere Claire che fidanzarsi con Noah fosse una pessima idea. Ormai era finita. Si sentiva desolata, arrabbiata e triste allo stesso momento, come svuotata da ogni sua certezza. Ma doveva delle spiegazioni ad Eryn, lo sapeva.
«Eryn, c'è una cosa che devi sapere» iniziò Olivia, mentre l'altra ragazza inclinava leggermente la testa di lato. «Voglio che tu sappia in anticipo che mi dispiace davvero tanto.» E quando lo diceva lo credeva veramente. All'inizio di quel suo piano non aveva mai messo in conto i sentimenti di Eryn o quello che sarebbe potuto succedere fra i due fratelli, ma ora aveva iniziato a capire che quella vendetta era tutt'altro che perfetta.
Chissà quante volte, tornata a casa, Eryn aveva dovuto litigare con Noah per la sua finta relazione con Olivia. Chissà se si erano gridati addosso come avevano fatto Olivia e Claire. Chissà se anche Eryn aveva tolto la parola a Noah, come Claire aveva fatto con Olivia.
Se si fosse trovata al posto di Eryn si sarebbe odiata per tutto il resto della vita.
«Mi hai chiesto più e più volte perché ti avessi chiesto di essere la mia finta fidanzata... beh, la verità è che volevo vendicarmi su tuo fratello. Lui- lui sta facendo credere a mia sorella di essere innamorato di lei e so che le cose non stanno così. Volevo dargli una lezione per fargli capire cosa si prova in una situazione del genere, però le cose mi sono sfuggite di mano. Mi dispiace.»
Nemmeno per un secondo lasciò che il suo sguardo si staccasse dagli occhi di Eryn. L'unica cosa che poteva darle in quel momento era la verità nuda e cruda, dimostrandosi veramente pentita.
«Olivia...» mormorò Eryn, alzando una mano verso il suo viso, come per accarezzarla, ma ritraendola a metà strada. «Io lo sapevo già.»
Gli occhi di Olivia si sgranarono, incapaci di credere a quello che le orecchie avevano appena udito.
Non era possibile.
No, era possibilissimo.
Sophie era andata a spifferarle tutto anche se ad Olivia aveva detto che non lo avrebbe mai fatto.
«Che cosa vuol dire che tu lo sapevi già? Chi te lo ha detto?» chiese, la voce leggermente alterata.
Eryn si portò una mano alla fronte, massaggiandosela come a voler scacciare via un pesante mal di testa. «Nessuno. Insomma, non è stato molto difficile arrivarci. Anche mio fratello l'ha capito subito. Quando mi hai avvicinato alla festa è stato molto strano e poi lui continuava a lamentarsi di come tu gli stessi con il fiato sul collo per la sua relazione con Claire... Siamo capaci di fare due più due, Olivia.»
«Quindi sapevi e sei stata al gioco lo stesso» sentenziò dopo qualche secondo di esitazione.
Eryn si mise le mani nelle tasche. «Sì, in realtà è stato mio fratello a chiedermi di darti corda, io non avrei voluto farlo.»
Quell'affermazione faceva più male che un pugno allo stomaco, subito seguito da una coltellata a sangue freddo. Rimase in silenzio, a corto di risposte da dare. Si sentiva triplicemente tradita. Prima da sua sorella, poi dalle sue amiche, ed infine dalla ragazza di cui si era innamorata.
La mente di Olivia era confusa ed annebbiata e l'unica cosa a cui riusciva a pensare in tutto quello erano quei pochi minuti che avevano condiviso alla festa di Capodanno. Anche quelli quindi erano una pura menzogna. Avrebbe dovuto aspettarselo, una parte di lei lo sapeva già, ma il suo cuore sembrava sempre agire di testa sua e non poteva fare a meno di sentirsi trafitto proprio nel suo centro.
«Bene, allora immagino che la questione sia chiusa qua» disse Olivia, la voce severa e fredda, un sopracciglio alzato mentre cercava di mettere a tacere i suoi sentimenti.
Iniziò ad incamminarsi verso l'ingresso della scuola, ma Eryn la bloccò prendendole il polso con una mano. «Aspetta, fammi finire di parlare.»
«Non penso ci sia più nulla da dire» sibilò Olivia, lo sguardo rivolto al terreno, le spalle incurvate.
«Girati un attimo e parliamone. Non vuoi sapere perché all'inizio ero restia ad accettare la tua offerta?»
«No, a nessuna delle due frega nulla dell'altra. Ci stavamo praticamente usando a vicenda, ora è tutto finito, quindi possiamo anche smetterla qui. Non abbiamo più nulla da dirci, io e te.»
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La Vendetta Perfetta ❀ {GIRLxGIRL}
Teen FictionOlivia ha una sola cosa in mente: vendicarsi. E il piano è semplice: ripagare con la stessa moneta un torto subito. Questa sarà la sua vendetta perfetta. Olivia ha scoperto sua sorella minore, Claire, a letto con Noah, uno dei ragazzi nel suo gruppo...