- Capitolo Quarantuno -

672 32 3
                                    

Finite le loro bibite e scattate un altro paio di foto sotto il sole cocente dell'ormai ora di pranzo, le due ragazze tornarono verso il parcheggio dove avevano lasciato le proprie macchine.
Eryn doveva tornare a casa perché nel pomeriggio avrebbe dovuto partecipare a degli allenamenti extra con la squadra di corsa scolastica. Aveva spiegato ad Olivia che non era nulla di strano, spesso durante le vacanze invernali e primaverili passava sempre metà giornata sulla pista da corsa, certe volte di prima mattina, altre volte nel tardo pomeriggio. Era uno dei tanti sacrifici che doveva fare se voleva arrivare fino ai nazionali con la sua squadra e non le pesava affatto. Perché, in fin dei conti, stava pur sempre facendo qualcosa che amava con tutto il suo cuore. Per Olivia quel ragionamento faceva acqua da tutte le parti.
«Non puoi dirmi che, nemmeno una volta nella tua vita, non avresti mai preferito rimanere nel letto a dormire un'altra mezz'ora invece che metterti la divisa da allenamento e uscire di casa con il sole che doveva ancora sorgere, solamente per una medaglia» aveva replicato Olivia una volta sentito quelle fesserie uscire dalla bocca di Eryn.
In quel momento stavano camminando sotto una stradina alberata, il parcheggio in vista all'orizzonte, ormai distante pochi metri. Da quando avevano lasciato il locale il discorso amiche, finte fidanzate e motivazioni oscure sembrava essere stato dimenticato, quasi come se si fosse dissolto nell'aria che le circondava.
«In realtà è proprio così: se non andassi a correre ogni giorno mi sentirei un po' persa. Non è la vittoria in sé che mi importa, quello che cerco è il forte sentimento di libertà e felicità che provo mentre volo sulla pista insieme alle mie compagne di squadra» aveva risposto Eryn, come se fosse stata la risposta più ovvia al mondo.
Olivia non era convinta di quello che stesse cercando di dire. Non poteva comprendere come dello sforzo fisico potesse portare gioia a qualcuno. In realtà, l'intero concetto di felicità era alquanto sconosciuto a lei.
Eryn la stava guardando strano, come se avesse letto la mente di Olivia e la stesse giudicando per quello che stava pensando, così decise di lasciar perdere e aumentare il passo verso il proprio veicolo.
Le due macchine erano vicine, un solo spazio vuoto a separarle. Olivia si sentiva esausta da quel piccolo incontro che aveva appena avuto con Eryn. Avevano solamente bevuto il caffè e fatto finta di essere innamorate davanti ad una telecamera, eppure si sentiva come se avesse appena scalato una montagna a mani nude. Probabilmente era stato a causa di tutte quelle domande che Eryn le aveva fatto, mentre metteva in dubbio ogni cosa Olivia le avesse detto dalla festa a quello stesso giorno.
Senza troppi preamboli, salutò l'altra ragazza, allungando la mano verso la portiera della propria jeep, pronta a tornarsene a casa. La sua giornata sarebbe stata ancora molto lunga, probabilmente passata china sopra il suo computer, alla ricerca di un qualsiasi tipo di ispirazione per scrivere qualcosa.
«Aspetta, aspetta un secondo» la bloccò Eryn. «So che prima sono stata molto insistente, però vorrei davvero che tu ti sentissi a tuo agio con me, non c'è alcun motivo per cui tu debba tenere dei segreti attorno a me.»
Olivia, una mano sopra la maniglia dello sportello, la osservò cautamente per qualche secondo. Non era sicura di che risposta volesse ricevere quella ragazza.
Sospirò, lasciando cadere le spalle. Per qualche motivo le sue parole le sembravano estremamente genuine. Nessuno le si era mai rivolto in quel modo, alla ricerca di un vero spiraglio che li facesse entrare nei suoi pensieri.
«Sono sicura che non volessi offendermi in nessun modo, e non sono arrabbiata» replicò lei, anche se la perenne ruga d'espressione in mezzo alle sue sopracciglia raccontava un'altra storia. «Sono solo preoccupata, tutta qua.»
Eryn le mise una mano sulla spalla, un caldo sorriso aperto sulle labbra. «Andrà tutto bene, non ti preoccupare. Qualsiasi cosa accada con le tue amiche sarò sempre pronta a coprirti le spalle. Se una di loro proverà a contattarmi te lo farò subito sapere.»
Ed Olivia non aveva bisogno di sentire nient'altro.

La Vendetta Perfetta ❀ {GIRLxGIRL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora