Ares interruppe quel bacio, <<ti andrebbe di sfilarmi il vecchio crocifisso e di mettermi quello nuovo?>> Venere con un sorriso a trentadue denti annuì con il capo.Così Ares si alzò e le diede le spalle. Venere essendo molto ma molto più bassa dovette salire sul divano e sfilargli il crocifisso, Ares nel mentre tolse il suo regalo dalla scatolina e lo porse a Venere che dopo averglielo chiuso, lasciò un bacio alla base del collo.
Ares sospirò dal piacere, e si voltò verso di essa.
La prese per i fianchi e avvicinò il suo volto a quello della sua dea, si sfiorarono i nasi a vicenda finché Venere non fece il primo passo e lo ribaciò. Accadde tutto così in fretta che non seppero neanche come finirono nella camera da letto.
Ares interruppe di nuovo il bacio <<vorresti passare la notte con me?>> <<Ares...io vorrei passare tutte le notti della mia vita con te.>> Ares sorrise e riprese a baciarla.
Le aprì la cerniera di quel vestito leggero con la stampa a fiori che indossava e lo buttò in qualche angolo della stanza. Nel mentre lei gli sfilò la canotta bianca e iniziò ad aprirgli la cerniera dei pantaloncini.
Dopo esser rimasti entrambi in intimo, Ares spinse delicatamente Venere sul letto, la quale si distese completamente, ed egli rimase incantato.
Vederla lì, sul suo letto con indosso solo le sue mutandine, la rese così piccola ma allo stesso tempo così forte ai suoi occhi.
Venere esercitava uno strano potere sulla mente di Ares, come se semplicemente con i suoi occhi azzurri come il lapislazzuli, la sua dolce dea dell'amore lo derubasse della ragione.
Ares riprese a baciarla e cominciò ad abbassarle l'unico indumento che copriva la sua essenza, la perla del piacere di Ares.
La denudò e poi passò a spogliare se stesso.
Si allungò su di lei che lo stava aspettando, per accoglierlo nel suo dolce e caldo corpo che lo reclamava con cupidigia.
Le baciò le labbra, il collo, le clavicole, il cuore, lo spazio tra i suoi seni e poi giunse a baciare i suoi fianchi, dove Venere mise una mano.
Ares si accorse che stava cercando di nascondere delle piccole smagliature.
<<Sai Venere, il tuo corpo è sole, è luce. Non nascondere i tuoi bellissimi raggi di sole, sii fiera della bellezza del tuo corpo, del tuo bellissimo corpo di donna.>> Venere si sollevò sui gomiti e guardò dal basso Ares, <<queste piccole smagliature ti rendono solo più bella e raggiante>> aggiunse infine lasciando tre baci sulle tre smagliature.
Venere si tranquillizzò e si riallungò, ma quando sentì il pene di Ares ingrossarsi e diventare più duro vicino al suo interno coscia, iniziò a respirare più velocemente.
A quel punto egli si alzò e prese un preservativo dal suo comodino, quando si ridistese, e avvicinò il suo pene all'entrata della polpa di Venere, lei né approfittò e prese con entrambe le mani il viso di Ares, <<sei il primo>>
<<se non te la senti mi fermo.>>
<<non farlo, ho sempre sognato che potessi essere tu il primo a cui donare la parte più fragile di me. Tu che mi hai sempre capita, tu che mi hai sempre protetta. Solo tu Ares.>>
<<mi prenderò cura di te Venere. Questa è una promessa che ti faccio.>> e la penetrò.
Lentamente, così da far abituare Venere alla sua grandezza. Ella in risposta gemette dal dolore, poiché prima d'ora era stata illibata.
Ares prese coraggio ed aumentò la velocità, piano piano i gemiti di dolore divennero di piacere e strinse con le sue gambe i fianchi del suo dio della guerra, il quale si stava trattenendo per donare solo il sentimento di appagamento fisico alla sua dea dell'amore.
E in quel momento entrambi giurarono di aver sentito gli astri e tutti i pianeti ricongiungersi, perché ; Marte e Venere si erano riuniti.
Dolcemente e senza alcuna fretta, i due stavano per arrivare al culmine del loro orgasmo.
<<Ares io sento...>> prese un respiro profondo <<sento una strana sensazione nel basso ventre>> Ares fece un sorriso malizioso <<vuol dire che stai per raggiungere l'apice del piacere, mia dolce Venere>> rispose baciandole il seno destro, <<non trattenerti, vieni per il tuo dio della guerra mia piccola dea incantatrice>> e così accadde. Le sue gambe iniziarono a tremare e le sfuggì un ansito quasi urlato, e come se fosse un richiamo per le sue orecchie, Ares si arrese vinto dall'amore per la sua Venere e venne dentro il profilattico.
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Spero che questo capitolo possa avervi emozionato, tanto quanto me che lo stavo scrivendo.
A presto, Giulietta
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Noi, vinti dall'amore
ChickLit⚠️COMPLETATA⚠️ Quando due anime sono destinate a stare insieme, non importa la distanza o il tempo. Un modo per ricongiungersi lo troveranno sempre, perché entrambe sono vinte dall'amore. Ma riusciranno a reggere i cambiamenti, la crescita e nuovi...