Capitolo 63

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<<Buon compleanno Julieta!>> disse Venere abbracciando la ragazza.
<<Grazie Venny>>, <<auguri Juls>> disse invece Efesto dandole un bacio sulla guancia, <<grazie Efy, dai entrate, stiamo ballando tutti in salone. >> disse invitandoli all'interno del suo appartamento.
Era un trilocale, stile grunge.
Venere e Efesto accolsero l'invito ed entrarono. C'era un sottofondo musicale, luci soffuse e candele ovunque.

<<Ei Venny>> disse Vincenzo correndo verso la sua migliore amica, <<Vin>> rispose lei tuffandosi tra le sue braccia.
<<Ma guarda che bellezza>> disse lui osservandola bene. Indossava un vestito nero aderente, dottor Martins neri ai piedi e i capelli ricci sciolti sulle spalle.
<<Ciao Eliseo>> disse poi dando la mano ad Efesto.
<< Vin, ma perché hai una maschera in viso?>> chiese Venere osservando il suo amico.
<<È una festa in maschera, vieni, in soggiorno ci sono le vostre maschere o travestimenti>> disse indicando con la mano il soggiorno ai due ragazzi.

Venere si voltò verso Efesto, gli sorrise e lo prese per mano. Efesto rimase sbalordito e immobile a guardarla.
<<Andiamo? Te la scelgo io la maschera>> aggiunse Venere felice.
Efesto sorrise e annuì.

Quando giunsero nel salone, trovarono altre cinque persone sedute sui due divani di velluto verde bottiglia, al centro un tavolino da tre con sopra vestiti per travestirsi.
<<Allora ragazzi vi presento Venere>> disse Julieta prendendo sotto braccio la riccia.
Tra i cinque ragazzi c'era anche Manu, che diede un bacio sulla guancia a Venere.
<<Piacere Monica>> disse la ragazza con i capelli rossi, <<Valerio>> disse il ragazzo con i dred, <<Victoria, la sorella di Julieta>> disse invece la ragazza con i capelli lunghi neri legati in una treccia, <<Alessandro>> disse l'ultimo ragazzo con i capelli biondi rasati.
<<Ciao ragazzi>> disse Efesto, <<Eliseo! Era da tantissimo che non ci vedevamo>> disse Victoria entusiasta, <<non è colpa mia se tu sei tornata in Argentina>> rispose lui prendendola in giro,  <<se non si fosse capito, io e Victoria siamo argentine, siamo venute in Italia per studiare, solo che io ho deciso di rimanere qui a Roma a vivere, a differenza di Victoria che si è sposata due anni fa ed ha deciso di tornare in Argentina>> sussurrò Julieta a Venere, che era rimasta in silenzio ad osservare la scena.
<<Allora per voi sono rimaste solo delle ali bianche e una parrucca fucsia, decidete voi>> disse Vincenzo spostando l'attenzione su di lui, Venere si avvicinò al tavolino e prese la parrucca fucsia in mano. <<Forse starebbe meglio a me, tanto le ali da angioletto ti si addicono sole>> Efesto rise e si avvicinò alla sua bellissima Venere.
<<Pensavo che io fossi il diavolo tentatore dopo tutte le nostre scopate.>> sussurrò con voce suadente. <<Ma stai zitto su!>> rispose lei ridendo, e dandogli una leggera spinta sul petto per allontanarlo. <<Io vado in bagno ad indossare la parrucca, quando torno voglio vederti con le ali>> aggiunse infine poco prima di allontanarsi dal salone.

Venere, entrò in bagno, si legò i suoi ricci ramati in uno chignon basso, con un elastico che portava al polso. Poi mise la parrucca fucsia a caschetto con la frangia. Rise osservandosi allo specchio. Sembrava un'altra persona e inoltre i suoi occhi blu risaltavano ancora di più.
Tornata in salone, la riccia rimase sbalordita, perché Julieta indossava una parrucca di colore azzurro, Monica quella di colore blu scuro e Victoria quella di colore lilla.
<<Dai Venny, vieni facciamoci una foto tutte insieme!>> urlò Julieta riunendo le ragazze.
Julieta si mise a destra di Venere, la quale a sinistra aveva Monica e infine c'era Victoria.
<<Sorridete che siete bellissime>> disse Vincenzo puntando il telefono davanti a loro, e proprio mentre il suo migliore amico stava per scattare la foto, Efesto le fece la linguaccia, Venere rise e contraccambiò il gesto.

Noi, vinti dall'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora