Capitolo 70

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❗️ci siamo, è arrivato il momento dell'incontro tra Ares e Venere nel presente.
Mi tremano un po' le mani per l'emozione (più per l'ansia in realtà 😀 ).
Spero possiate comprendere le decisioni che ho preso in merito ai miei personaggi, c'è una ragione e vorrei tanto che potesse capirla anche voi🫶🏻
Detto ciò, buona lettura 🤍







L'inizio di tutto.

<<Pronto?>>

<<Sono in bagno, e tra cinque minuti saprò se sono incinta o meno>>

<<Boccoli d'oro, ma che stai dicendo?>>

<<Che ho una settimana di ritardo e che potrei essere rimasta incinta>>

<<Sei sicura che sia io il padre e non Gioele ?>>

<<Ma ancora non l'hai capito scemo?>> chiese Venere sedendosi sul bordo della vasca del suo bagno.

<<No, che cosa dovrei capire?>>

<<Che da Gioele non mi sono neanche fatta sfiorare. Sei sempre stato tu l'unico. Ti ho detto di Gioele perché ero gelosa di Madelaine>>
Efesto sorrise e si allontanò dalla stanza che stava revisionando con i costruttori. Era sul cantiere per un progetto.

<<Bene, sappi che comunque vada non ti lascio. Sei diventata fin troppo importante per me>>

<<Vorresti una bambina o un bambino?>>

<<Non lo so, l'importante è che abbia gli occhi e i capelli della mamma>>

<<Avrà sicuramente gli occhi verde acqua e i capelli ricci>>

<<Sarà amato o amata da tutti, su questo non c'è dubbio. Immagina Julieta e Vincenzo come lo o la vizieranno. Già li vedo estasiati>>

Venere scoppiò a ridere e si portò una mano sul ventre.

<<Sono pronta>> disse poi sporgendosi per leggere il risultato.

Rimase in silenzio per un pochino.

<<Venere, tutto ok?>> chiese Efesto preoccupato .
<<È negativo>> disse monocorde, Efesto con tono dolce e apprensivo le rispose: <<abbiamo tempo, tu soprattutto hai tempo per diventare una mamma stupenda. Te lo prometto Boccoli d'oro, riuscirai a costruire la famiglia che desideri ok? Che sia con me o con un altro, non importa. Ci riuscirai>>
<<È che forse un po' ci speravo nel vedere che fosse positivo. >> disse tenendo in mano il test.
<<Vorrà dire che da adesso in poi faremo solo sesso>> rispose ridendo.
<<Questa sera non posso, lo sai che devo uscire per forza con Riccardo>>
<<Io devo vedere Anna per questioni di lavoro, però possiamo sempre inventarci una scusa e stare insieme sta notte.>>
<<Te ne sei andato da casa questa mattina e già ti manco?>>

<<Mi manchi sempre boccoli d'oro.>>

<<Mi dispiace comunque di non averti reso papà>>
<<Venere, non pensarci più. Respira, andrà tutto bene >>

Venere riattaccò, poi buttò il test di gravidanza nel cestino e si guardò allo specchio.
Cominciò a carezzarsi il ventre, facendo finta di avere un bambino dentro di sé.
Lo desiderava da morire e un po' c'era rimasta male che non fosse ancora ora.
Ma decise di non pensarci più, perché doveva uscire con Riccardo, un figlio di papà, futuro avvocato che le aveva chiesto di uscire già due volte e lei aveva sempre sviato l'invito.
Efesto le disse :<<tu vacci, fai vedere che non ti interessa per nulla e vedrai che non ti cercherà più>> e così decise di ascoltarlo.
Si fece una doccia, si asciugò i capelli ricci e poi passò quasi mezz'ora davanti all'armadio alla ricerca di un vestito elegante.
Decise di optare per un vestito lungo nero di seta regalatogli da Efesto e ai piedi delle décolleté nere.
Tornò in bagno, si spruzzò il suo profumo sul collo, sui polsi, sul petto.
Si controllò per un'ultima volta allo specchio, prese la prima borsa che trovò in casa e ci infilò il telefono e il portafogli e poi uscì.
Al di sotto lo stava aspettando Riccardo con la sua tesla bianca.

Noi, vinti dall'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora