Un anno e mezzo dopo
Montecarlo.
[...]
<<Allora come ti chiami boccoli d'oro?>>
<<Venere>> rispose ripassandogli la sigaretta,
<<Curioso...io mi chiamo Efesto.>><<Efesto...un nome molto particolare e ricercato>>
<<Colpa di mio padre, suo nonno si chiamava così>> rispose lui allungando la mano verso di lei per poter riprendersi la sigaretta. <<I tuoi occhi verdi, il tuo viso, i tuoi boccoli dorati, li ho già visti>> Efesto sorrise e si sedette meglio sul letto, facendo sempre attenzione a non spostare il lenzuolo dal suo bacino. <<Sì, ci siamo già incontrati, ma mai presentati ufficialmente>> Venere aggrottò le sopracciglia: <<che cosa intendi dire?>> <<che non mi conosci con il nome di Efesto.>> <<mi stai confondendo>> Efesto buttò fuori il fumo aspirato e poggiò la sigaretta sul posacenere che stava sul comodino <<ogni primo venerdì del mese, tu eri sempre presente a "lo bohémien" a ballare e cantare in pista con una ragazza dai capelli rossi. Ti ho notata subito sai? E' impossibile del resto non farlo, sei lì tra la folla spensierata, non hai secondi fini, non ti importa di chi ti è intorno. Ma è da un anno e mezzo che non ti vedo più ed oggi, finalmente, ti ho rivista sempre in mezzo alla folla, questa volta triste non più spensierata>> Venere rimase colpita, Efesto l'aveva notata a "lo bohémien" con Dafne.Lo guardò ancora negli occhi e nella mente rivide in modo vivido le serate con Vincenzo e la sua amata Dafne. Iniziò a cercare Efesto tra la folla.
Si guardò intorno al locale: al bancone, al divano, al biliardino, ai tavoli intorno alla pista e la pista, ma ad un tratto nel locale si spensero le Luci e si accesero quelle del palco. <<Buonasera, per chi non mi conoscesse il mio nome è Eliseo>>.<<Sei tu...sei Eliseo>> disse sconvolta Venere, Efesto scoppiò a ridere e le diede un buffetto sul naso.
<<Sì mia bella, bellissima Venere, sono Eliseo>>
<<ma perché usi un altro nome?>>
<<perché preferisco usare uno pseudonimo>> <<no, non è solo questo..c'è altro, non è così?>>
<<che vuoi dire?>>
<<il tuo viso ti tradisce Eliseo, tu nascondi tanto dolore dietro i tuoi occhioni verdi>> Venere gattonò sul letto e si mise seduta a cavalcioni su di lui: <<ed io non vedo l'ora di leggerti dentro>> gli disse sulle labbra rosse. Efesto per poco non ebbe un orgasmo grande quanto il palazzo in cui si trovavano.
<<Ed io? Posso leggerti dentro? Avrò il tuo permesso? E' da un bel po' che voglio farlo, da più di due anni.>> rispose stringendola per i fianchi <<penso che tu sia stato già abbastanza dentro di me o no?>> gli disse provocandolo, <<io non voglio smettere e tu?>> <<neanche per scherzo. Venerdì sarai lì?>> <<e tu? Ci sarai venerdì?>> <<vuoi che venga con i cartelloni?>> <<la prima volta che ti ho vista, indossavi una maglia rosa striminzita senza reggiseno, un paio di jeans chiari e delle scarpe samba rosa. Mi farai l'onore di rivestirti esattamente così? Senza reggiseno ovviamente, altrimenti non vale>> <<vuoi anche senza mutande? O quelle me le toglierai nel backstage?>> gli rispose sorridendogli, <<ci sono solo dei camerini ovvero i bagni...forse staremmo più comodi a casa tua nel tuo letto>> Venere scoppiò a ridere: <<va bene, ci sto>>Venerdì
V: Vin, ti va di uscire?
Vin: Dimmi di più ;)
V: Serata a "lo bohémien"
Vin: Sei sicura?
V: Sì, devo farti conoscere una persona
Vin: Ci vediamo dopo, per le 21:30 sono sotto casa tua, fatti trovare pronta in tempo per favore
V: Lo sarò, promesso <3
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Noi, vinti dall'amore
أدب نسائي⚠️COMPLETATA⚠️ Quando due anime sono destinate a stare insieme, non importa la distanza o il tempo. Un modo per ricongiungersi lo troveranno sempre, perché entrambe sono vinte dall'amore. Ma riusciranno a reggere i cambiamenti, la crescita e nuovi...