Capitolo 48

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<<Lo siento mucho Ares>> [Mi dispiace tanto Ares] disse Soledad raggiungendo Ares, che era allungato sulla sua sdraio, fuori nel balcone della sua stanza.

<<¿Lo sabías eh?>> [Lo sapevi eh?]

<<No, te juro Ares, que me he enterado esta noche>> [ No, ti giuro Ares, che l'ho scoperto questa notte]

<<No sé si puedo creerte>> [Io non so se riesco a crederti]

Soledad si inginocchiò dinanzi a lui, gli prese la mano e Ares notò i suoi occhi umidi.
<<Ares te juro, te juro, que yo no sabía nada de eso. Siempre te he querido como un hermano incluso cuando sabía que no lo éramos, ahora mi sentimiento se ha fortalecido. Somos hermanos, en tus venas fluye mi misma sangre.>> [Ares ti giuro, ti giuro, che io non ne sapevo nulla. Ti ho sempre voluto bene come un fratello anche quando sapevo che non lo eravamo, ora il mio sentimento si è rafforzato. Siamo fratelli, nelle tue vene scorre il mio stesso sangue.]

Ares le sorrise, aveva ragione, erano fratelli.
Egli si mise seduto e abbracciò sua sorella.
<<Te quiero Sole, como siempre>> [Ti voglio bene Sole, come sempre]

<<Tendrás que tomar el lugar de papá en la empresa, no es mi lugar: es el tuyo. Siempre lo ha sido y Carlos, o más bien papá, también se había dado cuenta.>> [Dovrai prendere tu il posto di papà all'azienda, non è il mio posto: è il tuo. Lo è sempre stato e anche Carlos, o meglio papà, se n'era accorto.] disse lei staccandosi dall'abbraccio.

<<¿Qué estás diciendo?>> [Ma che stai dicendo?] chiese confuso.

<<Después de ver tu habilidades no solo en el factor contable, sino también en el factor de diseño, decidió dejarle su papel a ti. Tendrás las riendas de la empresa. Ares Moreno, el nuevo jefe del AMor-eno.>> [Dopo aver visto le tue abilità non solo nel fattore contabile, ma anche nel fattore del design, ha deciso di lasciare a te il suo ruolo. Avrai tu le redini dell'azienda. Ares Moreno, il nuovo capo dell'AMor-eno.]

Ares sorrise con tutto il suo cuore, era giunto il momento di portare avanti il nome della sua famiglia, e lo avrebbe fatto con onore e per amore di sua nonna Gabriella e del suo amato papà Carlos Moreno.

Era pronto, se lo sentiva.

<<Estoy listo.>> [Sono pronto.]

Tre giorni dopo, Ares entrò nell'azienda vestito di tutto punto e con un'estrema eleganza e sobrietà fece un discorso a tutti i suoi dipendenti, annunciando loro che le redini dell'azienda ora le aveva lui, che non sarebbe cambiato nulla; anzi avrebbe apportato solo delle modifiche dal punto di vista dei modelli di lingerie, che per lui dovevano essere più innovativi e diventare ancora più grandi e indimenticabili.
Tutti avrebbero dovuto conoscere ed indossare capi di AMor-eno.

Isabella, l'ex assistente di suo padre, ora era diventata la sua di assistente e non poteva fare scelta migliore. Isabella conosceva Ares da quando era piccino, andavano d'accordo e riuscivano a parlare e discutere di qualsiasi cosa, era il suo braccio destro perfetto.

Conobbe in seguito Alvaro, un ragazzo pieno di tatuaggi con i capelli neri e gli occhi verdi.
Alvaro fu l'unico a trattare Ares come un ragazzo, come un amico, non come un capo e basta. Sì, gli portava rispetto, ma allo stesso tempo gli faceva battute e lo invitava ad uscire con il suo gruppo di amici, perché aveva notato come il giovane capo dell'azienda AMor-eno, stesse male.
Così la prima volta che Ares acconsentì ad uscire conobbe anche Miguel, il migliore amico di Alvaro.

Fu Alvaro che propose ad Ares di andare negozio per negozio di intimo a Malaga, affinché potessero rivendere i loro prodotti; per puro caso fortuito, toccò ad Ares ad andare in un negozio in particolare e conobbe Carmen Martinez.
Da lì in poi, per cinque anni, la sua vita divenne monotona.
Lavorava, parlava con i suoi tre amici e poi tornava a casa per stare con Carmen, era un circolo vizioso.

Noi, vinti dall'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora