A: Ho iniziato a leggere il libro, per ora mi sta prendendo tantissimo :)Maya e Venere lessero in contemporanea il messaggio dall'anteprima sullo schermo del cellulare.
<<Perché non gli rispondi?>> <<sembrerò stupida, ma ci sono rimasta male nel vedere la lingerie di Rachele lì, sulla sua scrivania>> rispose Venere girandosi supina sul letto. <<Venere, ma tu come lo sai che è di Rachele?>> <<che cosa vorresti dire?>> <<che magari non è della sua ex ragazza?>> <<e che cosa ci deve fare Ares di una lingerie?>>, Maya non rispose.
<<Ma quindi ti piace?>>
<<Sì.>>
<<E lui questo lo sa?>>
<<No.>>
<<E cosa stai aspettando?>>
<<Io...ho paura.>>
<<Paura di che cosa esattamente?>>
<<Del rifiuto.>>
Maya si alzò dal letto sospirando.
<<Sei arrabbiata?>> chiese Venere mettendosi seduta sul bordo del letto.
<<Venny, io ti voglio veramente tanto bene, ma questo discorso io non lo concepisco, sul serio.>> rispose Maya poggiando il corpo alla scrivania.
<<Se ti piace perché non dirlo? Ti rifiuta? Sti cazzi. Non sarà né il primo né l'ultimo uomo sulla terra. Se non dovesse ricambiare peggio per lui, e se ti eviterà e non ti guarderà più in faccia: sti cazzi di nuovo. Lo sai perché?>>
<<No>>
<<Perché magari incontrerai un pinco pallino qualunque, che contraccambierà e che ti farà provare emozioni forti. Ares non è l'unico uomo al mondo di cui puoi innamorarti.>>
Maya si riaccostò a Venere, e si accovacciò per raggiungere il volto della sua amica.
<<È chiaro?>> le chiese infine prendendole il volto con entrambe le mani.
<<Sì, è chiaro>> rispose Venere sorridendole.
<<Ti dichiarerai?>>
<<Ho bisogno di tempo, non sono così coraggiosa...ma so che lo farò.>>
Maya le sorrise e le lasciò un bacio sulla fronte.
<<Bene, ora vado che Luca mi sta aspettando.>> disse recuperando la sua borsa.
<<Tra te e Luca, chi è stato il primo a dichiararsi?>> <<io, anche perché se stavo ad aspettare Luca, ad oggi staremmo ancora parlando per messaggi.>> rispose Maya ridendo.
<<A volte gli uomini sono insicuri dei propri sentimenti, e hanno paura anche loro del rifiuto, alcuni non lo dimostrano altri sì. Se io non avessi chiesto a Luca di uscire, lui non avrebbe fatto il primo passo, perché mi disse poi, che non riusciva a capire dai miei atteggiamenti se io ero interessata a lui o meno>> <<Beh ha ragione, non sei molto facile da comprendere>> rispose Venere sorridendo.
<<Sh! Non farlo sapere a Luca, altrimenti questo me lo rinfaccerà per sempre. -disse ridendo- Va bene, io vado . Ti voglio bene Venny>>, Venere si alzò e raggiunse la sua amica alla porta, la strinse a sé. <<Anche io ti voglio tanto bene Maya, grazie di tutto>> si distaccarono e Maya le fece una carezza sul viso con il pollice e dopodiché uscì. Venere rimase lì ferma sorridente.***
Nelle orecchie di Ares, risuonava musica commerciale, che stranamente durante il lavoro gli dava la giusta carica per continuare.
Gli vibrò il cellulare, gli era arrivato un messaggio.
Ale: A che ora oggi in palestra?
Rimase deluso. Sperava con tutto il cuore che fosse la sua bellissima diosa.
Il giorno prima, dopo che Venere se ne fosse andata, la signora Mariella bussò alla porta di Ares.<<Ei Mariella, hai preparato un nuovo dolce?>> chiese Ares sorridendole.
<<Come mai Venere era turbata?>>
<<Che cosa?>>
<<Venere, aveva gli occhi più tristi mai visti prima.>>
<<Io...>>
<<Ares, te lo avevo detto o sbaglio?>> , Ares rimase in silenzio, d'altronde non aveva né detto né fatto alcuna cosa.
<<Fai attenzione, quella ragazza sembra dura, ma ha solo bisogno di protezione e amore.>> detto ciò se ne andò, lasciando Ares perplesso allo stipite del portone.Dopo quel discorso, aveva riflettuto tutta la notte su ciò che potesse aver turbato Venere.
Ma non ricordava di aver detto qualcosa di orribile, dunque non capiva che cosa potesse aver fatto di così sconvolgente.Controllò l'orologio, erano le 16:30.
A: Mi sto preparando, dieci minuti e sono lì.
Recuperò il suo borsone da palestra da sotto il letto e aprì il portone, quando si ritrovò di fronte Rachele.
<<Ciao, non hai risposto alla mia chiamata e neanche al mio messaggio di ieri pomeriggio.>>, <<io stavo uscendo, quindi...>> disse Ares richiudendosi la porta alle spalle, <<aspetta ti prego>> <<quanto ancora devo aspettare Rache'...non mi va più. Non ho più voglia.>> aggiunse infine iniziando a scendere le scale. <<Ares, ho commesso uno sbaglio a lasciarti. Eri tu, sei e sempre sarai la mia persona.>> Ares continuò a scendere gradino per gradino, smise di ascoltarla. <<Ares>> disse Rachele afferrandolo per un braccio, <<guardami, ti prego>> disse con il fiatone. <<Ti guardo Rachele, ma non vedo nulla. Vedo solo il volto di una ragazza di vent'anni che ha commesso una cazzata e ora chiede il perdono. Perdono, che non giungerà mai. E lo vuoi sapere il perché?>> chiese Ares strattonandosi dalla presa di lei.
<<Perché?>> chiese lei guardandolo negli occhi.
<<Perché mi sono innamorato.>> disse Ares senza pensarci due volte, <<ti sei innamorato?>> <<Sì.>> <<oddio...ma allora...- si mise una mano davanti la bocca e rifletté, finché non la tolse- ecco perché hai interrotto il sesso. Non riuscivi a raggiungere l'orgasmo con me...non è così?>> Ares non rispose. <<Certo che è così...ora si spiega anche il motivo per cui tu non mi abbia risposto al telefono; né alla chiamata né al messaggio...>> aggiunse guardandolo negli occhi.
<<Ma come è successo?>> <<non ti devo alcuna spiegazione Rachele>> <<Già...non siamo più nulla...>> <<esattamente. E ora lasciami in pace>> disse infine Ares ricominciando a scendere le scale, ma per Rachele la discussione non era finita qui : <<è per questo che ora vai in palestra? Mh? Per far colpo con i tuoi muscoli su questa nuova ragazza? Beh, se fosse così hai molto da lavorare. Insomma guardati; hai un fisico sciupato si vede che non mangi mai, d'altronde non lo hai mai fatto quando stavamo insieme...e le tue braccia...sono così esili; mi chiedo come faccia il tuo fisico a sostenere il borsone che hai in mano>> disse ridendo di lui.
Ares incassò tutto e continuò a camminare.
<<Dovrai andare in palestra tutta la vita se vuoi mettere su due spalle enormi. Forse hai ragione, dovrei lasciarti e tornare da Marco. Almeno lui aveva i muscoli e mi sapeva scopare anche meglio di te!>> urlò arrabbiata.
Ares scese l'ultimo gradino e si chiuse il portone del palazzo alle spalle.Ci vengono dette nella nostra vita tante parole , che magari per meccanismo di protezione, ci sfiorano soltanto e non facciamo in modo che ci coinvolgono, ma entrano, in qualche modo, comunque in noi. Perché noi siamo delle spugne, assorbiamo tutto, e poi a seconda di ciò che ci può fare più o meno male, di ciò che possiamo sopportare o non sopportare; di ciò che abbiamo vissuto, di ciò che siamo, o di ciò che abbiamo già collezionato circa i nostri limiti, quel materiale finisce sotto il tappeto, oppure no.
E per quanto Ares stesse cercando in tutti i modi di far prendere la polvere alle parole di Rachele, il posto sotto al tappeto è stato già occupato dalle parole ricevute da bambino.
E così quel sermone pieno di cattiveria rimase sul letto, in bella vista.______________________________
Questo capitolo doveva uscire ieri, ma ero troppo stanca per via dello studio matto e disperato...Buon inizio di settimana (in ritardo) a tutti/e! A presto, Giulietta.
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Noi, vinti dall'amore
Romanzi rosa / ChickLit⚠️COMPLETATA⚠️ Quando due anime sono destinate a stare insieme, non importa la distanza o il tempo. Un modo per ricongiungersi lo troveranno sempre, perché entrambe sono vinte dall'amore. Ma riusciranno a reggere i cambiamenti, la crescita e nuovi...