<<Quindi hai origine greche>> chiese Venere guardando incantata la ragazza dai capelli rossi.
<<Sì, ma purtroppo non lo conosco bene il greco e un po' mi spiace>>
<<Io l'ho studiato per cinque anni!>> rispose euforica.
<<Venny, non è lo stesso greco che c'è ora, tu sai quello antico, è come se adesso arrivasse uno straniero e ti parlasse in latino...>> le disse Dafne sorridendo.<<Io ho fame, vuoi qualcosa da mangiare?>> le chiese la rossa, <<un muffin ai mirtilli>> <<ok, allora aspettami qui, torno subito.>> disse Dafne infine poco prima di alzarsi e andare a fare la fila al bar, fuori dalla biblioteca.
A quel punto Venere Iniziò a leggere, più che studiare, il mattone che aveva davanti con il suo evidenziatore verde lime, finché una sigaretta cadde sul manuale. Venere alzò la testa e vide Vincenzo sorridente accanto a lei <<pausa sigaretta?>> le chiese sedendosi di fianco, <<no, sto aspettando che una ragazza che ho appena conosciuto mi porti il mio muffin ai mirtilli, Vince', dovresti vederla e conoscerla, è stupenda.>> <<come si chiama?>> <<Dafne>> Vincenzo allargò ancor di più il suo sorriso, <<la italo-greca di lettere moderne?>> <<sì lei, come la conosci?>> <<era fidanzata con un mio amico, Dafne è molto simpatica, mi piace un sacco, peccato che abbia dovuto subire tradimenti su tradimenti>> <<che schifo, povera Dafne>> <<non ti preoccupare, Dafne gliel'ha fatta pagare cara a quel grande coglione del mio amico>> Venere si incuriosì: <<cioè?>> <<durante un pranzo con i genitori di lui, Dafne si occupò di preparare il dolce. Quando aprì il contenitore sulla torta c'era l'immagine del mio amico e questa ragazza, con cui stava tradendo Dafne, mentre si baciavano seduti ad un tavolo fuori al bar. Sotto la foto ha fatto scrivere con la glassa rossa "viva l'amore". La madre del mio amico appoggiò Dafne e lo cacciò di casa.>> Venere sorrise e si rese conto che quella ragazza le stava diventando sempre più simpatica.
<<Vin!>>
<<Dafne! Ciao mia bella rossa>> disse lui alzandosi dalla sedia e sporsi verso Dafne per lasciarle un bacio sulla guancia.
<<Non sapevo che tu fossi amico con Venere>> <<compagni di sigarette e di serate "pazzerelle", come ama definirle la riccia qui seduta>> disse scimmiottando Venere.
<<Mi spiace ma se sapevo che venivi anche tu, ti avrei preso un muffin anche a te>> disse lei porgendo quello ai mirtilli a Venere, mentre lei si tenne quello al cioccolato.
<<No grazie, tanto avevo già mangiato il dolce da Mauro>> <<mh quella cazzo di torta al cioccolato bianco ce l'ho ancora in testa...ti giuro è stata un orgasmo.>> Venere rise, seguita a ruota da Vincenzo.
Rimasero insieme in biblioteca a studiare -o meglio, a ridere tutti e tre insieme, finché non giunsero le 19.30.
<<Ok, si è fatto tardi, io debbo tornare a casa>> disse Venere all'improvviso controllando il suo orologio al polso.
<<Io invece ho una proposta, per tutti e due>> disse Dafne osservando Venere e Vincenzo sorridendo, <<avanti parla rossa>> la incitò lui, <<oggi è il primo venerdì del mese, quindi questa sera ad un bar piccolo qui vicino che si chiama "lo bohémien" si esibisce un ragazzo bravissimo nel canto, fa cover di tutti i generi musicali ; il cibo e i drink sono buoni e poi ci sono tante persone che ballano e si divertono, perché non venite con me?>> <<io ci sto>> rispose il ragazzo entusiasta, <<io non so, mia madre...>> <<Venny dai, hai vent'anni tra un anno, vuoi vivere un pochino? Ti riporto io a casa al sicuro con la mia macchina, te lo prometto.>> le rispose Dafne afferrandole una mano con delicatezza.
Venere rimase a guardare le loro mani unite, sorrise e poi puntò lo sguardo negli occhi neri che aveva di fronte e le disse semplicemente: <<la musica la metto io però in macchina>>.
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Noi, vinti dall'amore
ChickLit⚠️COMPLETATA⚠️ Quando due anime sono destinate a stare insieme, non importa la distanza o il tempo. Un modo per ricongiungersi lo troveranno sempre, perché entrambe sono vinte dall'amore. Ma riusciranno a reggere i cambiamenti, la crescita e nuovi...