Capitolo 73

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❗️Quando vedete il * fate partire il video, buona lettura 🫶🏻


<<Mi manchi molto, scommetto che tu mi avresti portato a mangiare i nostri muffin in biblioteca...>>
Venere era tornata a Roma nel suo appartamento, in quel momento era distesa sul suo divano di velluto e guardava sul cellulare un selfie di lei e Dafne.
<<Eri bellissima Dafne, la donna più bella che io avessi mai visto>> disse sorridendo, <<pensi che Efesto sia quello giusto per me? Io credo di sì, non mi sono mai sentita così bene ed intimità con una persona; lui mi comprende perché in fondo siamo accomunati dalle stesse paure. Io e il mio amore sole siamo uguali. Ti sarebbe piaciuto sai? Infondo senza neanche accorgertene me lo hai fatto conoscere te la prima volta che siamo andate a lo bohémien...sai forse la nostra storia mia bellissima Dafne doveva finire così perché dovevo avvicinarmi ad Efesto. La tua morte non è stata vana.>>
Ad un tratto qualcuno suonò al citofono.
Venere si alzò dal divano e rispose : <<sì?>>

<<Mi hermosa diosa, buongiorno>>

<<Ares, ma che ci fai qui?>>

<<Ho preso la colazione>>

<<È stato un pensiero molto carino, ma non credo sia il caso che tu salga>>

<<C'è Efesto?>>

<<No>>

<<E allora perché non posso salire?>>

<<Perché ci siamo detti addio>>

Sentì Ares sospirare pesantemente.

<<Possiamo solo fare colazione?>>

Venere si sentì in colpa, e gli aprì il portone.
Quando aprì la porta del suo appartamento, Ares abbracciò Venere e cercò di baciarla sulle labbra, ma lei si discostò infastidita.

<<Come stai?>>
<<Bene, tu?>> 

<<Bene, come mai sei in Italia?>>

<<Non mi hai fatto più sapere per Malaga, così sono venuto io per te>>

<<Ma non serviva Ares>>

<<Volevo solo passare del tempo con te, ti pesa così tanto tutto questo?>>

<<Scusa, non volevo offenderti>>

<<Ho portato delle fette di torta di mele di Mariella>> disse porgendole una bustina bianca.
Venere la prese e si diresse nella zona living.
<<Preparo il caffè intanto siediti pure sul divano.>>
Ares si guardò intorno e notò che l'appartamento era in disordine; a terra vicino il divano c'era una valigia disfatta, spiccava un vestito blu notte.

<<Stai per partire?>>

<<Come? Non ti ho sentito>> rispose Venere voltandosi verso di lui.

<<Dico -disse indicando la valigia aperta- stai per partire ?>>

<<Oh...no, sono tornata ieri notte>>

<<Dove sei stata?>>

<<Montecarlo>>

<<Oh...quindi a Montecarlo ci vai, ma a Malaga da me no>> disse con tono accusatorio .

<<Non stiamo insieme, e comunque sia io sono libera di andare a Montecarlo quando voglio e quando mi pare.>>

<<Chi c'è a Montecarlo?>>

Noi, vinti dall'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora