Capitolo 55

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⚠️TW: scena sessuale, per chi non volesse leggerla, metterò un emoji che indicherà l'inizio e la fine.
Buona lettura!

V: Se ti chiedessi di fare una cosa folle, follissima, mi appoggeresti?

Vin: Non so occultare dei cadaveri, mi spiace ;)

V: Ah ah- no, non intendevo quello

Vin: Allora sono tutte orecchie

V: Ti va di accompagnarmi a Milano?

Dopo aver visto il suo principe spagnolo in tv, ed averlo sentito dire tutte quelle cose implicitamente riguardanti lei, si sentì scossa.
Voleva vederlo dal vivo.
Voleva capire se provasse ancora qualcosa per lui.

Vin: Non lo chiedi a Dafne?

Ecco forse non è il caso.

V: È da tanto Vin che non passiamo del tempo solo noi due insieme. Mi manca stare con il mio migliore amico

Vin: Sei solo una approfittatrice, ma ti voglio bene lo stesso

V: Quindi è un sì?

Vin: Dimmi il giorno e a che ora vuoi partire

V: Grazie Vin, ti voglio bene.

Poco dopo Venere gli inviò un pdf con il suo biglietto del treno, che avrebbero preso il giorno dopo per andare a Milano un'intera giornata e tornare la notte.

Erano di fatti le cinque del mattino, Vincenzo passò a prenderla con la macchina e andarono alla stazione Termini.

Avevano appena timbrato il biglietto e stavano raggiugnendo il binario giusto: li avrebbe aspettati tre ore e quaranta di viaggio.

<<Calcola che se vengo ucciso per colpa tua, ti giuro che torno in vita solo per uccidere anche te.>> le disse Vincenzo guardandosi attorno ridendo.

<<Quanto sei melodrammatico, te lo hanno mai detto che dovresti recitare nei teatri?>> rispose stando al gioco.

<<Senti, ma chi devi incontrare a Milano?>>

<<Che cosa intendi dire?>>

<<Sei vestita benissimo, ti sei truccata e inoltre -disse annusandole il collo- ti sei perfino messa il profumo>>

Quella mattina Venere decise di indossare una maglietta bianca a maniche corte decorata con una scritta rossa "but daddy, I love him", una gonna di jeans chiara e converse bianche, siccome non sapeva se a Milano avrebbe fatto freddo, aveva legato in vita una felpa grigia con il cappuccio.

I suoi ricci ramati erano stati lasciati sciolti.

<<Mi stai dicendo che gli altri giorni sono indecente e puzzolente?>>

<<No, dico solo che così sistemata ti ci metti solo per fare serata...quindi? Ho ragione io? Devi incontrare qualcuno?>>

<<Ma dai Vin, stiamo andando a vedere la settimana della moda, mi sembra il minimo che io sia un pochino sistemata, e poi tu dici tanto a me, ma anche tu non scherzi. Pare che ti sei fatto la doccia nel profumo e nel dopobarba.>>

Vincenzo invece mise dei jeans neri baggy, al di sopra una camicia a righe azzurrina che definiva le sue spalle muscolose e ai piedi, come sempre, le sue converse rosse. I suoi capelli neri ovviamente erano sempre rasati.

<<Eddai su, l'ho fatto solo per non apparire brutto vicino alla mia principessa... sul pisello.>> rispose facendole il dito medio.

<<Mi sto pentendo molto di averlo chiesto a te.>> gli disse spingendolo con la mano sul petto scherzosamente, <<beh lo hai fatto perché sai anche tu che con me ti divertiresti di più.>> <<non ti darò questa soddisfazione Vin>>

Noi, vinti dall'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora