⚠️ TW: aggressione
Se non ve la sentite di leggerla, ho inserito l'emoji nel momento in cui inizia la scena.Buona lettura!
Era la sera della fatidica festa di fine anno.
Venere era in camera a indossare i vestiti che aveva trovato nell'armadio di sua madre, quando aveva la sua età.
Una gonna nera aderente che le arrivava a metà coscia. Coscia che era coperta da una calza fina nera; a coprirle il petto c'era una maglietta nera con maniche a pipistrello. Ai piedi degli stivali estivi sempre neri.
Dopo essersi osservata un'ultima volta allo specchio, con disprezzo, decise di dirigersi in bagno perché doveva ancora truccarsi.
Sì spazzolò i capelli che aveva lisciato per l'occasione. Sì , perché sua madre le aveva detto: "fatteli lisci i capelli, che ci stai bene".
E immediatamente le tornarono in mente le parole di Matteo : "Hai così tanti capelli...secondo me liscia saresti più bella e in ordine".
Ed effettivamente osservandosi allo specchio, si rese conto che sembrava più in ordine con i capelli perché riusciva a pettinarli e a non apparire come una scappata di casa.
Sì mise il fondotinta, di correttore ne metteva poco; giusto sulle bolle per l'acne da preciclo e poi passò al suo blush rosso che donava vita ai suoi occhi blu, che venivano accentuati maggiormente con il mascara nero.
<<Stai molto bene>> disse sua madre entrando nel bagno.
<<Grazie ma'>> <<è arrivata Anna, ti aspetta di sotto con Angelo.>> <<sono pronta, devo mettermi solo il profumo e ho fatto.>>
Dopodiché prese la sua borsa con all'interno il cellulare e i documenti ed uscì senza giacca, quella sera faceva molto caldo.
Non sembrava una sera di metà maggio, ma più una sera di giugno inoltrato.Quella sera la luna era piena, e si chiese se Ares l'avesse vista e se avesse pensato a lei.
<<Sei bellissima Venny>> disse Anna vedendo entrare nell'auto la sua amica sul sedile posteriore passeggero.
<<La piccola Venere, non è più così piccola. Dimmi un po', c'è anche il ragazzo che ti piace?>> chiese Angelo sorridendole.
<<No, è in Spagna attualmente>> rispose con tono triste. <<Scusa, non volevo infierire>> disse Angelo infine inserendo la freccia e mettendo la prima, pronto per immergersi nelle strade romane che stavano iniziando a popolarsi da giovani in cerca di divertimento.Arrivarono di fronte ad una villa, che era ad un solo piano. Davanti la facciata c'era un grande portico, in cui si trovavano i buttafuori che controllavano i biglietti degli invitati. C'erano grandi vetrate ad arco, aveva quell'aria di vissuto che non la rendeva minimamente antica, anzi, la rendeva estremamente affascinante.
<<Divertitevi>> disse Angelo alle due amiche mentre scendevano dalla macchina, <<ciao Angioletto, passa una bella serata>> rispose Venere sorridendogli. Le due giovani si presero per mano, si guardarono negli occhi, e Anna le disse: <<divertiti, è la tua serata: non pensare a nient'altro. Ci sono io con te>>.
Quando entrarono nell'edificio, in pista trovarono tanti ragazzi e ragazze, chi ballava, chi beveva, chi fumava, chi parlava, chi si baciava tutto a ritmo di musica.
Venere rimase incantata a guardarsi intorno, le sembrava una situazione surreale, finché non senti una presa sui suoi fianchi da dietro: <<Venny! Finalmente!>>, Venere si voltò, era Maya, ed era bellissima quella sera.
Indossava un elegante tubino bianco, i suoi capelli neri erano legati in uno chignon e i suoi bellissimi occhi verdi, erano stati evidenziati dalla matita nera e dal blush rosso.
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Noi, vinti dall'amore
Chick-Lit⚠️COMPLETATA⚠️ Quando due anime sono destinate a stare insieme, non importa la distanza o il tempo. Un modo per ricongiungersi lo troveranno sempre, perché entrambe sono vinte dall'amore. Ma riusciranno a reggere i cambiamenti, la crescita e nuovi...