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Ashley si risveglió su un lettino con una coperta viola scuro di lana sopra il suo copro magrolino.
la cosa la spaventó perché era sicura che si fosse addormentata sul divano.
qualcuno era li con lei.
ora riusciva a vedere meglio la casetta in cui giaceva. le pareti erano di un bianco molto sporco, quasi grigio, c'erano mani intimbrate di sangue sulle pareti.
rassicurante.
poi si spostò al camino. acceso. come era possibile che quel camino era acceso??

«oh. sei sveglia.» una voce acuta ma maschile attirò la sua attenzione.

«oddio mi scusi! non pensavo fosse occupata questa casa. ora prendo le mie cose e me ne vado.»

«nono... puoi restare... per ora...» Lui si avvicinò ad Ashley. era un uomo sotto i 40 anni.
«ti ho preparato una... cioccolata calda... è una cosa che a voi "umani" piace...»
egli gli porse una tazza viola a pua verdi con dentro la cioccolata con qualche noce grattugiata sopra.

«oh.. grazie!» prese la tazza sorseggiandola.

«comunque... mi chiamo Caleb, umana.»
Ashley notó subito che Caleb aveva delle cicatrici sul petto.

«che sono quelle cicatrici?» domandò immediatamente ella.

«umh... nulla... è stato un semplicemente mostro..» rise istericamente.

«ok Caleb... comunque mi chiamo... Ashley. si sono un'umana ma sto cercando al più presto di tornare a casa.»

«beh, hai trovato la persona giusta... più o meno...»

«sai come riportarmi a casa?»

«tecnicamente si, praticamente no..»

rimasero in silenzio.

«come sei finita qui... Ashley?» gli domandò Caleb.

«beh... un portale mi ha portato qui..»

«oh... mi dispiace... questa mi ricorda di una storia di una donna poco più grande di me che ha fatto la tua stessa fine. è molto simile a te...»
la situazione era molto imbarazzante.
«beh, Ashley, io ti ho lasciato una maglia e una felpa in bagno se ti vuoi cambiare..»

«grazie Caleb..»

nel frattempo che andava nel bagno, guardava delle foto appese ai muri. una specifica dove c'era una bambina che stava facendo una magia.
poi ce n'era una dove la stessa bambina non contenta del vestito che le avevano preso i genitori.
ed infine la bambina, ormai grande, che si è fatta un taglio mascolino. sopra il maglioncino che indossava, c'era una targhetta con su scritto "Caleb".

«Caleb, posso farti una domanda?» gli domandò.

«certo...»

«chi è lei?» gli indicò la bambina.

«..sono io, ma infelice. guarda la differenza tra questa foto e quella. in questa dove sono vestito mascolino sono più felice.»

«oh.. sei trans?»

«si.»

«grazie per avermelo detto.» gli sorrise. poi si andò a cambiare.

era una maglietta arcobaleno sbiadita con sopra una giacca rossa a quadri chiari.
poi notó anche che aveva il naso leggermente sporco di sangue, quindi si puli con un po' di acqua.

«ti do un consiglio... quando vai fuori portati sempre un'arma. è l'isola verde, ma comunque non è sicura...» le disse Caleb, dandole 2 pacche sulla spalla.

«penso che ora devo andare, devo trovare un modo per tornare a casa... è stato un piacere, Caleb.»

«certo, Ashley. mi raccomando, se non trovi nulla, torna qui. sei stranamente benvenuto a casa mia»

ANGOLO AUTORE
innanzitutto, questo è Caleb=

pronomi= He/Hime nulla ci vediamo al prossimo capitolo, ciao<3👍👍👍

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pronomi= He/Him
e nulla ci vediamo al prossimo capitolo, ciao<3👍👍👍

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