6.10

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Caleb andò verso un albero e ne tolse un grosso ramo appuntito. poi cominciò ad attirare l'attenzione delle guardie slime facendo il più rumore possibile.
appena attirò una dozzina, cominciò a colpirli alla testa, uccidendoli per sempre.
le macchie di slime mischiate al sangue cominciarono ad andare sopra i vestiti.
visto da fuori era uno spettacolo orrendo.
si riuscivano ad intravedere teste quasi aperte, budelle che uscivano dai corpi degli zombie, arti appesi a solo qualche vena.
seriamente, che schifo!

nel mentre, il resto del gruppo entrò nella base.
cercavano di mimetizzarsi il più possibile a quel posto, nascondendosi nelle ombre o facendo qualche diversivo.
dopo qualche minuto, riuscirono a trovare un lungo corridoio dove, alla fine, situava la stanza dove si trovava Karen.
sfortunatamente erano seguiti da migliaia di zombie.

«perfetto. li c'è il trono di Karen.» indicò Adele.
«noi vi aspettiamo qua.» continuò, accoltellando qualche vagante.

«aspettate, ma Emilio?» domandò Ashley.

«lo troveremo, vai però!» disse Adele, dando un calcio ad uno zombie, facendogli esplodere la testa.

il corridoio era lunghissimo.
e silenzioso.
i suoi passi rimbombavano nella stanza, cosa che le metteva i brividi.
poi arrivò alla maniglia del grosso portone.
Ashley sospirò e poi spalancò la porta.

davanti a lei c'era sua madre, davanti al balcone, appoggiando i gomiti alla ringhiera e tenendosi la testa coi palmi delle mani.

lei non si girò.
Ashley era confusa. perché non stava facendo nulla?
poi Karen si girò di colpo, facendo diventare le sue mani di slime, e cominciò a correre verso di lei.
Karen formò una spada con le sue mani e cercò di colpire Ashley che, però, schivò.
il demone cercò di fare un contrattacco, formulando un incantesimo, ma poi si ricordò che lei non sapeva NIENTE di incantesimi.

«merda!» urló, scappando.

«stupido demone, se vuoi uccidermi almeno vieni preparato!» rise.

Ashley corse verso le armi e trovò una lancia.
proprio in quel momento Karen cercò di colpirla, ma la castana si difese proprio con quella.
la mutante colpi il demone alla spalla, facendole un piccolo taglietto. però Ashley ripose, facendole un taglio simile alla caviglia.
Karen prese alla sprovvista sua figlia e le diede un pugno in faccia, facendola cadere per terra. ma Ashley si rialzò subito, volando.

«certo per essere un demone sei davvero debole!» rise Karen, per poi subirsi un raggio di luce al petto.
Ashley era sorpresa quanto lei. come aveva fatto?
«cazzo!» urló.
«non ti arrendi proprio eh?» le domandò.

nel mentre Emilio cominciò a correre verso il piano inferiore, ovvero quello di suo padre.
aveva studiato quella mappa, quindi non ci mise molto per arrivare lì.
spalancò la porta del trono e cacciò subito la pistola.

«oh ciao Emilio, ti aspettavo!» disse suo padre, con tono scherzoso.

Emilio non fece espressioni.

«dai! non sei felice di giocare col tuo eroe?» gli sorrise a 32 denti.

«stronzo»

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