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«sono le 2.» disse Ashley, sentendo la sveglia dell'orologio sul suo telefono.

«ok. vado a svegliare gli altri.»

Ashley sentì un brivido sulla schiena.
il grande giorno era arrivato.
05/04/24, 02:00.
aveva ansia.
era così preoccupata.
oggi poteva essere l'ultimo giorno di chiunque.
si spera non di qualcuno di loro.
Ashley aprì la mappa del castello che Caleb le diede qualche oretta prima.

«avete un piano oppure giochiamo ai gladiatori?» domandò Emilio, quasi irritato.

«si guarda, andiamo a modi kamikaze!» aggiunse Adriano, scherzando.

«il piano è semplicemente...» Caleb guardò Ashley, non sapendo come dirlo.

«uccidere Karen.» continuò lei.
«ok, ho pensato che io vado ad ucciderla, mentre voi mi difendete dalle guardie slime.»

«guardie slime?» domandò Adriano.

«persone morte nelle isole riportate in vita, lunga storia.» gli spiegò Adele.
«per ucciderli bisogna colpirli in testa, possibilmente tra gli occhi.»

«Caleb hai altre armi?»

lui fece di no con la testa.
Ashley diede il suo coltellino ad Adele.

«e tu?»

«me la caverò, sono trasformato, sicuramente avrò qualche potere.» le rispose nonchalant.
«dovremmo dividerci in gruppi però. e qualcuno dovrebbe rimanere fuori.»

«rimango io, posso sopportare più zombie.» si propose Caleb.

«sicuro?» gli chiese il demone.
lui annuì.
«ok. due di voi dovrebbero tenere a bada i vaganti.»

«mi propongo!» dissero in coro la violetta ed il biondino.

«hey fermi fermi! ed io?» domandò il corvino.

«tu devi semplicemente guardarmi le spalle se qualche guardia entra nel trono di Karen.»

tutti si alzarono e cominciarono ad andare.

«ragazzi è una missione suicida questo piano!» cercò di spiegare Emilio, tenendo in considerazione suo padre.
«ragazzi ma mio padre- cioè lui-» non riusciva a spiegarsi.
suo padre sarebbe riuscito ad ucciderli tutti al primo tentativo.
«vi prego dobbiamo rivisionare tutto!» aggiunse.

«Emilio hai idee migliori?» domandò Ashley.

lui stette zitto.

«aspetta, che dovevi dire di tuo padre?» domandò il biondo.

«è una lunga storia.» disse, continuando a camminare.

Emilio non vuole seguire quel piano.
sarebbe perfetto se non fosse per suo padre.

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«ciao Papà!» Emilio sorrise, togliendo lo sguardo dal suo fumetto.

«hey piccolo astronomo.» gli sorrise.

«dov'è mamma?» domandò, guardandolo con i suoi occhioni verdi.

«a fare la spesa, sta sera mangiamo il ceviche, tua mamma voleva provare a farlo.» gli sorrise.

«davvero?» sorrise.

«davvero davvero.»
«ti mangi ancora le unghie?» gli domandò, guardandogli le mani.

«sì.»

«beh, se posso darti un consiglio, non aspettare l'aiuto altrui.»

«che.. che vuoi dire pa'?»

«se nessuno sta dalla tua parte, e la tua parte è quella corretta, devi imparare a prendere in mano la situazione ed a gestire il problema da solo.»

«e... che c'entra col mangiarsi le unghie?»

«vedrai piccoletto, vedrai...»
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Emilio pensò a ciò e, appena il suo flashback finì, si accorse di essersi mangiato di nuovo le unghie.
poi ebbe l'illuminazione.

doveva prendere in mano la situazione e gestire il problema da solo.

ANGOLO AUTORE
BUONA PASQUAAAA
IL NUMERO DEL CAPITOLO HAHAHAHAHAH
comunque chissà cosa intende Emilio con questa frase... chissà.
comunque spero che vi sia piaciuto questo capitolo e ci vediamo al prossimo, ciaoo! 🫂❤️💯

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