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era passata quasi un'ora da quando quel gruppo di persone cercó di uccidere Ashley.
ed ancora non aveva collegato il tutto.
e nemmeno Caleb aveva collegato un cazzo.

«oddio... ma avevi detto che quell'infermiera voleva che tu scappassi, no?» ragionó Caleb, giocherellando con la penna a sfera viola che si ritrovava in mano.

«beh... si...» rispose Ashley, bevendo una tazza di caffè.

«allora vuol dire che forse... lei ti sta cercando.»

«ma... lei chi?»

«ok.. è cominciato tutto 5 anni fa... un'umana è stata teletrasportata in questa realtà, perché il nostro popolo cercava un capo. nessuno era disposto a farlo, perché tutti avevano un potere diverso. il capo, invece, doveva avere un insieme di poteri, tutti in uno. e un umano era perfetto per questo. perché si poteva diagnosticare il potere dentro l'umano e renderlo una specie di dio. teletrasportarono una sconosciuta, aveva 40 anni.
la sconosciuta disse:
"umh... perché mi avete portato qui?"
e i maggiori dissero:
"abbiamo bisogno di un supremo, depresso e solo per avere vendetta e controllo sull'universo."
quella donna, al quanto ne sappia, ha abusato la sua famiglia e appena il marito chiese divorzio, la buttarono fuori di casa. era il suo momento di risplendere.
solo che la donna... abusó del potere.
ora non so più nulla, ma sta cercando una persona specifica per aiutarla nel suo piano segreto, perché quella è l'unica persona che può effettivamente concludere il puzzle. è la profezia.
quella persona sei te Ashley. è per questo che devi scappare. ho paura di quello che potrebbe fare quella donna.» parlò seriamente Caleb.

Ashley ascoltó ogni singola parola.

«e si è mai capito chi fosse??»

«no, nessuno sa il suo vero volto. ha detto che lo mostrerà solo alla persona interessata.»

quella storia le mise i brividi.
doveva assolutamente andarsene da li.

«ora vado a farmi la doccia. in qualsiasi caso mi devi chiamare.»

«certo..»

ella guardò il soffitto sporco. l'unico modo di poter tornare a casa era Adele.
ma come farà a effettivamente chiederglielo?
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«Ashley? pronto???» si agitó Laura, ricomponendo il numero più di una volta.

«ha risposto?» domandò Luigi, il padre, super agitato.

«si ma... non si sentiva praticamente nulla ed andava di fretta. sembrava in panico..»

«oddio... non so come fare tesoro...» si mise a piangere disperatamente lui.
lei lo guardó con aria triste.

«... forse so come fare...» diss lei alzando lo sguardo.

Luigi la guardó con aria interrogativa.
Laura si avviò nella loro camera a prendere un libro di storia.
Laura sfoglió le pagine del libro velocemente. poi si fermò e guardó bene il numero di telefono di Ashley.

«potremmo salvare la chiamata e da li vedere dove sta...» iniziò Laura.

«si ma a cosa serve il libro di storia?»

«ora capirai barbuto.»

tramite molti passaggi, che Luigi non riuscì a capire, Laura stava verificando dove poteva effettivamente essere Ashley.

«destinazione non riconosciuta.»
si scoraggió Laura.
«stavo cominciando realmente a pensare che Ashley fosse in una delle isole arcobaleno...»

«ma è una leggenda...»

«beh, nessuno ha provato la loro esistenza.»
«provo a richiamarla.»

ANGOLO AUTORE
ed ecco a voi un'altro capitolo. ciao<3

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