Ashley diede un pugno a Karen, facendola cadere per terra.
«demone del cazzo ti hanno mangiato la lingua??» disse, arrabbiata, con il respiro affannoso.
«al posto di parlare, pensa a combattere.» controbatté lei.
il demone prese la lancia e la mirò alla mutante. in quel momento Karen vide in quel demone sua figlia.
«Ashley??» la chiamò.
lui continuò a guardarla, senza fare espressioni.
«sei davvero tu?»
«che ti è successo??»«cosa vuol dire??» le domandò, irritandosi.
«sei un demone?»
«sì Karen, sei sveglia a quanto pare.» alzò gli occhi al cielo.
«chi ti ha fatto questo??» domandò.
«a che importa?» le domandò.
«ora ti preoccupi per avermi uccisa?»«Ashley non ti capisco...»
«hai mandato il padre di Emilio ad uccidermi!» le urló.
«non pensavo di essere così tanto un fallimento per te!» cominciò a piangere.
«perché mi odi? ero solo una bambina e l'unica cosa che volevo era mia madre, una persona con cui poter parlare di tutto, la mia prima migliore amica, la spalla su cui piangere. e invece no!»Karen la ascoltò in silenzio.
«sai cosa ho dovuto passare per colpa tua?» le domandò.
«ovviamente no! te non sai un cazzo di me!»in quel momento Ashley era scoppiata in lacrime.
«non sai niente su di me mamma. non sai delle notti che ho passato a piangere abbracciata a papà. non sai di come ho cominciato a dormire da sola 2 anni fa. non sai di quando mi sono buttata da una finestra per scappare dal bullismo della ragazza che amavo, non sai di quando mi hanno diagnosticato con la depressione e con l'ansia. non sai nulla mamma. nulla. e nemmeno ti è mai importato.
non ti è mai importato!»«Ashley vorrei spiegarti molte cose, ma è troppo tardi...» le rispose Karen, con le lacrime agli occhi.
«no mamma, non è troppo tardi.»
«cosa...?»
«possiamo ricostruire una relazione! posso dirti ogni cosa riguardo me e te puoi dirmi tutto! so cosa hai passato, e mi dispiace, però possiamo aiutarti!» sorriso Ashley, tremando.
«no tesoro, non possiamo, è troppo tardi.» disse infine, infilandosi la lancia che Ashley aveva in mano nel suo petto.
«mamma??» si spaventò.
«nonono mamma!» cominciò ad urlare.Karen le sorrise.
«Ashley, ti ricordi cosa ti ho detto della vita??»
«aspetta non preoccuparti, arriverà qualcuno!» disse, non ascoltandola.
«non far finta di non aver sentito.
ognuno ha un sentiero Ashley, alcuni sono pochi metri, altri decine di chilometri, e nella vita si possono scontrare molti vicoli ciechi, però ad alcuni ci si può tornare indietro.»«per l'appunto!»
«Ashley non posso tornare indietro dal mio vicolo cieco, ho finito la benzina. ma te ne hai ancora molta tesoro.» sorrise Karen.
«prima hai detto che amavi una ragazza... ti piacciono le ragazze tesoro??»Ashley la guardò con gli occhi pieni di lacrime ed annuì lentamente.
«è meraviglioso, per favore non nasconderlo.» sorrise.
«mi dispiace per non essere stata con te quando avevi bisogno, non meritavi ciò che hai passato. ti voglio bene amore mio.» disse infine, facendo il suo ultimo respiro.Ashley la guardò per un po'.
«ma'?» la scosse.
era troppo tardi.
Ashley pianse più rumorosamente di prima, coprendosi la faccia con le mani, sporche di sangue di sua madre.
odiava sua madre, però la amava.
probabilmente non doveva finire così, però sua madre ha fatto molti errori nella dua vita, e questo sembrava il finale più giusto.
più giusto per tutti.
nessuno avrebbe più sofferto per colpa sua.
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El Sendero
Fantasi«sei pronta?» disse la figura. aveva una voce femminile, non riconoscibile per lei. «cosa?» il pavimento si aprì in un portale verde. «sto morendo?? di già??» urlò la ragazza. poi venne spinta dentro il portale, e si chiude con il suo urlo. e per le...