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tutti stavano dormendo tranquilli, tranne Ashley che era andata nei boschi perché doveva andare in bagno.
aveva un brutto presentimento.
come se quella fosse stata la sua ultima notte da persona viva.

mentre si riallacciava i pantaloni, si accorse di una figura in lontananza che la stava fissando.
deglutí dal disagio.
e se fosse sua madre? o chiunque delle isole rosse che voleva prenderla?
doveva scappare.
prese il coltellino dalla tasca, solo per sicurezza, e si avviò per tornare nell'accampamento.

tranne per il fatto che si accorse di essersi persa.

«ok... calmati Ashley...» si disse tra sé, cercando di non entrare nel completo pallone.

si girò e si accorse che quella figura la stava seguendo.
in quel momento le venne la pelle d'oca, cominciò a tremare ed a sentirsi gli occhi lucidi.
cominciò a correre.
ma quella figura riusciva a starle sempre dietro.
finché non la prese.
la tirò dalla camicia e gli coprí la bocca.
cercava di liberarsi ma non ci riusciva.
poi si accorse che la persona la stava portando nel mar nuvola.

Ashley alzò lo sguardo verso la figura e riuscì a vedere un uomo dai capelli neri ed occhi smeraldo.
un uomo che conosceva troppo bene.
era il padre di Emilio.

prima che potesse dire qualcosa, la sua testa era immersa nel mare.
sentiva l'acqua salata che entrava in tutto il suo corpo.
e lo pregava in continuazione di fermarsi.
ma non la ascoltava.
ed abbandonò il suo corpo senza vita sopra il molo.

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si risvegliò in un posto bianco.

«il padre di Emilio?! il padre di Emilio mi ha appena ammazzato??!» fu la prima cosa che disse.
«perché lo ha fatto? non posso abbandonarli così!... e perché sta nelle isole??» si domandò nel panico.

«la smetti di farti delle domande e ti guardi intorno?» una voce le disse.

non capiva cosa stava succedendo in quel momento.
davanti a lei c'era solo una ragazza molto simile ad essa.

«chi sei te??»

«tua sorella!!»

«cosa? ma io non ho una sorella...» disse confusa.

«oh si che hai una sorella!»

«ma te sei morta!» urlò.
«sono davvero confusa...» rise nervosamente.

«ti sei mai domandata perché mamma fosse abusiva?» le domandò.

«si però non ho mai avuto una risposta...»

«è colpa mia haha!» rise, svolazzando intorno ad Ashley.

«colpa tua?»

«mamma ha avuto un aborto istantaneo Ashley. ovvero io!» le spiegò.

Ashley si sentí un piccolo vuoto dentro di se. non rispose.

«ok devo raccontarti tutta la storia...
un giorno mamma ha avuto la notizia che ormai ero morta.
nessuno dei due ha mai capito come era possibile ciò, insomma, mamma mangiava sempre sano, com'era possibile?
doveva partorire in silenzio, sapendo che appena sarei uscita non avrei mai pianto.
questa cosa la portò in depressione.
beveva tanto Ashley.
era ormai un pericolo per te.
perciò papà divorziò.» sospirò.
«oh, Emilio ti ha trovato!»

«no. ti prego tutti ma non Emilio. sarebbe uno strazio per lui, anche se dovesse sapere che suo padre mi ha ucciso!»

«Ashley non morirai. posso farti resuscitare.» le spiegò.
«è un passaggio lungo ma in breve mi impossesserò di te e poi dovrai uccidere il tuo assassino. solo dopo tornerai nella tua forma normale.»

«forma normale? cioè diventerò un demone?»

«se vuoi farla filosofica.»
fece le spallucce.
«non c'entra nulla ma prima che te ne vada, voglio che tu sappia che sono stata sempre con te, e starò per sempre al tuo fianco. per questo ti sei rotta solo una mano due anni fa.»

«aspetta... te mi hai protetto dalla caduta?»

«troppe chiacchiere. devo impossessarmi di te.
comunque prego eh.»

ANGOLO AUTORE
ok in questo capitolo sono successi davvero tanti casini.
scusate per l'attesa e godetevi questo capitolo!! ❤️❤️

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