2.11

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Adele stava sognando, ovvero, stava avendo un incubo.
era tutto molto confusionario, vedeva avvenimenti senza un ordine preciso.
e ciò la metteva in panico.
odiava le cose disordinate.
prima di svegliarsi, però, ebbe una visione.
qualcuno che vení trapassato da un aculeo di una strana sostanza verde. c'era sangue dappertutto.
la violetta sentiva i suoi occhi super lucidi.
e poi si svegliò. fortunatamente.
sentiva il suo cuore in gola.
Adele è una persona molto sensibile al sangue, ha sempre evitato di non guardarlo, perciò le venne una nausea incredibilmente forte.
corse in bagno e guardó il gabinetto, si accovacció in caso dovesse vomitare.
aveva paura di vomitare. le faceva schifo. tutto quel composto che usciva dal naso, dalla bocca o dagli occhi. che orrore!
fortunatamente non vomitó.
e stranamente aveva fame.
ma non poteva svegliare Ashley. sarebbe stato da maleducati.
quindi si fece una doccia. dopotutto dovevano partire per le isole oggi.
si lavó e appena finí di asciugare i capelli, tornò nel soggiorno per andare a vedere Ashley.
stava in cucina a preparare i panini. mossa intelligente Ashley, non me lo aspettavo da te.
mentre Adele entró in cucina, vide l'amata che canticchiava qualcosa.

«I've been a mother to everyone else, To every motherfucker except myself
And I don't even have any kids, Goodbye to the girl that I'd been.» canticchió.

poi Adele si accorse che effettivamente c'era la canzone in sottofondo, ma Ashley cantava, anzi, urlava talmente tanto che manco si sentiva.
Adele conosceva quella canzone.
conosceva quella cantante.
ma ora non le veniva in mente il nome.
aspetta... oh si era Marina!

«ma buongiorno Diamante!» urlò, spaventando Ashley.

«AH!» quindi urlò.
«come mi hai chi- OH DIO CONOSCI MARINA!!» saltelló, agitando le mani, sorridente.

«si ma non penso che ne sia ossessionata come te...» rise un po'.
«comunque cosa prepari?» domandò.

«panini col prosciutto crudo. e a te quello col prosciutto cotto perché è quello che si avvicina di più al vostro... prosciutto di... fungo carnivoro...» le rispose Ashley, poi tornando su quei panini, pensando che forse doveva mettere la mozzarella di bufala al posto di quella fior di latte.

Adele era praticamente pronta. non aveva portato nulla dalle isole, perché non sapeva che effettivamente Ashley l'avrebbe teletrasportata con lei. grazie eh!

«Ashley vai a prepararti, finisco io i panini se vuoi.» le disse, mettendo una mano sulla sua spalla.

«ok...» le rispose, girandosi e dandole un bacio veloce sulle labbra.

dopo mezz'ora, Ashley tornò con uno zaino ed addosso la camicetta di qualche giorno fa, pulita, e la felpa di Caleb.
la camicetta non era abbottonata per bene, perciò Adele, finiti i panini, le si avvicinò e le aggiustó i bottoni.
presero tutto ed andarono alla biblioteca. Emilio e Adriano stavano li con i loro zaini mentre si tenevamo la mano.
Adele cacció il sasso.
fecero il rituale e si aprí il portale.

«siete ancora sicuri?» domandò Ashley.

i due annuirono. prima si buttò Adele, poi Emilio e Adriano insieme.

«speriamo finisca bene. arrivo Mamma.» finí, buttandosi, cioè, tuffandosi anche lei.

ANGOLO AUTORE
scusate per il ritardo, penso che non pubblicherò per un po' perché sono impegnato con gli esami. spero che questo capitolo vi sia piaciuto! ci vediamo alla parte 3!

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