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«woah, Ashley ma sei te?» domandò Jo, guardando la sua nuova forma.

«yep!»

«però una domanda... come? come ti sei trasformata?» domandò Lilia.

«io... non lo so. penso di essere svenuta. si, sarò svenuta.» sorrise.

«ok... comunque noi ora andiamo perché i miei genitori si stanno preoccupando. e buona fortuna Ashley, per tutto.» disse infine Lilia, andandosene con Jo.

«ragazzi Adele è sveglia-»

Caleb uscì dal piccolo bunker per poi guardare meglio Ashley.

«ok ma cosa è successo ora? sai cosa non mi interessa. Adele è sveglia, e ti cerca.» Ashley lo seguí nel bunker, facendo rimaner soli Emilio ed Adriano.

Emilio si sedette alla riva del mare, immerso dai pensieri. haha che bel gioco di parole!
Adriano pensò alla conversazione che egli e Caleb ebbero qualche giorno fa.
forse ora era il momento giusto per parlare.

«hey tutto bene?» disse il biondo, sedendosi accanto a lui, guardando l'alba.

«si tranquillo, solo un po' scombussolato da tutto questo casino haha.» rise nervosamente.

«comunque non so cosa sia successo ad Ashley ma non credo sia svenuta. insomma, da come hai reagito, sembrava... sai...»

«si lo so... io... è colpa mia. dovevo venire con lei e magari aiutarla.»

«non è colpa tua Emilio. l'importante è che ora lei stia bene.» gli sorrise, prendendogli il braccio.

Emilio fece una smorfia dal dolore.

«ahia!» semi urlò.
«oddio scusami! non volevo urlarti!»

«nono tranquillo scusami te.»

«mi sarò bruciato.»

«bruciato?»

«si! quando Ashley si stava trasformando il suo copro sembrava come se stesse bruciando!»

«ti fa tanto male?»

«nono! sono sicuro che passerà.» gli sorrise per poi continuare a vedere l'alba.

Adriano sospirò.
Emilio ancora non voleva dirgli nulla.

«posso farti una domanda?» lo guardò seriamente.

«mh certo!» gli sorrise.

«sei sicuro al 100% che tu stia bene?» gli domandò, prendendogli la mano ed assicurandosi di non prendere parti lesionate.

«certo? stai tranquillo Adri, io te lo direi se stessi male!»

«no Emilio. non me lo diresti. quando sei nervoso leggi i fumetti di Spider-man, come per toglierti dei pensieri dalla testa. e più sei nervoso più leggi velocemente, e più ti fai taglietti sulle mani.
io ti conosco Emilio. fai di tutto per non ferire gli altri, per non preoccuparli, anche se dovesse capitare che ci soffri te. preferisci vedere il sorriso di una persona sconosciuta che il tuo, perché hai una profonda insicurezza sul tuo stacco tra i denti. una cosa che io trovo bellissima.
perché per me sei bellissimo Emilio.
devi capire che è normale avere un giorno no, è normale piangere, è normale sentirsi triste. tu sei una persona stupenda. ed hai tanto, tantissimo valore.»
sospirò, versando una lacrima.
«ti prego, dimmi cosa. c'è che non va.»

Emilio non disse nulla.
stava sull'orlo di piangere, ma comunque non riusciva a far uscire le sue emozioni.

«non me la sento di dirtelo ora...»

«va benissimo, però almeno puoi rispondere onestamente ad una domanda?»
Emilio annuì.
«sei davvero sicuro di stare bene?»

Emilio deglutí, per poi fare di no con la testa.
ed infine scoppiò.
Emilio cominciò a piangere come un bambino. tremava tantissimo.
Adriano lo abbracciò.
non lo aveva mai visto in questo stato.

ANGOLO AUTORE
hey, I'M BAAAAACK!!
beccatevi questo capitolo, scusate se sono stato inattivo però ero molto occupata. buona notte perché attualmente sono le 22:34 e non so quando leggerete questo capitolo, e nulla ciao!❤️❤️

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