Ma Emanuele non si mosse, si avvicinò di più al nonno, ebbe paura che la mamma si fosse arrabbiata con lui per quel che aveva detto. Ilaria lo capì, cercò di sorridergli, gli porse ancora la mano gentilmente, non voleva prenderlo a forza dal grembo dell'avvocato.
«Vieni da mamma tesoro, andiamo a casa, saluta il nonno.»
Ilaria non voleva arrabbiarsi di fronte a Giorgio, voleva andare via, aver tempo di pensare, di cercare una soluzione. Giorgio tossì di nuovo, altro fazzoletto, niente più pipa, doveva essere in vita per terminare l'ultimo caso, per sistemare il nipote («ordini categorici Giorgio, hai settantacinque anni, se non smetti subito di fumare e smetti di mangiare grassi saturi per una buona volta non arrivi a due - tre anni di vita, poi fai tu», gli aveva detto Luigi nell'ultima visita di controllo). Ilaria si rivolse all'avvocato:
«Signor Giorgio, gli dica di venire», e poi al figlio, «Emanuele vieni da mamma: non farmi venire a prenderti, è peggio», Emanuele ebbe paura: «mamma Iaia, voglio stare con il nonno.»
L'avvocato si rivolse a Ilaria, le sorrise un poco, affabile: «signorina, il bambino è spaventato, mi pare inutile insistere: vada da sola, glielo porto più tardi a casa con un taxi. . . che ore sono?», guardò l'orologio da tavolo, «le dieci e venticinque. . . glielo porto per l'ora di pranzo. . . così ha tempo per pensare a quel che ci siamo detti», diede una carezza al nipote, «Emanuele vuoi stare un po' con il nonno? Ti racconto qualche storia, poi ti porto da mamma Ilaria.»
«Si nonno», Emanuele sorrise e si appoggiò a lui, «raccontami di nuovo di quel ladro che era entrato in casa sua e la moglie ha chiamato la polizia e l'ha mandato in prigione.»
Ma Ilaria non si mosse, gli puntò il dito e disse:
«Lei, signor Giorgio, crede di fregarmi come l'altra volta che ho firmato senza chiedere nulla a nessuno, ma adesso non cedo; il figlio è affidato a me, io sono la mamma. Voglio vedere chi me lo toglie», e poi, rivolta al figlio, «Emanuele, quello che ti dice suor Teresa non è sbagliato, Giuseppe è vero. . . non è il papà, ma il Signore non poteva fare il papà, era in Cielo. Il papà vero di Gesù è Dio, ma ha chiesto a Giuseppe di farlo per favore visto che Dio non ha un corpo, non poteva farlo qui sulla terra. Qui è diverso Emanuele: tu la mamma tua vera qui sulla terra ce l'hai, sono io. Sono io la tua mamma, vieni tesoro, vieni andiamo a casa, oggi a pranzo facciamo gli gnocchi al pesto che ti piacciono, passiamo dal supermercato a prendere le patate e basilico, vieni tesoro, li faccio fare a te, aiuti la mamma.»
Emanuele al pensiero degli gnocchi della mamma rimase un poco in dubbio; guardò prima il nonno, ma non si mosse ancora; Ilaria vide il dubbio di Emanuele e insisté, sempre offrendogli la mano da distante: «vieni Emanuele, non ti preoccupare di cosa dice il nonno, poi mamma ti spiega meglio. . . »
Il bambino sembrava però aspettare il permesso dal nonno che arrivò: «vai pure Emanuele, vai con mamma Ilaria. . . », gli disse Giorgio, facendolo scendere dalle sue ginocchia, «ci vediamo poi martedì quando vai da papà, dai un bacio al nonno. . . », Emanuele lo abbracciò e gli diede un bacio, «ciao nonno», gli disse, «ciao ometto, vai pure. . . », Giorgio spense il registratore, era soddisfatto; il colloquio era andato magnificamente, meglio del previsto. Il seme del dubbio era impiantato in Ilaria, ora bastava solo innaffiare e si sarebbe messa in trappola da sola; Emanuele andò dalla mamma e le prese la mano, fece per andare, ma prima disse:
«Arrivederci signor Giorgio. Spero di non sentirla più per queste cose. Mi lasci tranquilla per favore, non mi spaventi con delle lettere, dica a suo figlio di lasciarmi serena, una mamma così disponibile non la trovereste mai. Ma il figlio, no, non ve lo do. È mio», si girò e cominciò ad andare verso la porta tenendosi Emanuele per mano, «signorina vada pure, ma. . . », l'avvocato disse, prima che arrivasse alla porta.
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Dolore e perdono (Parte VII. La tragedia)
General FictionSettima parte del romanzo "Dolore e Perdono" (nove in totale) Una storia di sofferenza e redenzione, una passione ostinata e proibita, tre famiglie coinvolte, trent'anni di storia. Marco e Ilaria, due fratelli divisi da quasi mille chilometri si rin...