Madison Point Of View
«Perfetto, adesso mi devi una camicia.» Dice sorridendo divertito. Sto per rispondere quando Justin mi mette una mano sulla bocca. «Sta' zitta.» Mi sussurra all'orecchio.
Ci alziamo il più silenziosamente possibile e vediamo il poliziotto avvicinarsi. Rivolgo uno sguardo impanicato a Justin.
«Non fare nessun rumore.» Mi sussurra ed io annuisco. Il poliziotto si avvicina sempre di più.
Impreco mentalmente quando il cellulare di Justin inizia a suonare. Il biondo inizia a cercare nervosamente nelle sue tasche, provando a spegnerlo.
«Esca da lì, chiunque lei sia!» Dice il poliziotto ciccione.
Infilo la mano nella tasca dei pantaloni di Justin e quando gli faccio notare che lo schermo è bloccato, lui lo prende e lo lancia per terra, per poi pestarlo con la scarpa.
Trattengo una fragorosa risata, guardando l'espressione addolorata di Justin. Ha appena frantumato il suo gioiellino.
Dopo qualche minuto, il poliziotto se ne va e noi possiamo finalmente uscire allo scoperto.
«Sai...» Dico. «È stato divertente.» Lo sento ridere. «Continuo ad odiarti, chiaro.» Ride di nuovo.
«E io continuo a dire che sei un fottuto problema, ma mi sono divertito anch'io. » Ribatte lui ed io scoppio a ridere.
Justin mi fissa dalla testa ai piedi e dopo un momento di silenzio, scoppia a ridere.
«Cos'hai da ridere?» Gli chiedo.
«Chiunque ti vedesse adesso penserebbe che abbiamo appena fatto sesso.» Dice normalmente ed io do un'occhiata al mio vestito sgualcito e cerco di sistemarmi i capelli.
«Neanche tu sei messo bene.» Lo fulmino con lo sguardo. «Ricordo che quando ti ho conosciuto, mi eri sembrato una brava persona, certo mi spaventavi ma mi sembravi simpatico, diverso.» Sorride. «Che ci possiamo fare, il tempo rivela molte cose.» Scherzo e lui sbuffa.
«Quando ti ho conosciuto pensavo tu fossi una bambina, una bellissima bambina innocente. Invece risulta che "La piccola Stevens" sia "La grande guastafeste" senza senso dell'umorismo.» Mi fa la linguaccia.
Tremo per il freddo e mi sfioro il naso dolorante. Justin rimane immobile per qualche secondo finché non mi avvolge con le braccia.
«Quando hai freddo chiamami gattina, posso rendere le cose molto calde.» Sorride ed io lo colpisco sul braccio alzando gli occhi al cielo.
[•••]
«Dai bel culetto, muoviti.» Dice Justin prendendomi per i fianchi, affinchè io possa entrare dalla finestra della stanza.
«Zitto e aiutami.» Mi spinge più in alto.
«Dai Madison, le mie spalle non sono di ferro.» Dice con una voce strana. Rido ed entro in stanza.
«È il tuo turno.» Justin si appoggia alla parete mente io lo tiro verso di me. Ad un tratto, il mio corpo finisce tutto in avanti.
«Imbecille, non puoi tenerti a me con tutto il tuo peso.»
Justin ride e dopo vari sforzi, riesce ad entrare.
Sospiro e mi siedo sul letto. Mi porto una mano sul viso e sospiro nuovamente.«Justin, potresti chiudere la finestra?» Dico, tremando dal freddo.
«Non lo vedi che sono già sotto le coperte? Vai tu.» Mi alzo e sbatto la finestra. Justin apre un occhio. «Ehi, la povera finestra non ha colpa di nulla.»
«Zitto.» Sibilo e corro in bagno a farmi una doccia.
Dopo pochi minuti esco pulita e in pigiama.
[•••]
I miei occhi si aprono e si chiudono ripetutamente. La luce che entra dalla finestra mi da un fastidio tremendo, così mi copro con le coperte fin sopra la testa.
«Maddy, stronzetta mia!» Un urlo seguito dallo sbattere della parta, mi fa balzare giù dal letto. Apro gli occhi e mi ritrovo davanti la mia migliore amica. «Mi sei mancata tantissimo.»
«Ash!» Ci abbracciamo. «Perché non sei venuta questa settimana? Perché non hai risposto alle miei chiamate? Mi hai lasciata sola!» Urlo e ricevo un cuscino in faccia da Justin.
«Ho avuto l'influenza e poi sono dovuta andare a prendere mio fratello Harry all'aeroporto.» Mi siedo sul letto, ma Ashley mi tira per il braccio. « Non sederti, abbiamo tanto da fare. Vestiti.»
Roteo gli occhi e inizio a cercare qualcosa da mettere.[•••]
È sabato, ciò significa che noi alunni possiamo uscire ma, beh, ad Ashley manca la scuola. Pff.
Camminiamo un po' per il campus, fino ad arrivare al parco e sederci sotto un albero.«Bene, Harry è tornato dall'Inghilterra e ha portato due amici: Liam e Zayn. Sono meravigliosi!» Dice alzando le sopracciglia.
«Suppongo che hai già adocchiato qualcuno...»
È così, Ashley è la mia migliore amica, quella che mi capisce più di tutti, la persona che mi aiuta sempre e comunque ma beh, la sua reputazione non è delle migliori. Le piace divertirsi ed io l'adoro così com'è.«Ti dirò, Zayn non è niente male...» Dice sorridendo.
«E questo, Harry lo sa?» Dico aspettando una sua risposta che però tarda ad arrivare. La vedo guardare dietro di me, così mi giro anch'io.
C'è Justin che bacia una ragazza, indovinate chi? Jessica Parker.
«Woah, la sta baciando o le sta mangiando la bocca?» Il commento di Ashley mi fa venire un brivido di... disgusto?
«Sarà la sua nuova ragazza.» Dico. Che schifo.
«È vero?» Mi chiede.
«Cosa?»
«Che è un ninfomane, idiota, bugiardo, pervertito e molte altre cose?» Penso un momento.
«È un fottuto bastardo.» Ehi, in fondo è vero! Sia chiaro io sono arrabbiata soltanto perchè non voglio che porti le sue troiette in stanza, non per altro.
«Dai, che ti ha fatto?» Mi chiede, distraendomi dai miei pensieri. «Tu non parli così delle persone che non ti hanno fatto nulla. Ci ha provato?»
«Niente, Ashley, niente. È solo che è un egocentrico che crede che il mondo giri intorno a lui. Deve avere sempre ragione, crede che tutti debbano fare quello che dice lui, le sue regole, i suoi ordini e bla, bla, bla. Lo odio.»
«Qualcuno è geloso?» Mi punzecchia la mia amica.
Io? Gelosa? Io non sono gelosa.
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My Bad Boy
FanfictionMai avrei pensato che tutto sarebbe cambiato così velocemente. Sarei diventata qualcuno che non avrei mai immaginato di diventare. Lui è apparso cambiandomi la vita, mostrandomi quanto 'cattivo' lui fosse. Odiavo l'idea di innamorarmi di lui. Il suo...