Capitolo 56

1.5K 60 3
                                    

Justin's Point Of View*

Mancano solo 60 secondi all'anno nuovo.

Quei 60 secondi in cui guardi un punto fisso e ti rendi conto di quante cose siano cambiate nella tua vita.

Quei 60 secondi in cui ripensi a tutti quei piccoli momenti che hanno caratterizzato il tuo anno e sorridi.

Sorridi perché ogni momento è diventato qualcosa di fondamentale.

Quest'anno sono successe così tante cose che non riesco neanche a ricordarle tutte. Ripercorrendo i miei momenti più felici, mi rendo conto che c'è qualcosa, anzi qualcuno, di ricorrente. Lei.

Rivolgo uno sguardo veloce a Madison e le deposito un bacio tra i capelli, mentre le stringo forte la vita.

La mia vita è cambiata grazie a lei.

La ragazza che è diventata la mia quotidianità e tutto ciò di cui ho bisogno, in un solo anno.

La ragazza che amo e con cui ne ho passate di tutti i colori, tra litigi, incomprensioni e gelosie. Ma l'amore è anche questo: continuare a volersi nonostante tutti i nonostante.

Se ripenso a come fosse la mia vita prima di incontrarla, prima di innamorarmi di lei, mi chiedo come potessi considerala "vita".
Ero un ragazzo chiuso, scorbutico e pericoloso, che non voleva legami e che odiava il mondo, mentre adesso mi ritrovo a progettare un futuro con una ragazza.

La guardo e mi rendo conto che è la persona con cui voglio stare per sempre. Eh sì, so che siamo giovani ed è molto probabile che tutti i discorsi della mia famiglia sul matrimonio mi abbiano influenzato, ma in questo momento, sono completamente sicuro che lei sia quella giusta. Ne sono sicuro perché quando pensavo che fosse incinta, seppure non volessi ammetterlo, ero felice.

«Piccola.» La vedo sorridere al nomignolo con il quale la chiamo costantemente e la prendo per mano, trascinandola lontano dagli altri.

Le avvolgo nuovamente la vita, poggiando il mento sulla sua spalla e ci fermiamo a guardare il cielo. Le lascio un piccolo bacio sul collo e stringo la presa sul suo bacino.

«È stato il nostro anno.» Le sussurro all'orecchio, e la sento sospirare.

«Il primo di una lunga serie.» Replica mordendosi il labbro e si volta, baciandomi fugacemente.

«Ti ricordi di quando ti ho detto che era finita?» Annuisce. «Ero incazzato e ho detto la più grande cazzata che potesse venirmi in mente.» Le bacio la tempia. «Non avrei mai potuto lasciarti, perché io voglio un futuro con te. Voglio sposarmi, avere figli, voglio una famiglia e tutto questo lo voglio con te.»

Vedo il suo sguardo addolcirsi e i suoi occhi inumidirsi. «Ti amo così tanto, Justin.» Dice con voce tremante, prima di avvolgermi le braccia intorno al collo e baciarmi.

Quando ci stacchiamo cerca di nascondere l'emozione, con un espressione divertita. «Vuoi davvero dei figli?» Domanda alzando un sopracciglio. «Justin Drew Bieber vuole dei figli.»

«Mi prendi in giro?» Mi fingo offeso.

«Non potrei mai, Bieber.» Scherza lei. «Beh, è un bene che tu li voglia, perché li voglio anch'io.»

«Ah sì?» Le chiedo con un sorrisetto bastardo sul viso, per poi lasciarle qualche bacio sul collo.

«Cinque, quattro, tre...» Sentiamo urlare da dentro la sala e istintivamente, stringo la mia ragazza a me.

«Ti amo più di qualsiasi altra cosa.» Le sussurro all'orecchio e un attimo dopo, esattamente allo scoccare della mezzanotte, la bacio.

La bacio per concludere il vecchio anno e iniziare quello nuovo al meglio. «Andiamocene da qui.»

Prendendola per mano la trascino fino all'ultimo piano del grandissimo albergo dove avevo prenotato una camera. Apro la porta velocemente e unisco nuovamente le nostre labbra, questa volta in modo più deciso, più possessivo, più bramoso.

Lentamente la spingo indietro in modo da farla indietreggiare di qualche passo, la mia mano sinistra si poggia sulla sua coscia per accarezzarla e alzarla di poco. Fa leva sugli avambracci che erano poggiati sulle mie spalle e mi circonda la vita con le gambe.

L'afferro prontamente e senza mai smettere di baciarla, la poggio delicatamente sul letto ricoperto di rose.

Si guarda attorno sorridendo e torna a baciarmi, mentre le abbasso la zip del vestito e me ne libero velocemente.

Chino il capo e la vedo chiudere gli occhi, mentre passo le labbra sul suo ombelico, continuando a baciare la sua pelle con estrema cautela. Non voglio perdermi neanche un centimetro del suo corpo.

La sue mani percorrono il mio braccio fino a raggiungere la spalla, mentre io bacio tutto il suo ventre, fino ad arrivare al seno.

Con un movimento estremamente audace, Madison si posiziona a cavalcioni su di me e dopo avermi tolto la camicia, mi lascia un bacio in pieno petto, continuando avvicinandomi alla spalla sinistra e formando un percorso con le labbra, con la lingua.

Cazzo, che effetto mi fa questa ragazza.

Mi bacia il collo e si avvicina al mio orecchio mordendo il lobo. Le mie dita premono con forza sui suoi fianchi.

«Madison...» Sussurro, ma lei mi zittisce baciandomi. Quando la mia bocca si unisce alla sua schiudo immediatamente le labbra in modo che la mia lingua si intrecci con la sua.

Di solito sono io ad avere il controllo della situazione, e nonostante trovi tutto questo estremamente eccitante, non credo di poter sopportare questi giochetti ancora per molto.

Con uno scatto mi posiziono nuovamente sopra di lei. I polpastrelli delle mie dita percorrono più volte i lineamenti dei suoi fianchi mentre le mie labbra premono con violenza sulle sue.

Le mie dita salgono ancora di più toccandole il seno e quando la sento gemere, mi libero del suo reggiseno.

Madison solleva il bacino e getta il capo all'indietro, mentre le bacio il collo.

Fa scendere le  mani lungo il mio addome arrivando al margine dei miei pantaloni. «Justin...» Non me lo faccio ripetere due volte e mi sfilo i pantaloni, lanciandoli per terra.

Quando ci liberiamo degli ultimi indumenti, entro in lei con uno scatto. Madison urla e chiude gli occhi, mentre spingo dentro di lei.
I nostri corpi si muovono all'unisono e le sue labbra cercano le mie, mentre continuo a muovermi dentro di lei.

Madison lancia un altro urlo quando viene, mentre io mi lascio cadere accanto a lei, completamente soddisfatto.

Prendo il lenzuolo e corpo i nostri corpi, mentre la stringo forte a me e le bacio la fronte.
«Buon anno, piccola mia.» Le cingo la vita e le mi avvolge il torso con un braccio.

«Buon anno, amore.» Sorride un attimo prima di chiudere gli occhi e abbandonarsi alla tranquillità di questo momento perfetto.

My Bad BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora