Capitolo 11

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Smette di parlare ed entra in bagno, mentre io mi alzo dal letto per andare a prendere un po' d'aria.

Apro la porta e cammino per i corridoi della scuola, quando sento qualcuno gridare alle mie spalle.

«Madison!» Non ho neanche il tempo di voltarmi che qualcosa mi colpisce alla testa. «Auch!» Mi lamento toccandomi la parte dolorante. «Merda.»

Delle risate risuonano nelle mie orecchie, mentre Andrew si avvicina a me continuando a ridere.

«Scu-scusa.» Dice tra le risate, e io lo fulmino con lo sguardo. «Scusa, l'imbranato di Chaz è ancora un principiante.»

Giro sui tacchi arrabbiata, mi fa male la testa e in più mi hanno messa in ridicolo davanti a quasi tutta la squadra di basket.

«Idioti.» Borbotto. «Stupidi idioti.»

«Ehi, ti ho sentito!» Urla Christian.

«Era questa l'idea, imbecilli!» Grugnisco.

«La piccola Stevens ritorna a scuola.» Dicono alle mie spalle, ma questa volta non mi volto e continuo a camminare verso la caffetteria.

Sospiro quando degli sguardi si posano su di me. Sono la sorella del "Grande Stevens", Jake, uno dei ragazzi più popolari nella storia della scuola.

«Ciao Claire, hai del ghiaccio?» Chiedo alla signora.

«Tesoro, che ti è successo?» Dice la donna cercando il ghiaccio.

«I ragazzi della squadra di basket sono soltanto ragazzi fighi senza neuroni.» Mi lamento prendendo il ghiaccio e posandolo sulla mia testa, mentre Claire ride.

«Dolcezza, i maschi sono maschi, il loro istinto li rende idioti.» Mi sorride dolcemente.

«Grazie, Claire. Ci vediamo dopo.» Sbuffo e cammino, con il ghiaccio sulla testa, verso il mio dormitorio.

Una volta arrivata fuori dalla porta, faccio una smorfia sentendo 'S & M' di Rihanna rimbombare per la camera. Apro la porta e vedo Justin sdraiato sul suo letto.

Prova a parlare sicuramente per chiedermi del ghiaccio ma lo interrompo. «Non dire niente.» Cammino verso il mio letto e mi ci butto a pancia sotto. «Potresti essere così gentile da spegnere la musica? Ho mal di testa.»

«Le paroline magiche?» Chiede divertito.

«Spegni quel cazzo di stereo!» Grugnisco.

«No.» Risponde deciso e serio. Probabilmente gli da fastidio che alzi la voce con lui.

«Justin!»Lo prego allungando la 'i'.

Justin si alza dal letto e alza il volume. Stronzo. Prendo un cuscino e lo lancio verso di lui, però lui lo prende al volo e me lo lancia di nuovo.

«Dai Justin, non rompere...» Lui alza ancora di più. Questo è il colmo! «Per favore, Justin!» Urlo.

«Cosa hai detto?» Si porta una mano all'orecchio.

«Per favore, per favore!» Dico disperata.

«La piccola Stevens che chiede per favore?» Dice levandosi la maglietta e i pantaloni, lasciandomi vedere i suoi boxer blu.

Sposto rapidamente lo sguardo alla parete e poi all'armadio. Mi alzo e inizio a cercare il mio pigiama. Justin si mette nel suo letto, dall'altra parte della stanza. Il suo letto è difronte al mio.

«Sarei meno imbarazzata se mi avvertissi prima di spogliarti.» Dico cercando tra la mia roba. Quando mi giro, aspettando la risposta di Justin, vedo i suoi boxer blu per terra. Quell'idiota dorme nudo?!

My Bad BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora