«Bieber!» Mi urla Ryan mentre è seduto con gli altri ragazzi in mensa.
Mi avvicino e mi siedo con loro. «Fratello, come stai?» Gli chiedo mentre facciamo la nostra stretta di mano.
«Pronto a spaccare il culo ai Wildfires. Li faremo tornare a casa piangendo!» Dice lui trionfante, guadagnandosi qualche schiamazzo e risata dagli altri ragazzi.
«Questi qui non hanno vinto nemmeno un torneo, sarà facile.» Dice Jace, un ragazzo della squadra, ridendo.
«Se vinciamo, immaginatevi: ragazze, feste e riconoscimenti per settimane!» Esclama Chaz alzando le mani in aria.
«Ragazze?» Strilla Andrew. «Volete dire sesso, sesso e sesso per settimane.»
«Quello che non sei riuscito a fare ieri sera?» Ride Daniel, ed io lo seguo a ruota negando con il capo.
Dopo aver finito di mangiare e aver ascoltato i loro racconti sconci su qualche ragazza di cui non ricordo il nome, io e i ragazzi ci dirigiamo verso le nostre classi.
A me tocca storia.
Mi preparo psicologicamente al dover vedere Madison, la quale non mi ha rivolto la parola dopo la mia stupida uscita del "siamo amici, non dovremmo" e continua ad ignorarmi.
Io, Ryan ed Andrew entriamo in classe ed io faccio un cenno di mano al professor Clark, il quale mi rivolge un'occhiataccia. Mi butta sempre fuori perché rido ogni volta che parla, per via della sua vocina stridula.
Ci sediamo negli ultimi posti e tutte le ragazze si voltano verso di noi. Come biasimarle? Faccio un sospiro di sollievo nel notare che Madison non è ancora arrivata.
«Ehi Chaz!» Lo chiama Andrew ed il ragazzo si gira contraendo la mandibola. «Come è stato ieri con Mindy? Ho saputo che non sei andato fino in fondo. Mi dispiace, amico.» Io e Ryan ridiamo mentre Chaz si gira nuovamente facendo finta di niente.
Sto per continuare a punzecchiarlo, quando vedo Madison entrare in classe e cercare qualcuno con lo sguardo. Quando il suo sguardo incontra il mio, cerca subito di distoglierlo e fissa il pavimento. Respira profondamente e senza guardarmi, si siede nel posto davanti al mio.
Sospiro. «Cosa c'è fratello, problemi in paradiso?» Ryan mi colpisce sul braccio con fare scherzoso ed lo liquido rivolgendogli uno sguardo omicida.
«Maddy, suppongo che adesso tu sia la mascotte della nostra squadra, ieri hai vinto a partita.» Scherza Andrew, inclinandosi verso di lei.
«Fottiti Andrew.» Grugnisce e tutti iniziano a ridere, tranne lui. «E poi, la mascotte non ce l'avete già? Credevo fossi tu, visto che sembri un gorilla.» Comincio a ridere anch'io e prendendo coraggio, mi sporgo verso di lei.
«Verrai alla partita di oggi?» Noto che diventa tesa sentendomi così vicino e sorrido.
«Uhm, Justin, scusa però non posso venire.» Il mio sorriso svanisce e torno al mio posto. Ah giusto, uscirà con Harry.
«Bene, fai quello che vuoi. La mia fortuna non dipende da te.» Le parole escono dalla mia bocca senza pensare e voglio darmi uno schiaffo. Madison si volta verso di me con un'espressione confusa.
«Che ti prende?» Cerca di toccarmi il braccio ma io mi sposto.
«Niente, adesso girati, voglio ascoltare la lezione.» Dico arrabbiato. Lei annuisce sospirando e incrociando le braccia al petto, si gira verso il professore.
Sono infastidito e non so nemmeno il perché.
Sì che lo sai il perché, stupido. Non vuoi che esca con qualcuno che non sei tu. Mi suggerisce la mia coscienza, ma io faccio finta di niente e sbuffando, faccio finta di ascoltare la lezione.
Ryan, Andrew e Chaz stanno parlando a bassa voce, ma io non li sto ascoltando. Sto fissando i capelli di Madison, mentre penso ai mille modi di uccidere quel bastardo di Harry.
All'improvviso Chaz mi lancia una pallina di carta, costringendomi a prestare attenzione alla loro conversazione ed io lo guardo male, contraendo la mascella.
«Da quant'è che non scopi, Bieber? Sei teso.» Mi sussurra il mio amico a voce bassa, ma sembra che l'abbia detto con un tono abbastanza percettibile visto che vedo Madison irrigidirsi.
«Ieri sera.» Rispondo semplicemente e lei stringe nervosamente la matita tra le mani.
Lo sanno tutti che scopiamo, il primo Harry. Allora perché continua a rompere le palle e non capisce che deve starle alla larga?
«Allora perché sei così teso, amico?» Torna a chiedere.
«Perché quella che mi scopo, vuole scoparsi un altro.» Ecco che la frase esce nuovamente dalle mie labbra senza chiedere il permesso.
La vedo sussultare e la conosco abbastanza bene da sapere che in questo momento, sta lottando contro se stessa sul girarsi e prendermi a schiaffi adesso, facendo capire che è lei quella con cui sono andato a letto o ignorare la cosa e schiaffeggiarmi in seguito.
I ragazzi mi guardano silenziosamente e la mano di Ryan si posa sulla mia spalla mentre nega con il capo. «Sei proprio coglione...» Mi sussurra. Sa che sto parlando di Madison e sono sicuro che mi ha dato del coglione proprio per questo.
La lezione si svolge più lentamente del solito, non sto ascoltando una parola ma in compenso sento Madison sospirare ogni due per tre e picchiettare la matita sul banco.
Non voglio chiederle scusa. Non mi piace il fatto che snobbi la mia partita per uscire con Harry e il solo pensiero che lui possa toccarla mi fa venire da vomitare.
La campanella suona e tutti ci alziamo velocemente, e contrariamente a ciò che pensavo, Madison si alza e corre via.
Nessun insulto, nessuna occhiataccia.
Contraggo la mandibola, mentre il senso di colpa mi attacca. È così patetico pensare che sono così arrabbiato soltanto perché la ragazza a cui ho detto di essere la mia 'migliore amica' uscirà con un altro ragazzo.
Esco dalla classe e la rincorro, per poi prenderla per il braccio. Ha gli occhi lucidi. Non può essere colpa mia, giusto?
«Cosa vuoi?» Chiede cercando di mantenere un tono di voce sicuro mentre cerca di liberarsi dalla mia presa, senza ottenere nessun risultato.
«Che cos'hai?» Le rispondo con un altra domanda e lei si asciuga le lacrime distrattamente, per poi sospirare.
«Niente, adesso lasciami, devo andare a prepararmi.» Imita la mia risposta di qualche minuto fa ed io le rivolgo un'espressione confusa.
«Per cosa?» Le chiedo lasciandole il braccio.
«Devo scoparmi un altro, no?» Sussurra quelle parole amaramente e a bassa voce, dopodiché si gira e se ne va, lasciandomi lì come un coglione.
Il coglione che so di essere.
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My Bad Boy
FanfictionMai avrei pensato che tutto sarebbe cambiato così velocemente. Sarei diventata qualcuno che non avrei mai immaginato di diventare. Lui è apparso cambiandomi la vita, mostrandomi quanto 'cattivo' lui fosse. Odiavo l'idea di innamorarmi di lui. Il suo...